“ANTIGONE” 1° MARZO A BORDIGHERA
1 Marzo , ore 21.00
LA TOSSE A PALAZZO
BORDIGHERA
ANTIGONE
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse – di Jean Anouilh – traduzione di Andrea Rodighiero – regia di Emanuele Conte
“Amore e morte, insurrezione e potere, ragione e spiritualità. Antigone!”
“Dovunque vi siano discriminazioni razziali, lotte di classe, intolleranze religiose, dovunque una minoranza oppressa levi la sua voce invocando giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo di eroina che sfida i regimi totalitari e oppressivi”.
Antigone di Jean Anouilh con la regia di Emanuele Conte è un testo, ispirato all’omonima tragedia di Sofocle, scritto da Jean Anouilh nel 1942 quando la Francia vive l’occupazione tedesca sotto il governo di Vichy, deve aspettare due anni prima di ottenere il visto della censura ed essere rappresentato.
Come in tutti i lavori precedenti, Conte scava nelle pieghe dell’opera per studiare e analizzare gli aspetti più profondi e mettere in scena uno spettacolo con forti richiami all’attualità.
Antigone, giovane eroina si immola, come da copione, per amore, per le sue idee, perché così deve essere. La lotta di forze opposte nell’ineluttabilità tragica del destino, portano la giovane Antigone figlia di Edipo, a sacrificarsi per un ideale.Creonte, lo zio despota, perderà tutto pur di difendere la ragion di stato dai violenti attacchi alle convenzioni del potere costituito.
E poi l’amore, che sta alla base dell’esistenza umana.
Fa da cornice, allo scontro dialettico tra le ragioni di Stato di Creonte e le istanze rivoluzionarie di Antigone, una scena dominata dal bianco dove gli arredi sono imballati e pronti per essere portati via. Un’atmosfera di precarietà che simboleggia l’imminente fine di un mondo a favore di un nuovo ordine dai contorni non ancora definiti.
A dare il volto ad Antigone è Viviana Strambelli mentre Creonte è interpretato da Enrico Campanati, i due attori si trovano a loro agio a recitare insieme lo scontro dialettico tra Antigone e Creonte vero motore del testo di Anouilh.
In scena con loro Pietro Fabbri nel triplice ruolo della levatrice di Antigone, del suo carceriere e del messaggiero, Francesca Agostini che presta il volto a Ismene, Mauro Lamantia che interpreta Emone e Marco Lubrano nel ruolo della guardia.
ANTIGONE
di Jean Anouilh
traduzione di Andrea Rodighiero
regia di Emanuele Conte
assistente alla regia Yuri D’Agostino
scene Emanuele Conte e Luigi Ferrando
costumi Bruno Cereseto
con
Viviana Strambelli :Antigone,
Enrico Campanati : Creonte,
Francesca Agostini : Ismene,
Mauro Lamantia : Emone
Pietro Fabbri : Levatrice/carceriere,
Marco Lubrano : Carceriere
La redazione