INTERVISTA ALL’ATTRICE CHIARA BURATTI IN ATTESA DEL SUO SPETTACOLO AL TEATRO ARISTON DI SANREMO (VIDEO)
Ringraziamo la gentile attrice Chiara Buratti che ha cortesemente risposto alle nostre domande di presentazione relative allo spettacolo ” QUATTRE DONNE” che la vedrà in scena sul palco del prestigioso Teatro Ariston di Sanremo nella serata del 7 Marzo 2025 ore 21, alla Vigilia della “Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne“.
1) L’idea dello spettacolo è nata da quale esigenza?
Questo testo è nato nel periodo del Covid. Un momento non facile, di disorientamento collettivo. A volte i momenti di difficoltà, gli inciampi, le cadute ti mettono davanti a un bivio: sprofondare o risalire. Ho provato a cercare ossigeno nella scrittura. Ho sentito il bisogno per la prima volta nella mia vita, a quarant’anni, di scrivere da sola le parole che avrei pronunciato. E di raccontare storie di donne che non sono né vincenti, né ribelli. Ma donne che hanno avuto delle ambizioni audaci. Vulnerabili, sognatrici, folli, visionarie. Credo che tutte noi abbiamo queste caratteristiche. Solo che spesso, per motivi diversi, non possiamo o non riusciamo a lasciarci andare.
2) Sarà arduo interpretare quattro ruoli di Donne simbolo in diverse arti, la musica, la scienza, lo sport, e una umile creatura?
Non è stato semplice. Ho scelto queste figure femminili proprio perché rappresentano mondi complessi e determinanti della nostra vita. Di ogni donna racconto l’ombra e la luce. Sono figure tridimensionali e proprio per questo molto stimolanti per un’attrice. Lavorare sui contrasti è quello che più mi interessa.
3) Nei testi ci sono riferimenti autobiografici?
Ogni donna ha in qualche modo dei lati del mio carattere, anche se non c’è nulla di autobiografico. Due di loro avevano dei figli, proprio come me. Una ne aveva cinque e ha scelto di separarsene per inseguire una sua urgenza, perché aveva scoperto che il jazz la faceva sentire viva. L’altra aveva una bimba piccola. Ma una malattia l’ha stroncata a 40 anni e ha potuto essere madre per poco tempo. “A simple twist of fate” direbbe Bob Dylan. Sono due storie completamente diverse. L’unica cosa da fare è astenersi dal giudicare. Quello che sento di avere in comune con tutte e quattro è un’attitudine rock alla vita. Il non cercare il consenso a tutti i costi, il bisogno di seguire la mia strada senza compromessi.
4) Il suo percorso artistico ha ottenuto molto successo con le fiction in Tv e nel cinema , ma è vero che è dominante il suo amore per il Teatro?
La verità di quello che accade su un palco a pochi metri dal pubblico, l’adrenalina che si prova nel momento stesso in cui vivi quel personaggio in diretta, il mettersi a nudo pur interpretando qualcun altro, l’emozione di mettere in scena qualcosa che sarà diverso e irripetibile ogni sera. Per questi motivi il teatro rimane il mio più grande amore.
5) È la prima volta che recita sul palco del Teatro Ariston di Sanremo ? Ogni rappresentazione cambia a seconda della location e ogni volta è una ripartenza, perché la vita ci riserva delle sorprese, anche se ” La vita é un gioco da ragazzi” e bisogna saper giocare? Lei è un’ottima giocatrice ?
Ho scelto questo mestiere proprio per questo. Per continuare a giocare. A qualunque età. Senza barare.
Prima volta all’Ariston, sì. Un teatro calcato dai più grandi artisti di tutti i tempi. Respirerò quell’aria a pieni polmoni. E sì, ogni rappresentazione cambia a seconda della location, ma soprattutto a seconda del pubblico che ho davanti. Sarà proprio il pubblico di “Quattro Donne” a dover fare una scelta, alla fine dello spettacolo, che determinerà un finale piuttosto che un altro. Per questo, se uno spettatore venisse a vedere quattro repliche, potrebbe assistere a quattro spettacoli diversi!
A presto!
di Mariagrazia Bugnella
