SANREMO – REGALATE AL “MOAC” LE TRE OPERE REALIZZATE AL PALAFIORI
50° MOAC 2018
Tre artigiani realizzano un opera al Palafiori
e la regalano al MOAC
Sono 3 gli artisti presenti alla 50° edizione della MOAC – in corso di svolgimento al Palafiori di Sanremo, fino a domenica prossima – ad aver realizzato altrettante opere che al termine della fiera saranno donate all’Organizzazione; quest’ultima ne omaggerà una all’Amministrazione Comunale, segno tangibile della stretta collaborazione e della fiducia reciproca raggiunte in questi due anni.
Si tratta di una scultura in pietra e ferro di Biri/La Bottega dello Scalpellino di Pietro Fabbroni da Terranuova Bracciolini (Arezzo); un quadro del pittore Sandro Borroni, – realizzato con la tecnica della “blindatura del colore” – da Boffalora Sopra Ticino (Milano) ed una realizzazione in “vetrofusione” di Grazia Gravina di Vetrarredo da Cumiana (Torino).
Le tre opere si ispirano alla grafica di quest’anno del manifesto del MOAC che celebra il 50esimo anniversario: un’edizione particolare, ricordata anche dall’Amministrazione Comunale, che riceverà una di queste tre opere donatale dagli organizzatori di FiereIN.
Intanto prosegue il grande afflusso di visitatori, sia nelle ore pomeridiane sia in quelle serali, e sono definitivamente dimenticati i problemi di temperatura segnalati al Comune nei primi due giorni. Tant’è che ieri – nonostante la calura esterna – è stata addirittura ridotta la portata di aria condizionata data la bassa temperatura raggiunta: segno che l’impianto ora funziona a dovere.
Continuano anche gli “spettacolini” collaterali nella “zona relax” sulla terrazza in serata, alle 21.30. Dopo la cantante lirica di lunedì, questa sera sarà la volta della danza latino/americana, domani sera di una sfilata di moda più un’esibizione di danza del ventre e venerdì sera nuovamente danza. Gran finale sabato sera con uno spettacolo di luci e musica. Ogni giorno “nella zona relax della terrazza “è comunque presente il piano-bar per allietare le pause dei visitatori fino alla chiusura.
La redazione