BORDIGHERA – SPARITO IL DISSUASORE DI ACCESSO A VIA FONTANA
VIA FONTANA AL BORGHETTO DI BORDIGHERA: LA PERVICACIA NEL NON ACCETTARE LE REGOLE
Quanto e’ successo in Via Fontana a Bordighera la mattina del 4 Luglio 2021 e’ una sfida reiterata alla legge, che deve essere riportata e commentata.
Via Fontana e’ la breve strada che dalla fine di Via Pasteur porta al centro storico del Borghetto. Era in passato una bellissima strada di antico Borgo, una mulattiera con acciottolato a secco che incontrava armoniosamente la pavimentazione di pietra dei carruggi del centro storico. La parte iniziale della strada e’ oggi asfaltata, ma mantiene divieto di transito; l’accesso e’ permesso solo per i pochi passi carrai. L’accesso al Borghetto dei mezzi a motore e’ attraverso Via Mameli. Ma da qualche anno, sfidando la chiara segnaletica stradale di divieto, moto e scooter transitano di notte e di giorno in Via Fontana, accelerando al massimo per contrastare la salita e scendendo a tutta velocità incalzati dalla discesa, a volte anche a motore spento, quindi non udibili. Spesso si rischiano incidenti, anche perche’ le famiglie che vivono lungo Via Fontana desiderano sfruttare il diritto di usarla come strada chiusa al traffico.
A margine di una Mozione su Via Pasteur presentata da Civicamente Bordighera nel Consiglio Comunale del 25 Settembre 2020, il Vicesindaco aveva autorizzato il posizionamento di un dissuasore alla cima di Via Fontana, dove la strada si connette ai carruggi. Il 29 Giugno 2021 il dissuasore era stato installato, con gioia e gratitudine degli abitanti — chi ringraziava di poter far giocare i bambini, chi di poter pranzare nel cortile “senza la puzza e il rumore delle moto”.
Ma la mattina del 4 Luglio il dissuasore era gia’ sparito. I paletti erano stati divelti nella notte, lasciando sul selciato solo 6 profondi fori (VEDI FOTO CHE MOSTRA DUE FORI). La rimozione dei paletti e’ chiaramente una sfida reiterata alla legge: “voglio passare dove e’ vietato perche’ mi fa comodo, boicottero’ ogni tentativo della legge di impedirmelo, e la faro’ franca”.
Sul farla franca non c’e’ sicurezza perche’ e’ comunque stata sporta una denuncia ai Carabinieri. Ne’ la citta’ permettera’ che i perpetratori vincano la sfida: il dissuasore verra’ re-installato, sara’ ancorato al selciato piu’ stabilmente, e ci sara’ l’occhio di una telecamera per proteggerlo in futuro. Ma la citta’ di Bordighera e quindi i Borghettini pagheranno comunque un prezzo per la duplicazione di procedure negli uffici, manodopera, e materiali; e per la ricerca dei colpevoli. E sara’ una spesa futile. Futile e offensiva per la societa’ sana proprio come quelle che si ripetono milioni di volte ogni giorno per arginare o perseguire gli abusi – dall’abbandonare i rifiuti al vandalizzare l’arredo urbano, al non pagare le tasse. Occorre educare, ma fin dalla Scuola stigmatizzare fortemente la mentalita’ anti-sociale del furbetto, e punire.
Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera
9 Luglio 2021