ALESSANDRO RIVALI HA VINTO IL PREMIO LETTERARIO INTERNAZIONALE CASINO’ DI SANREMO ANTONIO SEMERIA 2024
Alessandro Rivali ha vinto il Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria per la Narrativa.
Intenso il programma della cerimonia presieduta dal prof. Stefano Zecchi.
Al prof. Franco Cardini il premio alla Carriera, a Maurizio De Giovanni e a Federico Palmaroli i Gran Trofei del Premio Letterario Internazionale “Casinò ’di Sanremo – Antonio Semeria” 2024.
E’ andata ad Alessandro Rivali per l’opera “Il mio nome nel vento” (Mondadori ) la palma della vittoria del Premio Letterario Casinò di Sanremo Antonio Semeria sezione “Narrativa). Lo ha decretato la giuria popolare. Al secondo posto Giuliano Giubilei con “Giovinezza” (Solferino” al terzo Sebastiano Nata con “Memorie di un infedele” (Bompiani) .
Il Premio alla Carriera è stato consegnato al prof. Franco Cardini. Gran Trofei a Maurizio De Giovanni per il romanzo “Pioggia per i bastardi di Pizzofalcone ” (Mondadori ) e a Federico Palmaroli per l’opera “Er pugno se fa co la destra o co la sinistra” (Splendori e miserie di un anno italiano) (Rizzoli). E’ intervenuto il presidente del Premio prof. Stefano Zecchi.
Menzione d’onore
Giuseppe Del Ninno per l’opera “La guerra addosso” (Oaks)
Donatella Mascia per l’opera”Sadia storia di una donna” (Sebastiano Termanini Editore)
Menzione della Giuria
Adriano Morosetti per l’opera”Il breve mestiere di vivere” (Mursia)
Menzione Speciale della Giuria
Claudia Palombi per l’opera ”L’enigma della casa” (Giunti))
Sezione Narrativa internazionale i traduttori vede due premiati:
Mauro Francesco Minervino per la traduzione di “Verso il Mar Ionio.Un vittoriano al Sud”
di George Gissing ( Exorma edizioni)
Nicola Verderame per la traduzione di “Il nostro amore è un vecchio romanzo” scritto da Ahmet Umit (Scritturapura casa editrice).
La cerimonia svoltasi nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremoè stata moderata dal giornalista, saggista e scrittore Mauro Mazza e presieduta dal presidente del Premio prof. Stefano Zecchi. Hanno partecipato Paola Monzardo,Carlo Sburlati, Marino Magliani , Matteo Moraglia, Marco Mauro e Marzia Taruffi .
Hanno portato il saluto il Presidente ad interim della Regione Liguria Alessandro Piana, il senatore avv. Gianni Berrino, il consigliere comunale Silvana Ormea, il consigliere del Cda del Casinò dott. Eugenio Nocita, il prof. Franco Manti delegato dal Magnifico Rettore dell’ateneo Genovese.
Il premio è stato intitolato a Antonio Semeria, illustre personalità sanremasca, eccellente professionista, amministratore pubblico, editore, scomparso nel 2011, che nominato Presidente del Casinò negli Anni 80, sostenne la nascita de “I Martedì Letterari, come prosecuzione de “I Lunedì letterari” di Luigi Pastonchi. Antonio Semeria promosse le iniziative culturali ben conscio di come la Casa da Gioco dovesse tutelare e conservare la sua eredità e la sua immagine di salotto letterario e centro ludico.
Albo d’onore del Premio : Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani, Mauro Mazza, Gennaro Sangiuliano, Marco Buticchi, Andrea Vitali, Mara Fazio, Bruno Morchio, Mario Vattani, Saverio Simonelli,Enrico Vanzina, Mario Baudino, Elena Pontiggia, On.Riccardo Nencini, Maurizio Maggiani, Pupi Avati, Senatrice Elena Cattaneo, Carlo Miccichè, Claudio Paglieri, Mons. Giulio Dellavite, Carmine Abate, Giuseppe Lupo.
Premio “Semeria” alla carriera al prof. Giuseppe Conte, al prof. Francesco Sabatini, al prof. Aldo A. Mola, al prof.Vittorio Coletti.
Il Comitato d’onore del Premio è così composto: Presidente S.E. il signor Prefetto di Imperia, Dott. Valerio Massimo Romeo,il signor Questore dott. Andrea Lo Iacono, il Presidente del Tribunale di Imperia, Dott. Edoardo Bracco, il signor Sindaco di Sanremo avv. Alessandro Mager, l’Ammiraglio Sergio Liardo, il Magnifico Rettore prof. Federico Delfino, il dott. Gennaro Sangiuliano, scrittore, saggista , il dott. Demetrio Brandi, direttore artistico del Luccautori, il senatore Avv. Gianni Berrino, l’Assessore alla Cultura , Avv. Enza Dedali, il Cda del Casinò di Sanremo composto dal Presidente e Amministratore Delegato dott. Gian Carlo Ghinamo, dal consigliere dott. Eugenio Nocita .
La giuria tecnica è così formata: Presidente Matteo Moraglia, storico. Presidente onorario il prof. Francesco de Nicola, docente di Letteratura Contemporanea all’Ateneo genovese. Membri: Prof.ssa Elisa Rosa Giangoia, docente, scrittrice, saggista, Paola Monzardo Semeria , la dott.sa Donatella Salucci, il dott. Armando Nanei,il dott. Giuseppe Felice Peritore, il giornalista Mauro Mazza, già Direttore del Tg1 scrittore e saggista, il prof. Aldo A. Mola, lo scrittore Mario Baudino, il giornalista Carlo Sburlati, già patron del Premio Acqui Storia, lo scrittore Marino Magliani, il dott. Marco Mauro, medico chirurgo, appassionato storico , l’avv. Prof. Tito Lucrezio Rizzo, il prof. Mauro Grondona, Fabrizio De Ferrari, giornalista ed editore, Marzia Taruffi, responsabile dell’Ufficio Stampa-Cultura della Casa da Gioco, Segretario Generale del Premio.
Ulteriori opere segnalate
Aldo Boraschi – La voce del geco
Michele Navarra – solo Dio è innocente
Piccole misure di igiene mentale – Carlo Morosini
L’infinita storia delle piccole cose – Giuseppe Bianco
Gioca con me – Luca Scopitteri
La luce di Singal – Sara Lucaroni
Donato Montesano – chi ha polvere spara
Carmine Natale – le frontiere dell’inquietudine
Daniele Zaccone – Il predatore di stelle
Gaia de Bette – la sax
Viviana picchiarelli – prima del buio in sala
edoardo guerrini – nero orchidea
alfio ragusa – un cavallo che guida la macchina
corrado rincali – il segreto del monastero
Motivazioni
Premio alla Carriera
Al prof. Franco Cardini
Autorevole storico , saggista e studioso ha espresso con possente intensità e profondità il suo l’impegno scientifico, culturale e civile dedicando la sua vita allo studio e all’impegno pubblico come storico, insegnante, narratore e commentatore. Voce originale del panorama culturale italiano ed europeo , voce libera e indipendente, ha contribuito a tenere viva la luce dell’analisi critica e quindi a costituire una storia della sua contemporaneità scevra da qualsiasi contaminazione.
Nei suoi scritti si specchiano due secoli ,ricercando ideali e valori che, come “uomo di cultura” ha saputo perpetrare.
Gran Trofeo
A Maurizio De Giovanni per l’opera “ Pioggia per i bastardi di Pizzofalcone” (Einaudi)
Per aver saputo ancora una volta proiettare il lettore in una dimensione esistenziale dove i suoi personaggi sono chiamati a sopravvivere sempre e comunque combattendo con i problemi quotidiani, con il destino e con la morte mentre una tempesta biblica li flagella. Unica vittoria districarsi nei misteri più intricati, sperando che un drammatico martedì alla fine sfumi dimenticando l’incessante rumore della pioggia, che inevitabilmente bagna il cuore.
Gran Trofeo
A Federico Palmaroli per l’opera “Er pugno se fa co la destra o co la sinistra?” (Rizzoli)
per aver raccontato, ancora una volta, un pezzo d’Italia con la sua ironia dissacrante cercando tra le pieghe della politica frasi, immagini e situazioni capaci di decifrare una quotidianità che ci appartiene.
La satira diventa racconto e il racconto si frange nei visi, nelle situazioni di un’Italia che vuole crescere e che spesso si ferma davanti a quello che si vorrebbe dimenticare ma che parole e immagini, rendono nella più spietata immediatezza.
Il sorriso sfuma nel pensiero e non perdona.
Menzione d’Onore
A Giuseppe Del Ninno per l’opera La guerra addosso (oaks)
per aver trasmesso la memoria di un mondo antico che rivive nelle foto di famiglie avvezze al senso del dovere, all’accettazione del proprio cammino, ai giorni frammisti di lacrime e di gioie accennate, ricercando negli anni della guerra motivazioni che non ci sono.
Rimane l’umanità disfatta nel suo grido muto: quello simile in mille conflitti, dove alla fine, nei ricordi, si richiamo l’anelito alla dignità della vita.
Menzione d’onore
A Donatella Mascia per l’opera Sadia storia di una donna (Sebastiano Termanini Editore)
per aver evidenziato il dramma di una donna che combatte la sua battaglia quotidiana tra le mura domestiche per salvare se stessa e i suoi figli, cercando di superare le barriere culturali e sociali. E’ la testimonianza di un riscatto maturato attraverso il dolore e la paura della morte, un riscatto che ha i colori del futuro.
Menzione della Giuria
Adriano Morosetti per l’opera Il breve mestiere di vivere (Mursia)
per aver creato un intrigante intreccio narrativo in una Sanremo che si tinge di Festival e di giallo, raccontando personaggi di forte impatto emotivo. Non è un storia di eroi, solo uomini che nel quotidiano pagano, pezzo a pezzo, il mestiere di vivere
Premio Letterario Internazionale “Casinò di Sanremo- Antonio Semeria”
Undicesima Edizione Sezione “ Narrativa per ragazzi”
Menzione Speciale della Giuria per l futura sezione Narrativa per ragazzi
Claudia Palombi
L’enigma della casa (Giunti)
per aver raccontato un mistero che non ha età cercando tra le pieghe della storia la strada per nuove amicizie. Una vicenda che attrae e che insegna un pizzico di coraggio e di allegria per cambiare i colori dei giorni.
Premio Letterario Internazionale “Casinò di Sanremo Antonio Seemria per la Narrativa internazionale – a Mauro Francesco Minervino
per la traduzione di Verso il Mar Ionio.Un vittoriano al Sud”
di George Gissing ( Exorma edizioni)
per aver saputo trasferire icon una forbita traduzione le immagini e i pensieri di un Vittoriano. George Gissing, infatti, non mirava affatto a promuovere Oltre Manica una delle più belle tra le terre emerse, la Calabria, ma di farla vedere a noi italiani attraverso gli occhi di un inglese colto, inquieto e solitario.
Premio Letterario Internazionale “Casinò di Sanremo- Antonio Semeria”
Undicesima Edizione Sezione “ Narrativa internazionale ”
a Nicola Verderame
per la traduzione di “ Il nostro amore è un vecchio romanzo”
di Ahmet Umit (Scritturapura Editrice)
Si tratta di tre inchieste, tre casi di omicidio e le indagini vengono affidate al commissario Nevzat. Un romanzo in cui alle quote nevose di una affascinante città turca si mischiano eleganza di hotel, personaggi iconici come Agatha Christie, malaffare e misteri. La traduzione di Nicola Verderame è originale e puntuale, capace di mantenere nella nostra lingua il ritmo del buon romanzo di genere mediorientale.
La redazione