SANREMO “LA CONGIURA DEI POTENTI” ED.LONGANESI
Sanremo, 18 novembre 2014
Thriller storico, monografia e mostra d’arte contemporanea
Ecco i nuovi percorsi culturali di Sanremo
Gli appuntamenti delle ultime settimane di novembre organizzati dall’Assessorato alla Cultura guidato da Daniela Cassini annunciano un nuovo percorso che si sviluppa attraverso due importanti filoni: portare a Sanremo autori di fama per un incontro con la grande letteratura e creare specifici appuntamenti che valorizzino le eccellenze culturali del nostro territorio.
Appartiene al primo percorso l’appuntamento di venerdì 21 novembre al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo con la presentazione del thriller storico “La congiura dei potenti” (ed. Longanesi) di Carlo A. Martigli (inizio ore 17, ingresso libero).
Martigli, toscano di nascita ma ligure d’adozione, con il romanzo d’esordio “999 L’ultimo custode” supera in breve tempo le 130 mila copie vendute solo in Italia. Con “L’eretico”, altro successo internazionale, conferma la sua presenza in sedici paesi e quattro continenti. Il suo importante passato nel mondo dell’alta finanza gioca un ruolo fondamentale nell’ambientazione della “Congiura dei potenti” thriller storico che, in un magistrale intreccio tra realtà e finzione, mostra il conflitto tra la Chiesa di Roma e il Luteranesimo portando alla luce intriganti retroscena. “La congiura dei potenti” è tradotto in 16 lingue con all’attivo 150 mila copie vendute.
Venerdì pomeriggio interverrà la saggista e scrittrice Valentina Fortichiari che dialogherà con Martigli parlando del libro e del mestiere di scrittore.
L’appuntamento del giorno successivo, sabato 22 novembre, inaugura il filone sulla valorizzazione delle eccellenze culturali del ponente ligure, sia quelle figurative sia quelle che hanno fatto la “storia” del nostro territorio.
Sabato 22 novembre, alle ore 16, alla Pinacoteca Rambaldi- Museo di Villa Luca di Coldirodi, si svolgerà un momento dedicato all’arte contemporanea con il vernissage della mostra “Sergio Ciacio Biancheri – declinare il paesaggio” a cura di Saverio Napolitano (ingresso libero).
L’esposizione presenta dipinti, grafica e sculture di uno degli artisti più poliedrici del nostro territorio. Pittore, incisore, scultore e ceramista, “Ciacio” Biancheri è nato a Bordighera nel 1934. Allievo di Giuseppe Balbo, ha avuto incontri significativi con Piana, Seborga, Vigorelli, Natta, Morlotti, Biamonti, Marzé, Sutherland, Bilinski, Maiolino. I temi privilegiati da Biamonti sono il mare e le palme, che denotano la stretta aderenza della sua ispirazione al paesaggio ligure. Non mancano le suggestioni informali per i “grovigli” estremizzati, negli esiti più recenti, fino a richiamare i tagli di Fontana.
La mostra sarà visitabile sino al 28 febbraio 2015 con i seguenti orari: giovedì e sabato 9-13 e 14.30-17.30; venerdì 9-13.
Infine, sabato 29 novembre, alle ore 17, al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo, lo scrittore e studioso Saverio Napolitano presenterà un lavoro di grande rilievo per la storia del nostro territorio: “Giuseppe Isnardi (1886-1965)-Coscienza nazionale e meridionalismo”(Rubettino).
La monografia ricostruisce la figura del ligure-piemontese Giuseppe Isnardi (Sanremo 1886 – Roma 1965) come dirigente dell’ANIMI (Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia), uomo di scuola, studioso della geografia e della storia della Calabria e meridionalista, le cui ragioni ideali furono segnate dalla cultura risorgimentale e dal cattolicesimo sociale. Alla stregua di Umberto Zanotti-Bianco e Paolo Orsi piemontese l’uno, trentino l’altro, Giuseppe Isnardi è stato un intellettuale-cerniera tra il Nord e il Sud d’Italia, di cui ha esaltato l’unità e l’assoluta contiguità spirituale e culturale, pur nella consapevolezza delle rispettive specificità storiche. Questo studio, inoltre, non è solo un contributo alla conoscenza dell’attività dell’ANIMI per l’alfabetizzazione nel Mezzogiorno a partire dalla sua fondazione nel 1910 ma anche un apporto alla storia socio-culturale della Calabria e alla vicenda dell’intellettualità italiana.
Ad introdurre l’autore, il professore Vittorio Cappelli, ordinario di storia contemporanea all’Università di Cosenza. Ingresso libero.