“FUGHE di TEATRO” STAGIONE TEATRALE – BORDIGHERA
FUGHE di TEATRO…E DI UMORISMO AL TEATRO DEL PARCO DI BORDIGHERA DAL 7 DICEMBRE 2019 AL 13 MARZO 2020
Sei titoli, da dicembre a marzo, in un percorso ricco di contenuti e di emozioni quello di Fughe di teatro…e di umorismo a Bordighera, rassegna che approda alla sua seconda edizione dopo il felice esordio dello scorso inverno. Analogo è lo spirito e ugualmente significative sono le motivazioni: riportare una tradizione molto forte e sentita nella città che ha ospitato per anni il Salone dell’Umorismo, basato su vignettistica e letteratura comica, e il Festival del cinema umoristico, che per il decennio “55 – 64” ha fatto conoscere Bordighera nel mondo ospitando la massima parte dei divi nazionali e internazionali dell’epoca.
Il percorso della stagione 2019-2020 peraltro si arricchisce (da quattro a sei spettacoli) grazie alla volontà dell’amministrazione comunale, mantenendo continuità nello spirito e nella linea artistica guidata dalla Cooperativa CMC/Nidodiragno e da Claudia Claudiano, curatori della rassegna: grandi nomi in una serie di lavori caratterizzati dal filo rosso della comicità, a volte esplicita, a volte sottesa, ma sempre inserita in un contesto drammaturgico e registico molto contemporaneo e di grande qualità.
L’esordio (sabato 7 dicembre) promette immediatamente motivi di interesse.
Maria Amelia Monti è attrice di popolarità commisurata al suo talento.
Succede poi che si cimenti con i testi di una autrice sempre amatissima, come Natalia Ginzburg, (torinese, molto legata anche alla Riviera ligure, spesso citata nei suoi racconti), qui apprezzabile in due atti unici – La parrucca e Paese di mare – rappresentativi del percorso letterario portato a teatro. Comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, la Monti si cala in un personaggio femminile dolente ma nel contempo comico, che subisce le angherie di un uomo irrisolto e a tratti crudele…
Roberto Turchetta è a sua volta perfetto in questa vicenda di coppia ambientata in uno scenario evidentemente vintage.
Il debutto della rassegna è collocato nel weekend dell’Immacolata, in un momento di forte presenza turistica, così come a sua volta arriva nell’ultimo scorcio delle vacanze natalizie il fortunato spettacolo La Bibbia riveduta e scorretta degli Oblivion (domenica 5 gennaio) diretti da Giorgio Gallione. Una sfida per la formazione corale più divertente d’Italia, visto che va a cimentarsi nella versione musical alla Broadway del racconto per eccellenza: la Bibbia.
Fughe di teatro incontra poi (giovedì 16 gennaio), il genio comico ed intenso di Gioele Dix, attore e qui autore di un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità ignorata, perduta, cercata o ritrovata nel suo Vorrei essere figlio di un uomo felice. Segue (sabato 1 febbraio) Hollywood Burger, un omaggio al cinema quale patrimonio e bagaglio culturale della nostra identità, attraverso gli esilaranti racconti di Enzo Iacchetti (volto notissimo del piccolo schermo) e Pino Quartullo (in veste di attore e regista), con la partecipazione di Fausto Caroli. Enzo e Pino sono due attori che si raccontano al crepuscolo di una carriera fatta sopratutto di occasioni mancate, sul ciglio di una possibile popolarità invero mai arrivata.
PROGRAMMAZIONE 2019/2020
Sarà poi una vera emozione il ritorno di una regina dei palcoscenici quale Anna Mazzamauro, qui anche in veste di autrice e regista di Belvedere. Due donne per aria, accompagnata (sabato 15 febbraio) sulla scena da Cristina Bugatty e da Sasà Calabrese, in una commedia dalla poetica felliniana che vede l’incontro tra una eterea signora ed una misteriosa transessuale con una specialissima colonna sonora.
E per il gran finale (venerdì 13 marzo) ecco Souvenir, spettacolo diretto da Roberto Tarasco con Francesca Reggiani e Claudio Bigagli e con Francesco Leineri. Si tratta di una commedia irresistibile in equilibrio tra talento e passione, ispirata alla vera Florence Foster Jenkins (improbabile e stonata signora dell’alta società newyorchese con il sogno del canto), scaturita dalla penna di Stephen Temperley e tradotta per il teatro da Edoardo Erba.
Francesca Reggiani offre una grande prova nel portare sul palcoscenico la vicenda che molti hanno incontrato nel film Florence, interpretato da Meyl Streep, Hugh Grant e Simon Helberg (svariati riconoscimenti e nomination agli Oscar e ai Golden Globe). Insomma un crogiolo di emozioni e di incontri per una stagione che riporta ai migliori fasti del passato.
“Le “Fughe di teatro… e di umorismo” tornano a Bordighera con sei spettacoli che, ne sono certo, ci regaleranno momenti di divertimento, riflessione, emozione. Le pièce, gli attori, gli allestimenti: tutto preannuncia un’altra grande stagione teatrale.” dichiara il Sindaco Vittorio Ingenito. “Dopo il successo dello scorso anno, che ha fatto registrare il “tutto esaurito”, abbiamo scelto di continuare ad offrire ai Cittadini e ai nostri Ospiti la qualità delle idee artistiche e delle interpretazioni, arricchendo inoltre il programma con due ulteriori appuntamenti. Non potevamo fare altrimenti: “qualità” è ciò che ci siamo impegnati a ricercare, sempre, per quel rinnovato sviluppo turistico per cui Bordighera ha tutto il potenziale. Desidero ringraziare Nidodiragno Produzioni/ CMC e Claudia Claudiano per la passione con cui hanno organizzato la rassegna, e tutti gli artisti e le maestranze che le daranno vita. Si alzi il sipario!”
La rassegna è realizzata con il contributo del Comune di Bordighera; organizzata e diretta da Nidodiragno Produzioni/CMC e da Claudia Claudiano.
BIGLIETTI Intero – euro 20,00
Ridotto (under 25) – euro 10,00
Abbonamento ai 6 spettacoli – euro 80,00 (risparmio del 30%)
INFO & PRENOTAZIONI TELEFONICHE
tel. 0184.544633 dal lunedì al venerdì ore 9.00/13.00 – 15.00/18.30
eccetto festivi (24,25,26 dicembre / 1 e 6 gennaio)
BOTTEGHINO presso la biglietteria di Palazzo del Parco, via 1° maggio – Bordighera (IM)
Ogni giovedì dal 14 Novembre 2019 – ore 16.00 / 19.00 – eccetto 26 dicembre e nei giorni di spettacolo ore 17.00 / 21.00
PROGRAMMAZIONE 2019/2020
Sabato 7 dicembre – ore 21.00
Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta in
LA PARRUCCA
di Natalia Ginzburg
da “La Parrucca” e “Paese di Mare” di Natalia Ginzburg
regia Antonio Zavatteri
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Sandra Cardini
musiche originali Massimiliano Gagliardi
produzione Nidodiragno/CMC – Sara Novarese
Comico, drammatico, vero, scritto con l’ironia e la leggerezza che rendono la Ginzburg unica nel panorama della narrativa e della drammaturgia italiana, “La Parrucca” conferma Maria Amelia Monti come straordinaria interprete ginzburghiana.
A molti anni dal suo precedente “Ti ho sposato per allegria” l’attrice si cala in un personaggio femminile dolente ma nel contempo comico, che subisce le angherie di un uomo irrisolto e a tratti crudele, sul quale la protagonista otterrà la sua vendetta…
Roberto Turchetta è a sua volta perfetto in questa vicenda di coppia ambientata in uno scenario vintage ricco di suggestioni.
Domenica 5 gennaio – ore 21.00
Oblivion in
LA BIBBIA RIVEDUTA E SCORRETTA
di Davide Calabrese, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
di Davide Calabrese, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
interpreti Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni,
Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli
regia Giorgio Gallione
Per la prima volta gli Oblivion si mettono alla prova con un vero e proprio musical comico. Un nuovo irresistibile show dissacrante che lascia senza fiato, esplorando in chiave comica i più svariati generi musicali, dalla rivista al rap, passando per il gospel e le atmosfere dei grandi musical di Broadway.
La vicenda si apre nella Germania del 1455: Johann Gutenberg introduce la stampa a caratteri mobili creando l’editoria e inaugurando di fatto l’Età Moderna. Al culmine dell’ansia da prestazione per scegliere il primo titolo da stampare, bussa il Signore. Dio chiede di pubblicare un’autobiografia per diventare il più grande scrittore della storia e Gutenberg sapientemente trasforma quello che lui considera un insieme di storie scollegate e bizzarre in un vero e proprio best seller: La Bibbia.
Sabato 18 gennaio – ore 21.00
Gioele Dix in
VORREI ESSERE FIGLIO DI UN UOMO FELICE
L’Odissea del figlio di Ulisse, ovvero come crescere con un padre lontano
testo e regia Gioele Dix
disegno luci Carlo Signorini
audio Giuseppe Pellicciari (Mordente)
Produzione Giovit
Gioele Dix ci regala un un monologo intenso, personale ed estremamente divertente che ruota attorno all’idea della paternità: sia essa ignorata, perduta, cercata o ritrovata. Un viaggio che usa come guida l’Odissea toccando liberamente lungo il percorso autori molto amati e illuminanti legami con la storia familiare dell’attore.
Con la sua affilata ironia e pescando dalla sua storia personale e dagli autori che più ama, Dix mette in scena un recital vivace e documentato per affermare il comune destino dei figli: la lotta individuale per meritare l’amore e l’eredità dei padri. Profonda commozione e risate fino alle lacrime sono il risultato di questo lavoro costruito su un equilibrio sottile, che solo un attore in stato di grazia sa mantenere.
Sabato 1 febbraio – ore 21.00
Enzo Iacchetti e Pino Quartullo in
HOLLYWOOD BURGER
di Roberto Cavosi
e con Fausto Caroli
di Roberto Cavosi
regia Pino Quartullo
scene e costumi Andrea Stanisci
produzione Contrada – Teatro Stabile Trieste
In una mensa per artisti negli Studios ad Hollywood, due attori mitomani, assolutamente alla deriva ma tenacemente aggrappati al sogno del cinema, ci raccontano la loro vita fatta di tanti successi mancati.
Leon prende parte al capolavoro di Stanley Kubrick “2001 Odissea nello spazio”, ma appare totalmente nascosto in un travestimento da scimmia, Burt Bart recita in molti film di successo, ma il suo ruolo viene sempre tagliato in fase di montaggio.
E così quei film mitici, in cui hanno lavorato senza poter essere riconoscibili, diventano per noi un viaggio nei ricordi, una parte della nostra esistenza, una sezione della nostra stessa identità. Con le loro storie Leon e Burt Bart attraversano tutta la cinematografia americana e la loro vita, in un crescendo di aneddoti esilaranti, tensioni impreviste, rivelazioni inaspettate, fino ad esplodere in un violento e paradossale finale.
Sabato 15 febbraio – ore 21.00
Anna Mazzamauro e Cristina Bugatty in
BELVEDERE. DUE DONNE PER ARIA
e con Sasà Calabrese
testo e regia Anna Mazzamauro
produzione E20 in scena
Sul belvedere di un alto palazzo vive Santa, figura ironica e divertente che sembra uscita da una tela di Botero. Tra i ricordi che affiorano e le giornate che passano, la donna incontra Graziadio, transessuale bellissima, straziata e arricchita dalla sua duplice natura. Le loro vite si intrecciano nel comune desiderio di esprimersi con semplice sincerità.
Ne nasce un’amicizia, un’intima confidenza, una complicità fatta di riflessioni e divertimento. Accanto a loro Beethoven, musicista sordo ma in grado di “sentire” ogni loro risata e ogni loro pianto. E sarà la musica del suo contrabbasso – suonato dal vivo – a sancire la loro ritrovata “normalità”.
Torna sui palcoscenici una regina dello spettacolo italiano, Anna Mazzamauro, in una prova drammaturgica e attorale intensa, sospesa tra commedia e poetica felliniana, trovando la complicità di una sorprendente Cristina Bugatty.
Venerdì 13 marzo – ore 21.00
Francesca Reggiani e Claudio Bigagli in
SOUVENIR
Commedia in musica per due attori e un pianista
e con Francesco Leineri
di Stephen Temperley
traduzione Edoardo Erba regia Roberto Tarasco produzione Infinito Teatro – Pierfrancesco Pisani, Isabella Borettini
co-produzione Argot Produzioni
Una commedia irresistibile in equilibrio fra talento e passione: non è importante che l’arte corrisponda a rigidi canoni classici, la passione trasforma in capolavoro anche una disastrosa esibizione. Un sogno che diventa realtà.
Ispirata alla vera Florence Foster Jenkins – già portata in scena da Maryl Streep nel film “Florence” – la commedia racconta della ricca signora dell’alta società newyorkese, anima di un circolo di amanti di bel canto, che riuscirà ad esibirsi al Carnegie Hall di New York. Un concerto così atteso che i biglietti vengono esauriti con settimane di anticipo.
Eppure Florence è nota per la completa mancanza di doti canore: il senso del ritmo le è totalmente estraneo, concepisce intonazioni assolutamente bizzarre. Il 25 ottobre 1944 il suo “talento” diventa di dominio pubblico: cosa accadrà?
La redazione