CLUB PER L’UNESCO DI SANREMO PREMIA LA TENUTA SELVADOLCE
CONCORSO “LA FABBRICA NEL PAESAGGIO”
Si è tenuta il 12 dicembre, a Palazzo Garnier, la cerimonia di consegna dell’attestato di menzione speciale attribuito alla Tenuta Selvadolce di Aristide Blancardi nell’ambito della X edizione del Premio Internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio”, indetto annualmente dalle Federazioni Italiana ed Europea dei Club per l’UNESCO.
Il concorso, volto a valorizzare gli operatori che hanno attivato iniziative e progetti dalla spiccata sensibilità nei confronti di paesaggio e ambiente, ha premiato l’azienda agricola biodinamica di Bordighera nella sezione riservata agli imprenditori privati che si sono distinti per aver realizzato o ristrutturato la sede della propria attività; la candidatura è stata avanzata dal Club per l’UNESCO di Sanremo, presieduto dal dottor Ciro Esse.
La Tenuta Selvadolce affonda le proprie radici nella tradizione agricola della famiglia Blancardi, che è nata nel 1885 e che ha visto tre generazioni di imprenditori dedicarsi ad una delle più grandi aziende di produzione floricola del ponente ligure, con un’estensione di quasi 7 ettari in corpo unico. Nel 2005, dopo il declino del settore, Aristide Blancardi ha iniziato l’operazione di conversione, impiantando vigneti di varietà autoctone che vengono coltivati esclusivamente con metodologie biodinamiche e un impatto ambientale quasi nullo.
“La storia della Tenuta Selvadolce, che è una storia di famiglia, è testimonianza dell’impegno e dell’amore di Aristide Blancardi per la natura e per questo territorio.” ha commentato il Sindaco Ingenito, che ha partecipato alla cerimonia insieme all’Assessore Melina Rodà “Bordighera si stringe a lui con gratitudine ed orgoglio.”
L’edizione 2019 del Premio Internazionale “La Fabbrica nel Paesaggio” si è svolto sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo e ha ricevuto il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, dell’ICCROM, del MiBACT, dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio, dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa, dell’ICOMOS Italia, del Comune di Foligno, della Regione Umbria e della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno.
La redazione