BORDIGHERA – L’EMERGENZA DELLA PROCESSIONARIA NEI PINI SOTTO LA SPIANATA DEL CAPO

MOZIONE DI CIVICAMENTE BORDIGHERA PER LA PREVENZIONE SISTEMATICA DELLA PROCESSIONARIA: PER DIFENDERE ANCHE I PINI OLTRE A PERSONE E ANIMALI

Uno dei pochi eventi della primavera che non sono accolti con gioia e’ l’arrivo a terra delle larve di processionaria del pino (Traumatocampa pityocampa). Le larve sono coperte di peli urticanti che provocano infiammazione e reazioni allergiche con esiti anche gravi; percio’ e’ importante prevenirne il contatto con la pelle e le mucose. Sono particolarmente a rischio i bambini e gli animali domestici, sia perche’ giocano per terra sia perche’ sono ignari del pericolo.

Ma anche gli alberi parassitati soffrono, e non poco; perche’ le larvette di processionaria che in autunno escono dalle uova deposte sugli aghi dei pini, iniziano subito ad alimentarsi di aghi e a formare nidi. E’ stato calcolato che una colonia di circa 200 individui che forma un nido puo’ consumare ogni anno quasi 2 Kg di aghi (peso di sostanza secca); cosi’ 4-5 nidi possono defoliare interi alberi. Gli alberi potranno emettere nuova vegetazione, ma saranno sempre piu’ indeboliti.

In riconoscimento del rischio sanitario e fitosanitario, la legge Italiana impone la lotta obbligatoria alla processionaria (DM 30/10/2007). L’irrorazione aerea di prodotti fitosanitari e’ ora vietata dalle leggi della Comunita’ Europea. Le strategie meccaniche orientate a distruggere i nidi o a catturare sui tronchi le larve durante la loro discesa, sono frammentarie e soprattutto non prevengono il danno alle piante. Invece l’endoterapia, tecnica nuova e sempre piu’ usata, e’ uno strumento preventivo. In Ottobre-Novembre, quando le larve iniziano a svilupparsi, vengono iniettati nel fusto delle piante principi attivi con azione insetticida, che sono trasportati dai vasi linfatici ascendenti fino alla chioma delle piante dove raggiungono e uccidono le larve. Il primo trattamento deve essere seguito da un secondo a distanza di un anno per “saturare” il sistema. I trattamenti sono poi ripetuti a intervalli di 2-3 anni.

Il numero di pini che Bordighera ospita e il loro valore paesaggistico e ambientale impone che la lotta alla processionaria sia sistematica, preventiva, e pianificata sul lungo periodo. L’amministrazione ha effettuato nel Novembre 2019 il trattamento endoterapico a 133 conifere radicate soprattutto in aree scolastiche, ma quel trattamento non e’ stato consolidato. In questi giorni le molteplici segnalazioni di nidi o di “processioni” (vedi fotografie accluse) vengono inviate all’Ufficio Ambiente, che le inoltra all’impresa della nettezza urbana, che a sua volta le trasmette ad una ditta subappaltatrice con richiesta di “interventi” che non si e’ riusciti a sapere in che cosa consistano, e che comunque hanno latenze di un mese o anche piu’.

Abbiamo percio’ presentato per il Consiglio Comunale del 13 aprile una Mozione per proporre che una task-force di persone con esperienza agronomica e fitosanitaria rediga un piano, almeno a medio-termine, per un approccio sistematico mediante endoterapia alla prevenzione della processionaria sul territorio di Bordighera; e che venga messo a disposizione un adeguato supporto finanziario ricorrente.

Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera

12 Aprile 2021

Nidi di processionaria sulla chioma di pini sotto la spianata del Capo 
Processione di larve sulla spianata del capo