GRANDI APPAUSI PER IL CONCERTO DELL’ORCHESTRA SINFONICA DI SANREMO (VIDEO E FOTO)

Due capolavori di Brahms e Mendelssohn nel travolgente concerto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, sabato 9 marzo alle 18.00 al Teatro dell’Opera del Casinò

Sabato 9 marzo 2024 alle 18.00 nel Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo, si è tenuto il concerto dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo “Una ‘Sinfonia con pianoforte’” e la Sinfonia dedicata alla regina Vittoria” diretto dal grande M° Christian Fitzner e la partecipazione dell’eccellente pianista Albert Mamriev, grande virtuoso dallo spirito romantico.

Il titolo esatto del primo brano eseguito sabato è “Sinfonia con pianoforte obbligato”. Così fu definito il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 83 di Johannes Brahms. Le parole sono quelle di Eduard Hanslick, il più autorevole ed influente critico musicale viennese del tempo che negli anni della contrapposizione tra Wagner e Brahms, si schierò apertamente con il secondo, considerato l’erede della tradizione musicale tedesca e di Beethoven in particolare. Effettivamente questa opera si distingue dal tradizionale concerto romantico, non solo perché è suddiviso in quattro movimenti (anziché tre), ma anche per la densa scrittura orchestrale che non si limita ad accompagnare il solista, o ad eseguire passaggi di collegamento, ma emerge in tutta la sua grandiosità espressiva. Uno dei più grandi interpreti del secondo concerto, Alfred Brendel, parlò di “perversità” della scrittura pianistica. Le difficoltà tecniche sono eccezionali, tuttavia meno appariscenti di altri concerti ottocenteschi, e il solista esegue numerosi e lunghi passaggi di incredibile agilità tecnica. Un capolavoro che si ammira cogliendone i preziosismi nascosti, le sfumature, i dettagli, anche se è difficile non rimanere immediatamente abbagliati dalla bellezza dei temi, dalla levigatezza espressiva, dalle sonorità cangianti.

Nella seconda parte della serata, spazio a Jakob Ludwig Felix Mendelssohn Bartholdy con una sinfonia nata durante un viaggio in Scozia nel 1829. Profondo conoscitore del teatro di Schiller, il compositore si emozionò visitando Holyrood Palace e le rovine della cappella in cui fu incoronata Maria Stuarda ad Edimburgo. Nel luglio dello stesso anno scrisse ai familiari che aveva trovato lo spunto per una sua sinfonia “scozzese”. Mendelssohn, però, completò la partitura molti anni dopo, nel gennaio 1842. Fu l’ultima da lui composta.

La Sinfonia fu dedicata alla regina Vittoria e questo favorì il successo dell’esecuzione a Londra, nell’estate 1842, dopo l’esordio a Lipsia nel marzo dello stesso anno.

La redazione