CRITICITA’ DELLA MOBILITA’ NELLA PROVINCIA DI IMPERIA
Il maltempo ha creato una situazione di grande urgenza; ma dobbiamo essere lucidamente consapevoli della condizione in cui versava la nostra provincia anche prima di quanto accaduto nei giorni scorsi. Due le criticità principali:- l’assenza di qualsiasi forma di programmazione, da decenni ormai;- l’inidoneità delle nostre infrastrutture; una inidoneità sia a soddisfare il volume di traffico per movimentare persone e cose sia a garantire lo sviluppo strategico e turistico della Liguria.
Un esempio tra i tanti viene dal territorio di Bordighera, dove c’è una galleria ferroviaria costruita 148 anni fa e su cui mai si è intervenuti per trovare soluzioni alternative. Possiamo realisticamente pensare che sia ancora idonea, dopo tutti i cambiamenti avvenuti nel trasporto su rotaia? Possiamo davvero sperare che continui ad assolvere la sua funzione con efficacia ed efficienza per altri 148 anni?A fronte di questo quadro di emergenza che interessa l’intera provincia, dobbiamo associare le forze di noi Sindaci per chiedere ed ottenere un piano strategico puntuale, che si sviluppi lungo 3 direttrici principali e che sia gestito secondo lo schema normativo utilizzato per la ricostruzione del ponte Morandi.
– La prima direttrice: prolungare fino a Savona il tracciato dell’Aurelia bis e realizzare il nuovo tratto da Sanremo a Ventimiglia. Riflettiamo sulla situazione che si verrebbe a creare se l’Autostrada dei Fiori dovesse chiudere, anche solo per pochi giorni, in occasione di lavori di manutenzione… e un’opera di quel genere e, diciamolo, di quell’età ha fisiologicamente bisogno di manutenzione strutturale. Rischiamo che la provincia di Imperia rimanga, sostanzialmente, isolata.- La seconda direttrice: lo spostamento a monte del tratto ferroviario tra Ospedaletti e Ventimiglia. Oltre alle considerazioni in merito alla vetustà delle gallerie e ai necessari interventi di protezione della linea lungo il mare, pensiamo all’enorme beneficio che tale opera porterà all’economia locale, con la possibilità di collegare le piste ciclabili da Sanremo a Ventimiglia.- La terza direttrice: l’attuazione del piano sanitario provinciale, come pianificato e definito dalla Regione, senza i rallentamenti e le lungaggini cui ci ha abituato la burocrazia. Occorre quindi uno strumento normativo che consenta di ridurre drasticamente i tempi di progettazione e realizzazione delle opere: “il Modello Genova” esiste e ci dimostra che le grandi opere, quando sono condivise da Sindaci e Regione, trovano nell’emergenza anche i finanziamenti statali per essere concluse in tempi ragionevoli.Ecco, a mio avviso, cosa dobbiamo chiedere per poter uscire da una situazione insostenibile che rischia di diventare davvero una emergenza infinita per la nostra provincia.
Vittorio Ingenito