Bordighera – “Dopodiché stasera mi butto” con il gruppo “Generazione Disagio”
Inizia così un gioco che ha i connotati del quiz televisivo ma anche dei vecchi giochi in scatola. Oltre al cinico presentatore, tre i giocatori coinvolti, degni rappresentanti del disagio giovanile: lo stagista, il precario e il laureando. Lancio dei dadi, carte degli imprevisti, fermi turni e divertenti prove di destrezza per arrivare all’ambita casella finale rappresentata da una bella bara nera, la casella suicidio. Mantenendo la promessa iniziale, anche il pubblico è invitato a partecipare alla partita, interagendo con gli attori e dando vita a una ironica lapidazione pubblica dei non luoghi comuni, così come suggerisce il presentatore, che non solo conduce ma detta le regole del gioco, bandendo tutto ciò che non rispecchia il manifesto. Abolita l’analisi e la profondità nelle chiacchiere da bar, da evitare troppa emotività. Testosterone a palate e dunque la donna come un pezzo di carne per soddisfarsi, e poi il sesso per distrarsi, la politica intrisa di razzismo, l’ateismo ma anche momenti di quotidiana verità; tra il serio e il faceto, il granitico disagiato denuncia quello che non va con poche, precise parole, senza paura di scandalizzare o dire qualche volgarità.Ci si mostra per quello che si è, come si diceva fin dall’inizio, triviali, arrabbiati, annoiati, entusiasti per qualche attimo e poi di nuovo disillusi, ma sempre con ironia speziata di cinismo, e le risate del pubblico non mentono. Così il gioco si fa davvero condiviso: disfarsi di sé e di tutti i problemi in vista dell’eterno riposo diventa un’ambizione collettiva, tanto è vero che, senza bisogno di essere incalzato, il pubblico spesso si inserisce quasi da solo ad una delle ultime prove, suggerendo alcune parole da inserire nel testo teatrale che diverte ma al tempo stesso lancia pietre di senso che fanno riflettere. Ma le regole valgono anche per noi e comunque il ritmo serrato dello spettacolo, espedienti ludici come “l’invasione di campo” in scena da parte del pubblico e l’energia tutta giovane e maschile degli attori ci aiutano a non pensare a niente, a buttare tutto sul ridere. Uno spettacolo divertente, paradossale, quasi surreale, ma che fa riflettere sulla situazione sociale attuale e che in qualche modo coinvolge tutti quanti, perché ognuno a suo modo un po’ disagiato lo è!
Ridotto per ragazzi fino a 14 anni: € 8,00
Apertura biglietteria: la sera dello spettacolo dalle ore 20.00
La redazione