L’ORCHESTRA SINFONICA DI SANREMO ESEGUE UN BRILLANTE CONCERTO “CONTEMPORANEITA’ E CLASSICISMO” AL TEATRO CENTRALE (VIDEO E FOTO)

SABATO 14 DICEMBRE 2024 – CONCERTO “CONTEMPORANEITA’ E CLASSICISMO” CON L’ORCHESTRA SINFONICA DI SANREMO SULLE MUSICHE DI JEAN FRANCAIX E FRANZ SCHUBERT

Sabato 14 dicembre 2024 alle ore 18.00 al Teatro Cinema Centrale di Sanremo ha avuto luogo il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo “Contemporaneità e classicismo” diretto dal M° Mateusz Moleda.

Il concerto si è aperto con la prima assoluta “Forme uniche nella continuità nello spazio” del compositore contemporaneo Alessio Elia. Un’opera che trae ispirazione dalla celebre scultura omonima di Umberto Boccioni. Una composizione nella quale percorsi sonori si intersecano gradualmente, dando origine a fenomeni acustici complessi e che utilizza una tecnica compositiva che Elia ha chiamato “Polisistema”.

Il programma continua con le musiche di Jean Françaix, un importante e prolifico compositore francese del Novecento, che elaborò uno stile che risente non solo di influssi francesi (Chabrier, Ravel, Poulenc), ma anche di Igor Stravinskij. Una delle sue composizioni è stata eseguita oggi: “Concerto per clarinetto” elaborata tra il 1967 e il 1968. L’autore la definì “una sorta di spettacolo di acrobazie per le orecchie, completo di giri della morte (…)

Ad affrontare le difficoltà tecniche della composizione è stato il clarinettista Guy Yehuda, talento eccezionale internazionalmente. La composizione ha messo alla prova anche l’orchestra, chiamata ad eseguire passaggi di esuberante virtuosismo e spigliata brillantezza.

Il programma si è chiuso con la “Sinfonia n. 2 in Si bemolle maggiore” di Franz Schubert composta tra il 1814 e il 1815. Schubert aveva soli diciassette anni. In essa traspare la familiarità del giovanissimo compositore con le partiture di Haydn, Mozart e del primo Beethoven ma anche la spigliata spontaneità creativa di un talento precoce che predilige le strutture a blocchi, le contrapposizioni tra modo maggiore e minore, l’omogeneità degli impasti timbrici.

di M.B.