APPLAUSI CALOROSI PER IL CONCERTO DELL’ORCHESTRA SINFONICA DI SANREMO DIRETTA DAL M° GRIGOR PALIKAROV (VIDEO E FOTO)

Giovedì 14 novembre 2024,alle ore 18.00, nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo si è tenuto il concerto “Un concerto tormentato e una Sinfonia serena” dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, diretto dal M° Grigor Palikarov.

La prima parte del programma di sala prevedeva il “Concerto n. 4 per pianoforte e orchestra op. 40”  composto nel 1925 da Sergej Rachmaninov. Un’opera che ebbe un percorso tormentato. Alla prima esecuzione che avvenne a Filadelfia il 18 marzo del 1927 gli “addetti ai lavori” rimproveravano a Rachmaninov di essere troppo legato al modello di Cajkovskij, in un periodo in cui il linguaggio musicale si era profondamente rinnovato. Il pubblico, al contrario, si aspettava qualcosa di simile al secondo e al terzo concerto. In effetti, Rachmaninov intese scrivere qualcosa di nuovo sul piano stilistico, ma pur sempre legato ad una certa impostazione tardo romantica della “sintassi” musicale. Il compositore decise di modificare alcune battute, fece tagli e modifiche e presentò il Concerto in due nuove versioni, prima nel 1929 e poi nel 1941, arrivando così alla versione che viene eseguita oggi.

Solista ospite e stata la pianista Costanza Principe, concertista di livello internazionale che si esibisce in importanti sale in Italia e all’estero.

La seconda parte del programma è stata dedicata alla “Sinfonia n. 8” di Antonin Dvorak composta nell’autunno del 1889. Si tratta di una delle pagine più serene della produzione del compositore boemo ricca di fascino, in cui Dvorak realizza una fusione di elementi popolari e colti in un felice equilibrio espressivo di continuità di temi. La Sinfonia n. 8 fu intitolata “inglese” dall’editore Novello, perché a Londra riscosse il maggior successo di pubblico. La Sinfonia n.8 in sol maggiore,op.88 scritta in quattro movimenti: 1. Allegro con brio-2. Adagio- 3. Allegretto grazioso, brano magico-4. Allegro ,ma non troppo ,un tema a variazioni melodiche eseguite con piacevolezza.

di Mariagrazia Bugnella