OCULISTICA DELL’ASL1: UN’ECCELLENZA IN SOFFERENZA E UNA SFIDA DA AFFRONTARE

L’Unita’ Operativa Complessa di Oculisica dell’ASL1 serve il nostro territorio con grande competenza e abnegazione; ma e’ in affanno per riuscire a gestire la domanda di prestazioni. Domanda che e’ enorme perche’ (i) la Liguria e’ la regione piu’ “vecchia” d’Italia ; (ii) le patologie croniche dell’occhio si sviluppano tipicamente nella vecchiaia; e (iii) fortunatamente ci sono per tali patologie sempre piu’ trattamenti, che tuttavia richiedono monitoraggio sistematico e interventi spesso periodici. Gli oculisti restituiscono o stabilizzano negli anziani vista preziosa non soltanto attraverso la chirurgia della cataratta, ma anche attraverso i farmaci per il glaucoma, il laser e chirurgie vitreo-retiniche per la retinopatia diabetica, e le iniezioni intravitreali periodiche per la degenerazione maculare essudativa e l’edema maculare diabetico. Gli oculisti servono inoltre i bisogni del resto della popolazione, inclusa quella pediatrica, e affrontano 365 giorni all’anno le urgenze e le emergenze. 

L’Oculistica dell’ASL1 si prende carico della domanda di cui sopra con un totale di 5 medici: un oculista ospedaliero ogni 43.000 abitanti. Vogliamo paragonare all’area metropolitana di Genova dove e’ a disposizione un oculista ospedaliero ogni 12.000 abitanti? Con almeno 3 o 4 medici in piu’ nel suo team, il Primario dell’Oculistica ASL1, Dott. Ettore Ferrari (stimatissimo come diagnosta, chirurgo, e organizzatore), potrebbe ripartire i compiti clinici potenziando specializzazione ed efficienza. Ho appreso dal Direttore Generale dell’ASL1 che le risorse per le assunzioni sono disponibili, ma che le procedure bandite recentemente per assumere nuovi Oculisti o sono andate deserte, o hanno prodotto vincitori che hanno scelto offerte in altre localita’. Ecco un’altra istanza in cui questo nostro Ponente ligure paga le tasse per essere poi penalizzato due volte: come il resto dell’Italia dall’irresponsabile gestione governativa degli ingressi alle Scuole di Specialita’, e dalla sua prerogativa specifica di essere periferia che da troppi anni non ha attrattive in campo sanitario.

Ma non si possono ignorare le frustrazioni e i disagi causati ai pazienti dalle lunghe attese — nelle liste, negli ambulatori, al telefono –; ne’ il desiderio degli operatori di dare il meglio della propria professionalita’ lavorando in condizioni di efficienza. Ci permettiamo di sollecitare il Direttore Generale dell’ASL1 ad insistere con i concorsi, e ad usare intanto meccanismi per acquisire l’aiuto di Consulenti medici attraverso le altre ASL liguri e i Dipartimenti Interaziendali. Anche l’aggiunta di personale ancillare sarebbe una priorita’ per facilitare le comunicazioni con i pazienti e i loro percorsi. Nel “modello ligure” di sanita’ che la Regione sta elaborando per gestire la sfida di una regione di anziani, l’accelerare gli interventi che ristorano la vista dovrebbe essere una priorita’ perche’ – specialmente per gli anziani — la vista e’ strumento primario di indipendenza ed incolumita’. Ci permettiamo di suggerire che il modello ligure sviluppi nuove formule per i concorsi destinati a fornire personale alle ASL periferiche. Cosi’ potranno anch’esse assicurare la centralita’ del paziente,   

Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera  

21 Maggio 2019