MAGIA DEL CAPODANNO A SANREMO

Arriva la magia del Capodanno

con tanta musica di ogni tipo e una grande festa in tutta la città

Il Capodanno dei Bambini” e la musica rock in piazza Borea d’Olmo, la Grande Orchestra Occitana in centro, i Lou Dalfin in piazzale Vesco, il teatro con Renato Pozzetto al Casinò, l’immancabile spettacolo “Tripudio di Luce” a mezzanotte a Porto Vecchio. E la musica in tutta Sanremo, grazie alla collaborazione con le associazioni di zona che permetterà di avere musica nei locali per l’intera notte.

Sono questi gli ingredienti per il Capodanno a Sanremo, una vera e propria festa della città messa a punto dall’Assessorato al Turismo, Cultura e Manifestazioni.

Un programma che incontra davvero i gusti di tutti – commenta l’Assessore Daniela Cassini – e che parte dalla festa per i bambini per spaziare alla musica, al teatro e allo spettacolo di luci. Anche questa volta il Comune ha voluto dare il proprio contributo nell’agevolare, assumendo gli oneri Siae, quegli esercenti e quei locali che, in collaborazione tra di loro, offrono eventi musicali a tutta la cittadinanza su suolo pubblico”.

Giovedì 31 dicembre, alle 15.30, in piazza Borea d’Olmo, ecco il “Capodanno dei bambini: conto alla rovescia” a cura del Teatro dei Mille Colori. Uno spettacolo magico con intrattenimento, magie ed effetti straordinari! A seguire “Allagrande”, la più spassosa e originale baby dance per iniziare il nuovo anno in allegria con le novità musicali del momento. Anche giochi a premi, gare di velocità, animazioni, gonfiabili, ecc.

Dalle 16.30 alle 18 in piazza Colombo, arriva la Grande Orchestra Occitana, una delle più grandi orchestre popolari di tutta l’area occitana tra Italia e Francia per proporre diversi spettacoli itineranti.

Dalle 19, in piazza Borea d’Olmo, in collaborazione con i commercianti della zona, prende il via il “Capodanno rock con i Rebel Addiction. Il programma della serata comprende due fasce orarie: dalle 19 sino alle 20.30, live show Rebel Addiction in concomitanza dell’aperitivo; dalle 23.30 all’una, live show Rebel Addiction con countdown a mezzanotte e distribuzione di cotechino e lenticchie presso il ristorante La Piazza e i bar L&G e La Torrefazione. I Rebel Addiction si sono formati nel 2013 pubblicando il singolo “The Only Way” con il cantante di Yngwie Malmsteen, Goran Edman e ora propongono un repertorio che spazia dai classici Rolling Stones e Beatles per arrivare al rock degli Europe e AC/Dc. I Rebel Addiction sono formati da Matteo Lavagna (voce), Fabrizio Bonanno (chitarra), Steve Foglia (batteria) e Stefano Valentini (basso).

E ancora: dj set in Piazza Bresca per un “Capodanno all’insegna della musica revival fino alle 00.30 e poi happy music in collaborazione con i commercianti di zona.

Dalle 20 a 00.30, in piazza Sardi, spazio al jazz e al blues con il gruppo “Sabrina & Jazz”. A seguire musica dance

Dalle 22.30, in piazzale Vesco, appuntamento con il concerto dei Lou Dalfin, Targa Tenco 2004, un vero e proprio fenomeno di costume che ha reso la musica occitana contemporanea, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati perché divenisse fenomeno di massa. La musica contemporanea dei Lou Dalfin rappresenta l’alchimia raggiunta tra gli strumenti tradizionali e moderni che si esprime con uno straordinario linguaggio musicale, personale e rispettoso del proprio nobile passato in cui convivono melodie millenarie, riff di chitarre, echi di canzone d’autore, rap e ragga… Nel panorama europeo della World Music, i Lou Dalfin sono sempre fra i più apprezzati protagonisti dei maggiori festival europei.

Da mezzanotte, l’immancabile spettacolo pirotecnico “Tripudio di Luce” a Porto Vecchio al termine del quale riprenderà il concerto dei Lou Dalfin.

Giovedì 31 dicembre, al Casinò, torna la tradizione dello spettacolo di Capodanno con un nome d’eccezione nella storia della televisione, del cinema e del teatro italiano: Renato Pozzetto. Pozzetto, che ha saputo sovvertire, già all’inizio degli anni ’70, le regole della comicità italiana, propone un recital musico-teatrale dal titolo “Siccome l’altro è impegnato Cinecabaret”, un percorso attraverso una grande carriera per ripercorrere 10 anni di cabaret, 15 anni di teatro e 30 anni di cinema tra canzoni e parole. Dai film più divertenti vengono presentati i passaggi più noti, inseriti all’interno di un vero spettacolo teatrale: da qui il nome di Cinecabaret. Un progetto nuovo, quindi, per festeggiare l’arrivo del nuovo anno, in cui però non mancheranno i classici con l’accompagnamento di un’orchestra dal vivo e le incursioni video per ricordare i film celebri (“Ragazzo di Campagna”, “È arrivato mio fratello”) e quei brani musicali che hanno fatto storia (da “La Vita l’è bela” a “L’uselin de la comare”). A cura della Cooperativa CMC Sanremo. Spettacolo a pagamento. Inizio ore 21.30. A tutti gli spettatori sarà offerto un brindisi nella Sala Biribissi del Casinò.

E nel 2016…

VENERDI’ 1° GENNAIO

  • ORE 17 TEATRO DELL’OPERA DEL CASINO’: L’Orchestra Sinfonica di Sanremo presenta il “CONCERTO DI CAPODANNO“. Direttore Giancarlo De Lorenzo. Musiche di J. Strauss. Ingresso a pagamento. Info www.sinfonicasanremo.it

SABATO 2 GENNAIO

  • Ore 21, CHIESA DI VEREZZO (San Donato): “NOTE DI NATALE”, spettacoli musicali in cui viene offerto sia il suono suggestivo di una specialissima formazione di sassofoni diretta dal maestro Simone Giacon che interpreta le melodie e i canti più popolari della tradizione mondiale natalizia tra classico e swing, tra pive e ballate, sia la storia della natività e la magia del Natale affidate alle parole dell’attrice Amelia Cimiotti. A cura  dell’associazione Dem’Art

DOMENICA 3 GENNAIO

  • ORE 11 PIAZZA BOREA D’OLMO – CONCERTO “SWING CORNER OF CHRISTMAS”: I CONCERTINI DI MEZZODI’ – IV edizione, per la direzione artistica di Freddy Colt: “IRONIA SINCOPATA DEGLI ANNI TRENTA E QUARANTA”. Con Stefano Torre & la Classe degli Asini (a cura del Centro Studi Musicali Stan Kenton). Ingresso libero
  • ORE 15 PIAZZA BOREA D’OLMO- “LABORATORI PER BAMBINI” (a cura di Festaidea)
  • ORE 16 CONCATTEDRALE SAN SIRO – CUM NOVO CANTICO (a cura del Coro Musica Nova)
    • Ore 16, CHIESA DI POGGIO: “NOTE DI NATALE”, spettacoli musicali in cui viene offerto sia il suono suggestivo di una specialissima formazione di sassofoni diretta dal maestro Simone Giacon che interpreta le melodie e i canti più popolari della tradizione mondiale natalizia tra classico e swing, tra pive e ballate, sia la storia della natività e la magia del Natale affidate alle parole dell’attrice Amelia Cimiotti. A cura  dell’associazione Dem’Art

 

DAL 2 AL 4 GENNAIO

  • PIAZZA COLOMBO – MERCATINO DELL’ARTIGIANATO (a cura di Narima onlus)

BIOGRAFIE

Grande Orchestra Occitana

Gli allievi e gli insegnanti dei corsi di musica occitana coordinati dall’associazione Lou Dalfin hanno formato, a partire dal 2008, la Grande Orchestra Occitana, una formazione composta da oltre 100 elementi che presenta in concerto brani, strumenti e atmosfere della ricchissima tradizione d’òc. Si tratta di una delle più grandi orchestre popolari di tutta l’area occitana e non solo, basata su un corpo centrale di organetti e ghironde, gli strumenti più utilizzati nelle nostre valli, cui si aggiungono basso, batteria, flauto traverso, clarinetti, fisarmoniche cromatiche, arpa, galoubet, fifre, cornamuse, oboi popolari e violini in un insieme unico nel suo genere. Il liutaio Jean Claude Boudet, la massima autorità mondiale per la costruzione della ghironda ha dichiarato, dopo aver assistito ad un concerto della Grande Orchestra Occitana, “è l’apoteosi della cultura occitana, nessuno, nella nostra terra è riuscito a realizzare qualcosa di simile“.

I corsi su cui questo lavoro si è basato sono stati tenuti nelle valli e in Liguria da Simonetta Baudino, Chiara Cesano, Manuel Ghibaudo e Sergio Berardo, che ha curato coordinamento e direzione.

LOU DALFIN

Dopo 30 anni di carriera, 11 album realizzati, un impressionante numero di collaborazioni e più di 1200 concerti, il gruppo è adesso nella fase di maturità artistica: l’alchimia raggiunta tra gli strumenti tradizionali e moderni si esprime con uno straordinario linguaggio musicale, personale e rispettoso del proprio nobile passato, in cui convivono melodie millenarie, riff di chitarre, echi di canzone d’autore, rap e ragga… A fine 2011 è uscito il disco di inediti “Cavalier Faidit“ che è andato a chiudere la trilogia iniziata nel 2004 con “L’Oste del Diau“ e proseguita nel 2007 con “I Virasolelhs“. Per la prima volta l’album di Berardo e soci ha un fil rouge che lega tutti i brani, che, secondo la migliore tradizione dei cantori delle valli sono novelle in musica, raccontano di mondi vicini e lontani nello spazio e nel tempo, esprimendo consapevolezza delle proprie radici e apertura al mondo. La copertina dell’album, che ne anticipa le tematiche, è ancora una volta di Luca Enoch. Il disco vanta anche collaborazioni importanti con artisti italiani e internazionali, a creare a livello musicale una straordinaria varietà di atmosfere, quasi che la ghironda di Berardo incontrando ospiti e storie possa generare di volta in volta un universo sonoro originale e intenso: Bunna, degli Africa Unite, Roy Paci, Moussu T del Massilia Sound System, Vicio, bassista dei Subsonica, le Yavanna, a conferma dell’importanza che i Lou Dalfin hanno anche nel panorama europeo della world Music, dove sono sempre fra i più apprezzati protagonisti dei maggiori festival europei.

…l’era dei “vioulaires”, i suonatori girovaghi di ghironda che si guadagnavano di che vivere al suono di una ruota che sfrega delle corde, continua tutt’oggi…

Come gli antichi “trovatori” erano soliti esibirsi facendo da ambasciatori delle prime culture Europee, i Lou Dalfin cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo.  I Lou Dalfin sono più che un semplice gruppo musicale nella parte Occitana del Piemonte: la band di Sergio Berardo è diventato un fenomeno di costume che ha reso la musica occitana contemporanea, facendola uscire dai ristretti circoli di appassionati perché divenisse fenomeno di massa. All’esterno dell’area occitana Lou Dalfin è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e l’area transalpina dall’altra. Con Lou Dalfin le valli d’Oc non sono più l’estremo lembo di una cultura asettica ma hanno riacquistato la loro funzione storica tradizionale: l’essere ponte.

Fondato da Sergio Berardo, il gruppo nasce nel 1982 con l’obiettivo di rivisitare la musica tradizionale occitana. Una “line-up” acustica (ghironda, fisarmoniche, violino, plettri, clarinetto, flauti) e un repertorio di brani storici e popolari – sia strumentali che vocali – caratterizzano il percorso artistico della formazione originaria. Con quest’approccio vengono registrati due LP: “En franso i ero de grando guero” nel 1982 e “L’aze d’alegre” nel 1984. Dopo uno stop di 5 anni, Lou Dalfin “resuscita” nell’autunno del 1990: Sergio riunisce attorno a sé vari musicisti delle più diverse estrazioni musicali – folk, jazz e rock. L’inizio di questa seconda esperienza ha rappresentato il naturale momento di transizione del gruppo dalla formula acustica a quella attuale. Accanto agli strumenti più tipici della tradizione – vioulo, pivo, armoni a semitoun, pinfre, arebebo, viouloun, ecc. – vengono introdotti basso, batteria, chitarra e tastiere. E’ il nuovo suono dei Lou Dalfin che cela un ideale e un fine esplicito: rendere la tradizione occitana fruibile dal maggior numero di persone, perché le radici culturali di pochi divengano patrimonio di tutti. Nel 1991 esce “W Jan d’l’Eiretto”, il disco testimone del nuovo corso.

Assieme agli innumerevoli concerti nelle regioni occitane del Piemonte, il gruppo inizia ad esibirsi in altre zone in Italia e all’estero, specialmente nelle regioni occitane francesi.

Siamo nel pieno degli anni ’90 ed in Italia si assiste al boom della musica indipendente, quella che, salvo rare eccezioni, fino ad allora era rimasta relegata nelle cantine e nei piccoli locali di musica live. Le major finalmente si accorgono che esiste una musica “altra” e alcuni generi fino ad allora elitari possono raggiungere una nuova visibilità. Lou Dalfin si colloca a pieno diritto in questo filone e pubblica “Gibous, Bagase e Bandì” nel 1995, il live con i baschi Sustraia “Radio Occitania Libra” nel 1997 e “Lo Viatge” nel 1998.

Nel 2001 il gruppo dà alle stampe il suo primo best of “La Flor de Lo Dalfin” ma uno dei momenti più importanti dell’intera storia di Lou Dalfin arriva nel 2004 con l’uscita de “L’Oste del Diau” che ottiene la Targa Tenco per il miglior album in dialetto, lo stesso premio assegnato per la prima volta a Fabrizio De André con “Creuza de ma”. E’ l’inizio di un ulteriore nuovo corso che vede Berardo e soci prestare una maggiore attenzione alla canzone d’autore pur senza abbandonare la consueta energia. Nel 2007 Lou Dalfin festeggia i 25 anni di attività e fa uscire “I Virasolelhs”, secondo capitolo di quella che si potrà definire una trilogia. Come già avvenne per “L’Oste del Diau” è di nuovo il fumettista di scuola Bonelli Luca Enoch a disegnare la copertina.

Nel 2008 Lou Dalfin apre il suo studio alla Feel Good Productions per rivisitare in chiave dancefloor alcuni dei suoi più recenti brani. Oltre a remixare due tracce i FGP dirigono la produzione artistica del progetto “Remescla” coinvolgendo alcuni dei più interessanti produttori di Global Vibes da ogni parte del mondo come: Ahilea (A), dj Code da Taiwan (R.O.C.), Dj Badmarsh (U.K),Dum Dum project (U.S.A),Dr. Cat (U.K.), Barxino (ES), Xcoast (I) solo per citarne alcuni… A prima vista sembrerebbe un’operazione azzardata, invece non è altro che un nuovo percorso sulla strada della sperimentazione che da sempre ha caratterizzato il gruppo.

 

LINE UP:

Sergio Berardo (fondatore del gruppo, voce, ghironda, organetto, flauti)

Ricky Serra (batteria)

Dino Tron (fisarmonica, organetto, cornamusa)

Enrico Gosmar (chitarra)

Carlo Revello (basso)

Mario Poletti (mandolino, bouzouki, banjo)

Chiara Cesano (violino).

 

DISCOGRAFIA:

1. En franso i ero de grando guero – 1982

2. L’aze d’alegre – 1984

3. W Jan d’ l’eiretto (Ed. Ousitanio Vivo) 1992

4. Gibous, Bagase e Bandí (Ed. Baracca e Burattini/Sony) 1995

5. Radio Occitania libra live with  Sustraia (Ed. Baracca e Burattini/Sony) 1997

6. Lo viatge (Ed. Noys/Sony ) 1998

7. La flor de lo dalfin (UPRFolkRock/Peones edizioni musicali/Venus) 2001

8. L’oste dal Diau (Ed. Tarantanius, distribuzione Venus) 2004

9. I Virasolelhs (Musicalista/Self distribuzione) 2007

10. Remescla (Musicalista/Green Queen Music/Self distribuzione) 2009

11. Cavalier Faidit (Musicalista/Self distribuzione) 2011