50° ANNO DALLA NASCITA DEL CLUB TENCO
45° EDIZIONE DELLA RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE
(PREMIO TENCO)
Teatro Ariston, ex Chiesa Santa Brigida e Sede del Club
Sanremo
20, 21 e 22 ottobre 2022
mercoledì 19 ottobre – giornata inaugurale
Appuntamenti, spettacoli, mostre e presentazioni da pomeriggio a notte fonda nelle più suggestive location di Sanremo
MERCOLEDI’ 19 OTTOBRE
Masterclass con MORGAN – “Le canzoni su cui è nato il club Tenco”, proiezione del film “Bella Ciao” e serata “Casa Rambaldi”, un ponte culturale tra Italia e Barcellona con JOAN ISAAC, MAX MANFREDI, ROGER MAS, MORGAN, RUSÓ SALA, WAYNE SCOTT e L’ORCHESTRA SINFONICA DI SANREMO
E inoltre le tre serate al Teatro Ariston (ore 21)
GIOVEDI’ 20 OTTOBRE
dedicata ai vincitori delle Targhe Tenco 2022
‘A67, FERDINANDO ARNO’, DITONELLAPIAGA, MADAME (Targa Tenco 2021), MARRACASH, SIMONA MOLINARI e GUALTIERO BERTELLI (Premio Tenco)
VENERDI’ 21 OTTOBRE
ALICE (Premio Tenco), GIORGIO CONTE (Premio Tenco) PINO MARINO, MICHAEL MCDERMOTT (Premio Tenco), OLDEN, EILEEN ROSE
SABATO 22 OTTOBRE
CLAUDIO BAGLIONI (Premio Tenco), BÉNABAR (Premio Tenco), FABIO CONCATO (Premio Tenco), DJELEM DO MAR, ERICA MOU, JURIJ ŠEVČUK (Premio Tenco)
Presentano ANTONIO SILVA e MORGAN
È in programma il 20, 21 e 22 ottobre la 45a edizione della Rassegna della Canzone d’autore (Premio Tenco 2022) che si svolgerà presso il Teatro Ariston e le più belle location di Sanremo.
Un’edizione dedicata al 50^ anniversario dalla fondazione del Club Tenco che nasce a Sanremo dall’idea dello straordinario Amilcare Rambaldi e da un gruppo di appassionati per promuovere e sostenere la cosiddetta “canzone d’autore”. E, come da statuto, “Lo scopo del Club è quello di riunire tutti coloro che, raccogliendo il messaggio di Luigi Tenco, si propongono di valorizzare la canzone d’autore, ricercando anche nella musica leggera dignità artistica e poetico realismo”. Fra le molte iniziative del Club (libri, dischi, rassegne in tutta Italia, incontri), la prima a nascere è la “Rassegna della canzone d’autore (Premio Tenco).
In questo anno così speciale molti gli appuntamenti, spettacoli, mostre, presentazioni e tavole rotonde in alcuni dei luoghi più belli della città dal pomeriggio a notte fonda: la sede del Club Tenco (ex stazione), l’ex chiesa Santa Brigida e il Teatro Ariston.
TEMA E PROGRAMMA –
“Un compleanno speciale – dichiarano il sindaco Alberto Biancheri e l’assessore al turismo Giuseppe Faraldi – che vuole ricordare i 50 anni della nascita del Club Tenco e la straordinaria figura di Amilcare Rambaldi. Tanti gli appuntamenti e gli incontri in città, con l’intento di sottolineare ancora una volta quanto a Sanremo “Città della Musica” la canzone d’autore ricopra un ruolo di rilievo”.
«Un Premio Tenco che riflette sui suoi “primi” 50 anni di vita. Una celebrazione, si penserà. Una celebrazione con tanto di festeggiamenti per i successi raccolti. In parte è così, ma solo in parte – commenta il Presidente Sergio Staino -. E’ soprattutto una lettura non facile su quanto e su come sia cambiata l’idea stessa della canzone d’autore e in quante sfaccettature si sia moltiplicata».
“Il cinquantesimo anno del Club Tenco è un anno speciale che non sarà solo il vedere da uno specchietto retrovisore – promette il Direttore Artistico Sergio Secondiano Sacchi– ma un guardare anche al futuro. Si è trattato di toccare nel programma quei “passaggi di testimone”, quelle tappe fondamentali che hanno caratterizzato la storia del Club come il passaggio di Piero Ciampi al Tenco e la proiezione del film Bella Ciao: non dimentichiamoci di Rambaldi che è stato un partigiano. Ma anche il rapporto stretto tra Amilcare e Barcellona. Anche i Premi Tenco di quest’anno sono stati assegnati proprio a personaggi che hanno segnato la vita del Tenco e che in qualche modo ne hanno toccato l’anima”.
Ad anticipare la Rassegna, mercoledì 19 ottobre, sarà una giornata dedicata al Club con un focus sul suo eccezionale fondatore Amilcare Rambaldi che parte già dalla mattina con una masterclass con Morgan, dal titolo “Le canzoni su cui è nato il Club Tenco”, quindi la proiezione pomeridiana del film “Bella Ciao” con Emanuele Felice, per concludersi con una serata musicale dal titolo “Casa Rambaldi” con molti artisti italiani e catalani in quell’interscambio culturale di cui Rambaldi è sempre stato promotore. Parteciperanno tra gli altri Morgan, Joan Isaac, Max Manfredi, Roger Mas e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo. Gli artisti italiani canteranno in catalano e viceversa.
Oltre agli appuntamenti pomeridiani annunciati di seguito, durante le tre serate (20, 21 e 22 ottobre), sul palco dell’Ariston si avvicenderanno i dieci Premi Tenco 2022. In questa edizione, tra i premiati: Alice, Claudio Baglioni, Gualtiero Bertelli, Angelo Branduardi, Fabio Concato e Giorgio Conte per gli artisti italianimentre i Premi Tenco internazionali sono andati al cantautore e attore francese Bénabar, al rocker americano Michael McDermott e al rocker russo Jurij Ševčuk. All’autore Giancarlo Governi il riconoscimento come operatore culturale.
Non mancheranno le performance dei vincitori delle Targhe Tenco 2022: Marracash (Miglior album dell’anno con “Noi, loro, gli altri”), Ditonellapiaga (Miglior Opera prima per “Camouflage”), Simona Molinari (Miglior Interprete per “Petali”), gli ‘A67 (Miglior Album in dialetto per “Jastemma”) e sarà presente il produttore Ferdinando Arnò (Miglior album a progetto per “The Gathering”) che ritirerà la targa. Sul palco salirà anche Madame, vincitrice lo scorso anno della doppia Targa Tenco 2021 (Opera prima e Miglior Canzone), impossibilitata a esserci in quell’occasione. Non riuscirà, invece, ad essere presente Elisa, che si è aggiudicata assieme a Davide Petrella la targa Miglior Canzone con “O forse sei tu”, perché impegnata nel suo tour europeo.
A condurre le tre serate saranno lo storico presentatore Antonio Silva e Morgan.
Come da tradizione sul palco dell’Ariston saliranno emergenti selezionati tra i partecipanti del Tenco Ascolta (la serie di live organizzati dal Club Tenco in giro per l’Italia, durante i quali vengono invitati ad esibirsi i cantautori ritenuti più interessanti tra gli emergenti o già presenti sulla scena italiana): quest’anno le Djelem Do Mar.
Si esibiranno inoltre Erica Mou, Pino Marino e Olden.
Tra gli appuntamenti pomeridiani all’ex chiesa Santa Brigida, in collaborazione con Pigna Mon Amour, ci saranno Alessia Arena & Chiara Riondino protagoniste di “Piero è passato di qui (le canzoni di Piero Ciampi)” accompagnate da Franco Fabbrini, Valerio Perla, Diego Perugini, Luca Ravagni e il quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo, uno spettacolo intero di Gualtiero Bertelli e uno di Eileene Rose sui Premi Tenco nordamericani. Non mancheranno gli appuntamenti pomeridiani nella sede del Club il giovedì e il sabato.
Nel programma anche una tavola rotonda dal titolo “Un’idea di cinquant’anni fa” condotta dal giornalista Fausto Pellegrini con Gino Castaldo, Dori Ghezzi, Giancarlo Governi, nonché Sergio Secondiano Sacchi, Stefano Senardi e Antonio Silva del direttivo del Club. La parte musicale sarà affidata a Joan Isaac che sarà accompagnato da Daniele Caldarini.
La Rassegna della Canzone d’autore (Premio Tenco) è l’occasione in cui vengono consegnati sia i Premi Tenco (alla carriera) che le Targhe Tenco (scelte da una giuria composta da oltre 200 tra giornalisti ed esperti musicali) e alla quale vengono invitati i nomi più interessanti della canzone d’autore nazionali ed internazionali.
Nel corso degli anni la Rassegna ha acquisito sempre più prestigio per le proposte e contenuti culturali e per la qualità dei nomi presenti con esibizioni esclusive e jam session assolutamente inedite. La rassegna è anche un’occasione di incontro e di amicizia fra artisti e operatori della musica per confrontarsi, discutere e stringere piacevoli rapporti umani durante tre giorni e tre notti di attività a tempo pieno.
Sono stati protagonisti, tra gli altri, alla Rassegna della canzone d’autore (Premio Tenco): Fabrizio De André, Giorgio Gaber, Paolo Conte, Gino Paoli, Lucio Dalla, Roberto Vecchioni, Franco Battiato, Ivan Graziani, Roberto Benigni, Renato Carosone, Pierangelo Bertoli, Pino Daniele, Jovanotti. E ancora: da Joni Mitchell a Tom Waits, da Antonio Carlos Jobim a Lluis Llach, da Patti Smith a Caetano Veloso, a Nick Cave, grandi artisti stranieri hanno reso il palcoscenico della Rassegna, nel corso di dei quarantacinque anni, una fra le più prestigiose ribalte internazionali.
Ecco il programma in dettaglio.
MERCOLEDI’ 19 OTTOBRE.
Ore 11 al Teatro Ariston: “Le canzoni su cui è nato il club Tenco”. Masterclass con Morgan.
Ore 15:30, Sede ex Stazione: Proiezione del film “Bella Ciao” con Emanuele Felice.
Ore 19, Teatro Casinò di Sanremo: “Casa Rambaldi” con Joan Isaac, Max Manfredi, Roger Mas, Morgan, Rusó Sala, Wayne Scott. Suonano Guido Baldoni, Daniele Caldarini, Lorenzo Colace, Michele Staino e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo.
GIOVEDI’ 20 OTTOBRE
Ore 12, Sede ex Stazione: Conferenze Stampa con gli artisti
Ore 15:30, Sede ex Stazione: “Gualtiero Bertelli e Lucio Quarantotto – Venezia che muore” con Alessio Lega, Gualtiero Bertelli, Francesco Sartori e Piercarlo D’Amato. A seguire Giancarlo Governi in “Piero Ciampi in TV”.
Ore 18, ex Chiesa Santa Brigida: Alessia Arena & Chiara Riondino si esibiranno in “Piero è passato di qui (le canzoni di Piero Ciampi)” accompagnate da Franco Fabbrini, Valerio Perla, Diego Perugini, Luca Ravagni e quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo
Alle ore 21 al Teatro Ariston si esibiranno i vincitori delle Targhe Tenco 2022: ‘A67, DITONELLAPIAGA, MADAME (TARGA TENCO 2021), MARRACASH, SIMONA MOLINARI e il Premio Tenco GUALTIERO BERTELLI. Per la Targa Album a progetto, che non prevede esibizione e che va al produttore, ritirerà il riconoscimento FERDINANDO ARNÒ.
VENERDÌ 21 OTTOBRE
Ore 12, Sede ex Stazione: Conferenze Stampa con gli artisti
Ore 15:30, Teatro Casinò di Sanremo: “Un’idea di cinquant’anni fa”, Tavola rotonda condotta da Fausto Pellegrini con Gino Castaldo, Dori Ghezzi, Giancarlo Governi, Sergio Secondiano Sacchi, Stefano Senardi, Antonio Silva. Canta Joan Isaac che sarà accompagnato da Daniele Caldarini.
Ore 18, ex Chiesa Santa Brigida: “Nina e altre storie – concerto di Gualtiero Bertelli” accompagnato da Simone Nogarin e Domenico Santaniello.
Ore 21 al Teatro Ariston: ALICE, GIORGIO CONTE, PINO MARINO, MICHAEL MCDERMOTT, OLDEN, EILEEN ROSE
SABATO 22 OTTOBRE
Ore 12 presso la sede del Club all’ex Stazione: Conferenze Stampa con gli artisti
Ore 15:30 presso la sede del Club all’ex Stazione: Presentazione del libro “Cinquanta” di Renzo Chiesa. A seguire la presentazione del libro-mostra “Arte a 33 giri” di Vincenzo Sanfo. Con proiezioni.
Ore 18 all’ex Chiesa Santa Brigida: “Eileen Rose – I Premi Tenco nordamericani” in cui la cantautrice americana interpreterà i brani dei Premi Tenco americani del passato accompagnata da Rich Gilbert e Riccardo Maccabruni.
Ore 21 al Teatro Ariston: CLAUDIO BAGLIONI, BÉNABAR, FABIO CONCATO, DJELEM DO MAR, ERICA MOU, JURIJ ŠEVČUK.
La Rassegna della Canzone d’Autore (Premio Tenco 2022) è organizzata dal Club Tenco con il contributo del Comune di Sanremo, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Regione Liguria, Camera di Commercio delle Riviere di Liguria, Coop Liguria, Coop Italia, Confcommercio, Azienda speciale Riviere di Liguria, Orchestra Sinfonica di Sanremo, Casinò di Sanremo, Royal Hotel, Abate 1920, Eataly, Fondazione Mirafiore, Barnasants, B&B, Roi, Cavit e Acqua Eva, in programma al Teatro Ariston e nelle più suggestive location di Sanremo dal 20 al 22 ottobre. Per info www.clubtenco.it.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE SERGIO STAINO
«Un Premio Tenco che riflette sui suoi “primi” 50 anni di vita. Una celebrazione, si penserà. Una celebrazione con tanto di festeggiamenti per i successi raccolti. In parte è così, ma solo in parte. E’ soprattutto una lettura non facile su quanto e su come sia cambiata l’idea stessa della canzone d’autore e in quante sfaccettature si sia moltiplicata. All’inizio, con tutto il rispetto dovuto al nostro mitico fondatore, Amilcare Rambaldi, la cosa è stata, forse, più semplice. Da una parte la musica “leggera”, la canzone nata e coltivata per divertire, acquietare, distrarre, intorpidire i sentimenti collettivi e anche, in certi momenti, incitare a valori dell’Italia del Ventennio e il suo seguito. Da Faccetta nera a Vola Colomba per intendersi. Prodotti a volte anche belli, ma sempre condizionati dalle necessità commerciali e, quindi, dal conformismo e dal terrore che questo primo grande strumento di diffusione di massa – esaltato dall’uso generalizzato della radio – si muovesse nella direzione di svegliare il can che dorme. In crescita erano invece quegli autori che volevano svegliarlo questo cane, autori che avevano il bisogno interiore di esprimere angosce personali e collettive, amori diversi e sentimenti dissacranti, in forme poetiche innovative. Tutti questi venivano regolarmente esclusi dalle trasmissioni radio e, purtroppo, anche dal primo grande Festival nazionale della canzone che, a Sanremo, era nato anche con il contributo dello stesso Amilcare Rambaldi.
Dico tutto questo perché credo che nel 1972 sia stato relativamente facile, per Rambaldi, capire quale fosse la canzone d’autore che andava fatta uscire allo scoperto e portarla alla ribalta in un “controfestival”. Un meccanismo coraggioso, decisamente controcorrente, ma che uno spirito libero e anarchico come quello del nostro fondatore poteva facilmente individuare. Il suicidio di Luigi Tenco fu sicuramente l’elemento che indusse Amilcare a raccogliere intorno a sé una serie di persone pronte a valorizzare quella che fu chiamata, appunto, canzone d’autore. “Sono bravi ma nessuno li vuole” era la parola d’ordine e “li vogliamo noi” fu la risposta di questo ex partigiano cultore di fiori, di musica e di poesia. Non faccio alcun nome perché sicuramente voi che state leggendo queste due righe sapete benissimo quali grandissimi artisti furono quelli che arrivarono sul palco dell’Ariston in nome dello scomparso Luigi.
Pensare che a 50 anni di distanza si possa ripetere nell’organizzazione della Rassegna un meccanismo di questo tipo sarebbe davvero da ingenui o da male informati. Nessuno dell’attuale direttivo del Tenco intende riprendere in forma meccanica il concetto di canzone d’autore in quelle forme ideologiche e divisive che necessariamente segnarono i primi anni del Tenco e tutti noi pensiamo che, anche all’interno di quella musica “commerciale” che criticavamo, esistevano elementi e sprazzi intuitivi di qualità. Personalmente sono rimasto molto perplesso quando, alcuni anni fa, ho letto una dichiarazione di Fabrizio De André che portava ad esempio di “bella canzone” la colonna sonora della mia fanciullezza, quel “Papaveri e papere” portata al successo da Nilla Pizzi. Mi sono detto che, con ogni probabilità, era un eccesso dell’amato Fabrizio, una forma di piccola provocazione. Oggi, a tanti anni di distanza, la ascolto nella versione che ci ha regalato Beppe Barra e, vi giuro, mi viene una gran voglia di assegnare ai due, canzone ed esecutore, un “Premio Tenco” grande come una casa. Ascoltatela per favore. In vari scritti de il “Il Cantautore”, rivista che accompagna ogni anno la Rassegna del Tenco, il nostro direttore artistico, Sergio Secondiano Sacchi, ha spiegato con ampiezza di quanto complessa sia oggi una netta definizione di canzone d’autore e ha sottolineato con quanta accortezza e modestia bisogna avvicinarsi ai tantissimi prodotti musicali che fioriscono nel nostro Paese. Purtroppo, nonostante l’edizione dell’anno passato della Rassegna sia stata centrata proprio su questo tema, tanti sono gli equivoci che rimangono e tante saranno le contestazioni che avremo sui vincitori di questa edizione. Sia sui “premi Tenco”, cioè i premi scelti dal direttivo, sia sulle “targhe Tenco” assegnate invece da una giuria di oltre 200 giornalisti e critici musicali, nella quale, noi del “Tenco” non c’entriamo nulla».
Sergio Staino
Presidente del Club Tenco
I 50 ANNI DEL CLUB TENCO E AMILCARE RAMBALDI
PAOLO CONTE
“Amilcare, Amilcare Rambaldi, indimenticabile amico. Io mi ricordo il primo contatto con lui è stato telefonico perché mi aveva chiamato per partecipare al Premio Tenco di cui io non sapevo assolutamente niente come non sapevo niente del mondo dei cantautori. E’ stata una cosa emozionante vedere tanta gente in questo grande teatro. Ho continuato a frequentare questo ambiente, ho conosciuto tanti amici, sempre con Amilcare che comunque guidava tutto con il suo carisma come si dice oggi, con la sua gentilezza e con il suo chic e anzi, gli ho dedicato una canzone proprio, “Roba di Amilcare” una specie di Divina Commedia formato mignon però con tanto cuore dentro. Io auguro al Premio Tenco tanta fortuna e saluto Amilcare. Ciao Amilcare”.
FRANCESCO GUCCINI
“Io ho conosciuto Amilcare un anno prima del Club Tenco. Mi ha chiamato assieme a Deborah Kooperman a fare un concerto all’Ariston. Non sapevamo ancora niente dell’idea di Amilcare di creare un club per i cantautori come eravamo allora. Un anno dopo è nato il Club Tenco, siamo nel ’71, quindi nel ‘70. Non volevo andarci perché la cosa non mi sembrava giusta; però mi ha chiamato. Io allora andavo a letto tardi, facevo le 3, le 4, mi ha chiamato la mattina presto verso le 9-9.30 e io assonnato ho detto di sì e ho accettato. Così sono capitato al Club Tenco e mi è piaciuta subito l’idea, l’atmosfera, anche se eravamo un po’ alle prime armi, non esisteva ancora il dopo teatro. Era un locale, mi pare “Il Pipistrello” si chiamava, andavamo a bere qualcosa. E poi è iniziato il periodo d’oro del Club Tenco, i primi anni soprattutto. Poi sono arrivati Carlo Petrini e i piemontesi, i disegnatori, umoristi, etc. Amilcare era un grandissimo personaggio, un personaggio di grande passione per la canzone, è stato lui a ideare il Festival di Sanremo, quello parallelo al Club Tenco. Ci ha anche rimesso dei soldi suoi, lui è un mercante di fiori e quando se n’è andato ha lasciato un grande vuoto, come tanti altri, che partecipavano ai primi Club Tenco e purtroppo non ci sono più, se ne sono andati. Vorrei salutare Amilcare, la sua grande idea e dire “Ciao Amilcare, ovunque tu sia, un abbraccio ancora. Ciao”.
ROBERTO VECCHIONI
“Amilcare a cui non perdonerò mai di aver sempre preferito Guccini a me – non so perché aveva questa menata per la testa – lesse un articolo un giorno – di un giornalista molto bravo – che diceva “Bravi, bravissimi! Ma chi li vuole?” “Li voglio io!”. Questo giornalista intendeva quegli sciamannati di cantautori che nessuno ascoltava, quelli che dicevano anche cose complesse, complicate, ma vere, non finte. E allora si inventò uno stratagemma particolare, lui che era uomo di fiori, di fare un festival di Sanremo diverso, e questo la sapete tutti, inutile che ve lo spieghi. La prima volta ci incontrammo in 3-4, non ci conoscevamo, io conoscevo Francesco ma non conoscevo gli altri. C’era Panzeri, c’era Siviero, venne Branduardi – Branduardi era già un po’ conosciuto – ma eravamo quattro sciamannati messi lì. Ho detto “Qui faremo una figura di niente!”. Tra le altre cose, avevamo una fifa tremenda e non capisco perché! Questa fifa mi è rimasta sempre a Sanremo. Io sono andato più di venti volte al Tenco, però questa fifa ce l’ho sempre avuta, non l’ho avuta nelle piazze enormi, non l’ho avuta nei concerti grandi. Sanremo per me era una prova continua, cioè dire “È qua! Questa è casa tua! È qua che devi far vedere cosa hai dentro l’anima, dentro il cuore!”. E me lo diceva Amilcare, quest’uomo nato 2 volte, vissuto 2 volte, che non conosceva sconfitta. Era un muro Amilcare, ma aveva il cuore di un bambino, il cuore dolcissimo di un bambino. La paura in lui non esisteva, esisteva soltanto in noi. E allora inventò questo circolo, perché solo lui poteva inventarlo. Io lo definisco un congresso di sentimenti autentici e di rabbie e speranze che non esisteva allora. Il primo giorno, la prima sera, il teatro era pieno. Nessuno se lo immaginava. E fu pieno sempre per tutti gli anni a venire perché era lui il miracolato ed era lui che faceva miracoli, sempre davanti a questa gente. E poi arrivarono TV ecc..ecc.., ma lui e noi sempre dividevamo gli spazi. Sapevamo che quello era uno spazio di ricerca, di passione, di amore, di verità, che non c’era niente e non voleva esserci niente di fittizio.
Di Amilcare la cosa più bella che ricordo è che ho potuto, mi hanno richiesto e che io ho fatto piangendo, un piccolo discorso per ricordarlo in quella chiesa, qualche giorno dopo che se n’è andato. È stato così emozionante quel discorso che mi è venuta la febbre, ho avuto la febbre per una settimana, ed è una febbre bellissima perché nel delirio lo rivedevo tutte le volte. Amico, fratello, papà. Tutto insieme. La canzone era sua”.
PREMIO TENCO 2022
il maggior riconoscimento della canzone d’autore italiana
I VINCITORI
ALICE – PREMIO TENCO ARTISTA
CLAUDIO BAGLIONI – PREMIO TENCO ARTISTA
BÉNABAR – PREMIO TENCO INTERNAZIONALE
GUALTIERO BERTELLI – PREMIO TENCO ARTISTA
ANGELO BRANDUARDI – PREMIO TENCO ARTISTA
FABIO CONCATO – PREMIO TENCO ARTISTA
GIORGIO CONTE – PREMIO TENCO ARTISTA
GIANCARLO GOVERNI – PREMIO TENCO OPERATORE CULTURALE
MICHAEL MCDERMOTT – PREMIO TENCO INTERNAZIONALE
JURIJ ŠEVČUK – PREMIO TENCO INTERNAZIONALE
20 – 21 – 22 OTTOBRE
45° EDIZIONE
RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE
SANREMO (IM)
Alice, Claudio Baglioni, Bénabar, Gualtiero Bertelli, Angelo Branduardi, Fabio Concato, Giorgio Conte, Giancarlo Governi (operatore culturale), Michael McDermott e Jurij Ševčuk sono i vincitori del Premio Tenco 2022, il riconoscimento assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale. Le tipologie del premio sono due: per cantautori e per operatori culturali.
In questo anno particolare in cui ricorre il cinquantennale dalla fondazione del Club Tenco ne sono stati assegnati ben dieci. Le tipologie del premio sono due: per cantautori e per operatori culturali.
LE MOTIVAZIONI DEI PREMI TENCO 2022
ALICE
L’incontro con Franco Battiato ha decisamente segnato la sua carriera. Le collaborazioni con lui (e con il suo entourage) hanno prodotto canzoni rimaste nella memoria musicale italiana e, soprattutto, tedesca: in Germania ha conosciuto infatti un enorme successo, probabilmente superiore a quello riscontrato in patria. La sua frequentazione della migliore canzone d’autore italiana è stata costantemente dimostrata dalle interpretazioni di brani di De André, De Gregori, Guccini, Gaber, Fossati e del duo Battisti-Panella. Una serie di collaborazioni che l’hanno meritatamente portata all’assegnazione di questo Premio Tenco.
CLAUDIO BAGLIONI
Di raffinata scrittura musicale, Claudio Baglioni, sin dalla fine degli anni Sessanta ricerca attraverso la canzone quell’attimo di eterno che tramite l’arte sappia descrivere la vita, per “battere il tempo a tempo di musica”. Ha cantato le storie minime che sono di tutti e i grandi temi dell’uomo, quando con la sua Trilogia dei colori ha cercato risposte a domande universali. Suo il disco italiano più venduto di sempre (La vita è adesso), sua la canzone del secolo (Questo piccolo grande amore), e una ricerca continua nei live, fino all’evento totale al Teatro dell’Opera di Roma. Suo il ponte umano costruito con O’Scia, a Lampedusa, lì dove serve essere presenti, dove la musica si fa canto, fiato, afflato, reale mano tesa verso l’altro.
BÉNABAR
Brillante artista della “nouvelle chanson française”, ha cantato e continua a cantare, con sensibilità e leggerezza, il disagio di tutte le età e di tutte le origini: da quello adolescenziale ai mali del mondo prodotti dall’effetto farfalla, per cui se il grande finanziere prende un raffreddore è l’operaio che tossisce. Ma ha anche cantato e canta, con grande trasporto, energia e ironia, l’amicizia, l’allegria e la gioia di vivere. Nonché la sottile e inclusiva arte di essere francesi. Lui, figlio di madre italiana. Chapeau.
GUALTIERO BERTELLI
Con la chiusura di industrie e di cantieri, negli anni ’60 la classe operaia veneziana spariva dal centro storico e a poco a poco la città si trasformava in un suk per il turismo più selvaggio. In italiano, e soprattutto in dialetto, Gualtiero Bertelli è stato, ed è ancora, il cantore di questa metamorfosi con canzoni di lotta e con storie di ordinaria e proletaria vita quotidiana tra acqua alta, disoccupazione, condizionamenti culturali e religiosi. Quasi a mostrarci come le sue “barche de carta” della fantasia siano state, purtroppo, solo le navi-grattacielo entrate in laguna.
ANGELO BRANDUARDI
Arrivato al Tenco ’74 come giovane promessa della canzone italiana, nei dopo-spettacolo e con l’allora inedita Confessioni di un malandrino mostrò subito di essere già molto più di una realtà. E, primo cantautore a trionfare anche al di fuori dei confini nazionali, nel giro di pochi anni, aveva già conquistato l’intera Europa. Ha evidenziato Il suo profilo internazionale musicando, con grande sensibilità, trovatori medioevali, testi tradizionali yiddish, Dante, Francesco d’Assisi, Esenin, Vysotskij, Yeats, Shakespeare, Che Guevara, nonché tanta poesia anonima asiatica e africana e americana.
FABIO CONCATO
Negli anni Trenta il “filone dell’allegria” era composto da canzoni stilisticamente derivate dal jazz, musicalmente raffinate e caratterizzate da testi agili e smagati. Venne osteggiato dal regime, ma guadagnò progressivamente il favore popolare. Negli anni Settanta e Ottanta, le canzoni di Fabio Concato hanno cominciato a rappresentare una versione aggiornata di quel genere. Fortunatamente nessun regime culturale ha potuto emarginarle.
GIORGIO CONTE
Da Fellini a Pupi Avati, tanti registi italiani hanno dimostrato come sia possibile cantare la nostra provincia senza risultare provinciali, ma con uno sguardo internazionale. Felinamente sornione, Giorgio Conte si è dapprima imposto come autore di canzoni che, pur essendo destinate ad altri interpreti, erano caratterizzate da un microcosmo narrativo del tutto originale. Con l’aggiunta della propria voce ha conferito a questo repertorio un’inconfondibile dimensione poetica, raggiungendo un pubblico europeo particolarmente sensibile a tanti valori ambientali non eclatanti.
GIANCARLO GOVERNI
Appassionato di spettacolo in tutte le sue forme, come giornalista e autore televisivo ha svolto un continuo apostolato di ogni attività di cui si è interessato il Tenco: la canzone d’autore, la canzone popolare, il fumetto. Ha fondato e diretto la collana folk della Fonit Cetra, ha curato speciali televisivi su tutti i principali cantautori, ha dato vita con Guido De Maria a Gulp! e a Supergulp! Ma, soprattutto, come capostruttura ha portato nel 1976 la RAI al Tenco facendo in modo che le trasmissioni sulla Rassegna facessero parte dei palinsesti nazionali. Non solo, ma dando anche un suggerimento ad Amilcare Rambaldi: “fidati, prendi questo giovane sconosciuto, è il Sordi di domani”. Quel giovane si chiamava Roberto Benigni.
MICHAEL MCDERMOTT
Se scegli di fare la rock-star potresti non avere vita facile, anche se un maestro di best-seller come Stephen King dice di te che sei “forse il più grande talento del rock and roll da scoprire degli ultimi vent’anni”. Come tale si segnala subito, all’inizio degli anni ’90, ma le complicazioni esistenziali sono in agguato: droga, alcool, vita notturna vagabonda per il St. Paul’s Boulevard della natale Chicago. Poi un lento e faticoso reinserimento e il ritorno a una dimensione artistica che conferma il giudizio di Stephen King. Venticinque album in cui racconta sé stesso, la sua famiglia e le persone che hanno attraversato la sua vita, di cui proprio St. Paul’s Boulevard è la testimonianza più recente.
JURIJ ŠEVČUK
“Io, Jurij Ševčuk, sono sempre stato contro le guerre, in qualunque Paese e in qualunque momento”. La lettera di “giustificazione” che Jurij Ševčuk ha inviato al tribunale che lo ha accusato, e condannato, per aver denunciato l’invasione dell’Ucraina durante un concerto, riassume in poche ed essenziali parole il suo credo umano e artistico. “Non sparare” è una delle sue canzoni più famose, per la quale era stato perseguitato ancora dal regime comunista di Brezhnev, che ha cantato ai soldati russi mandati in Afghanistan, in Cecenia, in Georgia, in Siria, nel Donbass. La storia sovietica e russa negli ultimi quarant’anni ha compiuto giravolte violente, e una delle poche costanti è stata la voce di Jurij Ševčuk, che ha denunciato la brutalità delle guerre, l’ingiustizia delle rivoluzioni, lo squallore della dittatura. Un esempio di coerenza e coraggio, una voce che ha assorbito e trasmesso il messaggio più libertario e ribelle del rock e la profondità e il dolore più intenso della tradizione della poesia russa, Jurij Ševčuk è una leggenda vivente per quattro generazioni di russi, l’uomo che alla domanda del presidente Putin “Ma lei chi è?” ha risposto semplicemente: “Sono Yura, un musicista”.
I Premi Tenco verranno consegnati nel corso della Rassegna della Canzone d’autore (Premio Tenco 2022) il 20, 21 e 22 ottobre al Teatro Ariston di Sanremo.
PROGRAMMA COMPLETO
ore 11, Teatro Ariston:
Le canzoni su cui è nato il club Tenco Masterclass con Morgan
Ore 15:30, Sede ex Stazione:
Proiezione del film Bella Ciao con Emanuele Felice
Ore 19, Teatro Casinò di Sanremo:
Casa Rambaldi con Joan Isaac, Max Manfredi, Roger Mas,
Morgan, Rusó Sala, Wayne Scott.
Suonano Guido Baldoni, Daniele Caldarini, Lorenzo Colace,
Michele Staino e l’Orchestra Sinfonica di Sanremo
GIOVEDÌ 20
Conferenze Stampa con gli artisti
Ore 15:30, Sede ex Stazione:
Gualtiero Bertelli e Lucio Quarantotto – Venezia che muore
con Alessio Lega, Gualtiero Bertelli, Francesco Sartori
e Piercarlo D’Amato.
Giancarlo Governi: Piero Ciampi in TV.
Ore 18, ex Chiesa Santa Brigida:
Alessia Arena & Chiara Riondino – Piero è passato di qui (le canzoni di Piero Ciampi) accompagnate da Franco Fabbrini, Valerio Perla, Diego Perugini, Luca Ravagni e quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo
Ore 21, Teatro Ariston
45a RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE
‘A67, GUALTIERO BERTELLI, DITONELLAPIAGA, MADAME, MARRACASH, SIMONA MOLINARI
VENERDì 21
Ore 12, Sede ex Stazione:
Conferenze Stampa con gli artisti
Ore 15:30, Teatro Casinò di Sanremo:
Un’idea di cinquant’anni fa
Tavola rotonda condotta da Fausto Pellegrini con Gino Castaldo, Dori Ghezzi, Giancarlo Governi, Sergio Secondiano Sacchi, Stefano Senardi, Antonio Silva
Canta Joan Isaac accompagnato da Daniele Caldarini
Ore 18, Ex Chiesa Santa Brigida:
Nina e altre storie – concerto di Gualtiero Bertelli accompagnato da Simone Nogarin e Domenico Santaniello
Ore 21, Teatro Ariston
45a RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE
ALICE, GIORGIO CONTE, PINO MARINO, MICHAEL MCDERMOTT, OLDEN, EILEEN ROSE
SABATO 22
Ore 12, Sede ex Stazione:
Conferenze Stampa con gli artisti
Ore 15:30 Sede ex Stazione:
Presentazione libro Cinquanta di Renzo Chiesa
Vincenzo Sanfo: presentazione del libro-mostra Arte a 33 giri. Con proiezioni
Ore 18, Ex Chiesa Santa Brigida:
Eileen Rose – I Premi Tenco nordamericani
accompagnata da Rich Gilbert e Riccardo Maccabruni
Ore 21, Teatro Ariston
45a RASSEGNA DELLA CANZONE D’AUTORE
CLAUDIO BAGLIONI, BÉNABAR, FABIO CONCATO, DJELEM DO MAR, ERICA MOU, JURIJ ŠEVČUK
Presentano: ANTONIO SILVA e MORGAN
Regia: GIUSEPPE MARCO ALBANO
Presentazioni spettacoli Santa Brigida: STEVEN FORTI
Conduzione incontri di mezzogiorno: ANTONIO SILVA, STEVEN FORTI
Conduzione pomeriggi: STEVEN FORTI
MASTERCLASS “50 ANNI DI CLUB TENCO – Le canzoni su cui è nato il Club Tenco”
MERCOLEDÌ 19 OTTOBRE 2022 ORE 11.00 – SANREMO TEATRO ARISTON
Dopo il convegno del 2017, CANTAUTORI A SCUOLA, e le masterclass su Gaber e De André, il Club Tenco riprende le attività dedicate alle scuole con un grande evento.
Mercoledì 19 ottobre a partire dalle ore 11.00 presso il teatro Ariston di Sanremo avrà luogo una masterclass intitolata “Le canzoni su cui è nato il Club Tenco”.
Si tratterà di un incontro pensato per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, in cui raccontare il percorso, lungo mezzo secolo, del Club e la sua realtà attuale.
A ricoprire il ruolo di narratore sarà uno dei cantautori tra i più fortemente legati al Club negli ultimi decenni: MORGAN, quest’anno nuovamente coconduttore della Rassegna. L’artista guiderà i ragazzi alla scoperta del Tenco, in una lezione – spettacolo suonata dal vivo.
La risposta delle scuole del territorio è stata notevole: una decina di istituti della provincia di Imperia e di Savona porteranno al Teatro Ariston 750 ragazzi. Si tratta di scuole secondarie di primo grado, che hanno scelto per lo più di far partecipare le terze medie, e di istituti superiori.
Ricomincia così il nuovo ciclo delle attività rivolte agli studenti, tornate possibili dopo lo stop causato dalla pandemia. Per i prossimi mesi il Club ha infatti in programma nuovi progetti, che coinvolgeranno, in primis, il Liceo Cassini, che dal presente anno scolastico offre una sezione ad indirizzo musicale.
La redazione