SERVIZIO IDRICO DI BORDIGHERA – PRESENTATO RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO.
A breve il Consiglio di Stato renderà nota la decisione in merito al ricorso presentato dal Comune di Bordighera che vorrebbe continuare a gestire in economia il proprio servizio idrico integrato ed evitarne così il conferimento coatto alla società consortile Rivieracqua con i noti risvolti sugli aumenti tariffari. Al di là di ciò, resta difficile comprendere la posizione di alcuni Sindaci e di parte dell’opinione pubblica che si sono recentemente espressi contro l’ingresso di un soggetto privato nella società consortile. Se pare fondato e legittimo il desiderio di mantenere pubblica una risorsa cruciale come l’acqua, dall’altra parte – alla luce della situazione debitoria di Rivieracqua –  non si vedono altre possibilità se non appunto l’intervento di capitale privato. ​Non appare infatti chiaro come le risorse del PNRR possano essere utilizzate per ripianare i debiti delle società partecipate. Certamente tali fondi potranno essere impiegati per nuovi investimenti come il potenziamento della rete idrica, ben più difficile immaginare che possano essere d’ausilio al buon esito del concordato preventivo. Solo grazie al piano concordatario presentato in Tribunale, infatti, l’indebitamento di Rivieracqua potrà essere in gran parte ripianato; inoltre – è opportuno evidenziarlo – lo stesso Commissario ad acta, dottoressa Gaia Checcucci, ha rilevato come l’omologa della procedura (con le elevate percentuali di soddisfazione dei crediti proposte) sia legata all’ingresso di un socio privato che potrà portare, oltre ai capitali, anche quel know-how che fino ad oggi è mancato. Per tutto questo, al di là delle ragioni di chi fa fronte comune contro l’ingresso del socio privato (ricordo che Bordighera era fin dal principio contraria anche alla forma di governance dell’attuale Rivieracqua), auspico che la situazione possa essere definita a breve.
La redazione