COROLLARI AGLI EVENTI RELATIVI ALLA GESTIONE DELLE QUARANTENE PER COVID NELLE SCUOLE

COVID E SCUOLE: L’OBIETTIVO PREVENZIONE CHIEDE DI AFFINARE L’ORGANIZZAZIONE

Da Consigliere Comunale che e’ medico, mi e’ parso naturale estrarre qualche insegnamento dagli eventi di ieri e oggi relativi alla gestione di casi confermati di COVID-19 nelle Scuole della zona. Il 7 Ottobre un articolo descriveva la pronta attivazione delle misure di diagnosi, contenimento, e presa in carico delle famiglie dopo un caso di COVID-19 nella scuola Andrea Doria di Vallecrosia. Sempre il 7 Ottobre, un altro articolo dava invece sfogo alla frustrazione delle Mamme degli alunni di due classi della scuola media Ruffini a Bordighera, messi in isolamento domiciliare dopo la diagnosi di COVID ad un insegnante, e lasciati senza notizie e senza tampone di inizio contagio per quasi una settimana. Oggi 8 Ottobre un articolo riporta la grande confusione generata dalla convocazione congiunta da parte dell’ASL dei bambini di Vallecrosia e ragazzi di Bordighera (si parla di 200 automobili) per sottoporsi al tampone.

Il primo insegnamento e’ che i nuovi protocolli hanno bisogno di rodaggio, soprattutto quando coinvolgono molteplici realta’ complesse come scuola, ASL, e famiglie. Il compiacimento di Vallecrosia ci dice che gli strumenti ci sono e possono funzionare. La frustrazione di Bordighera ci dice che bisogna imparare ad usare gli strumenti in modo disciplinato e piu’ efficiente.         

Il secondo insegnamento e’ che la Scuola dovra’ esser sicura che i Referenti Scolastici per COVID-19 hanno di fronte a se’ protocolli — condivisi con l’ASL e con i rappresentanti dei genitori — che elencano in dettaglio le azioni da intraprendere per costruire la rete di isolamento del contagio. Pronta trasmissione all’ASL dei nomi di contatti stretti e pronta informazione alle famiglie, mantenimento di contatti quotidiani bidirezionali con l’ASL, identificazione di situazioni di fragilita’ fisica o familiare che potrebbero richiedere assistenza durante la quarantena e segnalazione di queste ultime all’Amministrazione comunale o alla Protezione civile.

Il terzo insegnamento e’ che l’ASL dovra’ rendere la raccolta di tamponi e le attivita’ di tracciamento nella scuola quanto piu’ possibile indipendenti dalle contingenze. Il grave ritardo nel fare il tampone ai ragazzi di Bordighera puo’ esser stato conseguenza del weekend di disastri dovuti all’alluvione, e della contemporaneita’ con il cluster di COVID originato ad un matrimonio. Ma il sistema di risposta che vuole prevenire il diffondersi del contagio deve esser costruito a prova di contingenza, perche’ le omissioni ne minano la ragion d’essere.

Il quarto insegnamento e’ che l’Amministrazione Comunale dovrebbe essere a fianco della Scuola. E’ vero che il protocollo ministeriale identifica nei Referenti Scolastici per COVID-19 e nel Dipartimento di Prevenzione della ASL gli attori principali della risposta al COVID nelle scuole. Ma la scuola puo’ beneficiare dell’assistenza del Comune perche’ ha poco personale amministrativo a fronte di diverse nuove responsabilita’ organizzative. Il Comune potrebbe creare coordinamento con la Protezione Civile e facilitare aspetti logistici di varia natura. Gli eventi di Vallecrosia hanno evidenziato i benefici del ruolo coordinatore del Sindaco Biasi.

Dobbiamo perfezionare il sistema in modo che la scuola possa rimanere aperta e le assenze dovute a quarantene siano minime. L’auspicio e’ che diventino presto disponibili tests antigenici veloci basati sulla saliva che permettano di monitorare anche quotidianamente a casa e a scuola lo stato di infezione, e prendere decisioni tempestive in modo economico e efficiente.

Mara Lorenzi per Civicamente Bordighera, 8 Ottobre 2020