“BORDIGHERA BLU PARK” UNA RETE PER IL MARE DI BORDIGHERA
Dal 1 luglio al 15 agosto 204 è attiva la campagna di crowdfunding organizzata da Bordighera Blu Park per recuperare le reti fantasma che soffocano il mare di Capo Sant’Ampelio
Capo Sant’Ampelio, a Bordighera, è uno dei siti più belli del mar Ligure sia per il suo valore paesaggistico sia per la grande biodiversità dei suoi fondali che si aprono a partire dalla nota omonima chiesetta di Sant’Ampelio, e che si estendono fino a zone profonde come “I Tuvi” o “Le Bianche”. Bordighera Blu Park nasce nel 2023 per far conoscere a tutti e valorizzare questa ricchezza naturalistica, portando al centro il valore ecologico del mare per la vita umana, ma anche accendendo l’attenzione dell’opinione pubblica sulla delicatezza e vulnerabilità degli ambienti sottomarini. Attualmente infatti l’impatto antropico delle zone marine intorno a Capo Sant’Ampelio è elevato: plastiche, inquinanti, reti fantasma e ancoraggi non controllati possono soffocare, spezzare, eradicare violentemente e uccidere gorgonacei e spugne, organismi a crescita lenta che impiegano centinaia di anni per raggiungere le grandi dimensioni che è possibile ammirare a “I Tuvi” e ancora di più a “Le Bianche”.
Le reti fantasma sono reti da pesca e loro frammenti che, insieme a lenze, ami e attrezzi abbandonati o dispersi, finiscono sui fondali marini, restando invisibili ai nostri occhi ma continuando a danneggiare l’ambiente. Si stima che in Mediterraneo questi oggetti rappresentino fino all’89% dei rifiuti dispersi in mare: sono una delle più consistenti minacce all’ecosistema marino, non solo per la loro natura di inquinanti. «Una volta disperse sul fondale, queste reti continuano a pescare passivamente – spiega la biologa marina Monica Previati – e così intrappolano, feriscono o peggio uccidono migliaia di pesci e altri animali tra cui tartarughe, cetacei e persino uccelli. Non è tutto: sotto la spinta delle correnti, le reti contribuiscono incessantemente ad abradere il fondale, ferendo e uccidendo migliaia di invertebrati».
Per questo European Research Institute, ideatore di Bordighera Blu Park con la biologa marina Monica Previati, lancia su “Produzioni dal Basso”, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation,la campagna di raccolta fondi “Una rete per il mare di Bordighera”. Grazie alla generosità di chi sceglierà di credere nell’iniziativa, che ha un obiettivo economico di 3500 euro, sarà possibile organizzare un’immersione per recuperare alcune reti sommerse davanti alla costa di Bordighera e contribuire alla salvaguardia del mare e alla vita di centinaia di migliaia di animali marini.
Con fondi raccolti, sarà finanziata l’immersione di recupero, un’operazione complessa che implica la collaborazione con subacquei esperti e l’uso di specifiche attrezzature, nonché, una volta usciti dall’acqua, il corretto smaltimento del materiale recuperato in mare, considerato rifiuto speciale.
La campagna, attiva dal 1 luglio al 15 agosto 2024, sposa gli obbiettivi di Bordighera Blu Park e rappresenta un’opportunità molto importante per il progetto: non permetterà solo di liberare il fondale da un pericoloso inquinante, ma coinciderà con un momento di sensibilizzazione condiviso con gli operatori del settore e con cittadini, turisti, visitatori e semplici curiosi. L’operazione di recupero delle reti fantasma sarà infatti documentata, così da contribuire, con immagini e video, al racconto del pericolo sommerso che le reti rappresentano per un luogo prezioso e ricco di biodiversità quale è anche il mare di Bordighera
L’iniziativa è realizzata con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando SIMBIOSI.
Per chi sceglierà di sostenere la campagna sono previste ricompense speciali, tra cui la possibilità, per i subacquei dotati di brevetto, di partecipare all’immersione con cui saranno rimosse le reti, ma anche stampe fotografiche dedicate alla riflessione sul tema natura-ambiente, gadget di European Research Institute e un libro dedicato ai tesori naturalistici sommersi di Capo Sant’Ampelio a Bordighera.
La redazione