PRIVATIZZAZIONE OSPEDALE DI BORDIGHERA
Ho letto con attenzione le recenti dichiarazioni di alcuni politici locali in merito alla privatizzazione dell’ospedale di Bordighera.
Le critiche dei detrattori di questa possibilità sono sempre le stesse; persino chi l’ha sostenuta in passato oggi cerca meschinamente una via di fuga o un responsabile designato e questo per mera opportunità politica. Nulla viene evidenziato su quali siano le reali criticità del nostro sistema sanitario nazionale; semplicemente si scaricano le colpe in parte sulla Regione ed in parte su alcuni Sindaci, nella speranza di trovare facile consenso.
Attualmente molti ospedali italiani sono purtroppo in sofferenza a causa della carenza di personale medico ed infermieristico, soprattutto delle figure professionali che si occupano d’emergenza; molte regioni ricorrono alle cooperative persino per garantire l’apertura dei reparti.
Non è questa la sede per individuare le colpe di questa situazione generalizzata e lascio volentieri questo “compito” ai professionisti della politica; tuttavia credo sia necessaria una valutazione oggettiva sul quadro ospedaliero e sanitario del nostro comprensorio e dei suoi riflessi sull’Ospedale Borea di Sanremo.
L’assenza di un Pronto Soccorso a Bordighera crea grandissime difficoltà al presidio di Sanremo. Senza tralasciare i tempi di percorrenza dai diversi paesi della Val Nervia e della Val Roya, personale e superfici del Pronto Soccorso del Borea sono sicuramente sottodimensionati rispetto al bacino di utenza. Ne ho avuto conferma di recente facendo ricorso proprio alle cure del nosocomio di Sanremo: astanteria sempre piena, barelle nei corridoi, personale fortemente demotivato ed oltretutto sottoposto quotidianamente a rischio di aggressioni a causa dell’assenza di vigilanza in alcune fasce orarie.
Al contrario l’Ospedale di Imperia pare che non viva con tutte queste sofferenze.
Tempi di attesa troppo lunghi per le visite specialistiche, aumento esponenziale della popolazione durante il periodo estivo e relativo ulteriore sottodimensionamento del reparto di Pronto Soccorso di Sanremo: sono tutte criticità che saranno destinate ad esplodere il giorno che dovesse chiudere l’ospedale di Bordighera per far spazio ad una Casa della Comunità.
Ringrazio quindi il Sindaco di Sanremo Alberto Biancheri per l’iniziativa di convocare a breve termine la Conferenza dei Sindaci con l’obiettivo di affrontare questi temi cruciali.
Desidero ribadire con forza che l’ospedale di Bordighera deve rimanere aperto e mi opporrò ad ogni ipotesi di ridimensionamento; l’opportunità di affidare la gestione del Saint Charles con annesso Pronto Soccorso ad un soggetto privato, autorevole e competente, allo stato attuale è di fatto l’unica soluzione possibile per evitare il disastro, per non rendere ancora più critica (o addirittura ingestibile) una situazione che è già difficilissima.
Mi rivolgo quindi al Direttore Sanitario dell’ASL 1, dottor Silvio Falco, affinché possa rivalutare questa soluzione che, ovviamente, non dovrà discostarsi dai servizi previsti dal bando di gara. Sono convinto che solo così si eviteranno sofferenze di cui eventualmente saremo tutti responsabili, ognuno per le rispettive ma anche ben chiare competenze.
Vittorio Ingenito Sindaco di Bordighera