Magdi Cristiano Allam al Casinò di Sanremo

 

Dopo il successo del Festival della Legalità tornano gli appuntamenti settimanali con i “Martedì Letterari”

Il 6 marzo alle ore 16.30 nel Teatro dell’Opera  Magdi Cristiano Allam illustrerà la sua ultima fatica letteraria:” Il Corano senza veli” (McA)

ll Corano, il testo sacro dell’Islam, è il libro più diffuso nel mondo. Ma è anche il meno conosciuto. Ma è soprattutto il libro che più di altri incute paura. Magdi Cristiano Allam ha pubblicato una guida alla lettura del Corano destinata a tutti per conoscere correttamente e in modo semplice i suoi contenuti. Scoprirete che Allah non è il Dio unico dell’ebraismo e del cristianesimo, ma uno dei 360 idoli del Pantheon politeista arabo. “ (dalla presentazione)

Scrive Magdi Cristiano Allam:

“Ciò che ha ispirato il mio percorso spirituale e umano sin da piccolo è il fascino della verità e la passione per la libertà. Il fatto che sia nato musulmano, da genitori musulmani, in un Paese arabo a maggioranza islamica, ma che al tempo stesso ho studiato e vissuto in un microcosmo italiano e cattolico, mi ha sollecitato sin da piccolo a ricercare la verità, a pormi la domanda quale delle due religioni, delle due culture e delle due civiltà corrispondesse alla verità. E’ fondamentale sottolineare che la domanda e la risposta sulla verità nascono e poggiano nell’incontro con delle persone speciali, degli autentici testimoni di fede che mi hanno affascinato. Nel caso dell’Islam è stata mia madre, una donna straordinaria che scelse di donare tutta se stessa per consentirmi di avere una migliore qualità d’istruzione e un più elevato tenore di vita, a coltivare in me il fascino dell’Islam dal momento che lei s’ispirava a quella religione e in essa trovava il conforto per dare un senso a un’esistenza fatta di sacrifici e talvolta di umiliazioni. Così come furono degli autentici testimoni cristiani, suore comboniane e sacerdoti salesiani, a nutrire in me il fascino di Gesù Cristo nel loro tendere quotidiano a rivivificarlo attraverso la predicazione della sua verità, affermando con l’esempio dei valori non negoziabili, perseguendo tramite le opere buone il traguardo del bene comune.

Ed è nella ricerca della verità che ho scoperto la passione per la libertà. Compresi che per pervenire alla verità dobbiamo essere degli spiriti liberi, capaci di guardare in faccia alla realtà oggettiva senza mistificarla con i filtri ideologici o i pregiudizi. Fino a maturare la consapevolezza che verità e libertà sono due facce della stessa medaglia, nel senso che così come non potremmo cogliere la verità in assenza della libertà, non vi può essere la libertà che non si fondi sulla verità. Un binomio indissolubile che, dopo il mio battesimo, ho ritrovato nel passo tratto dal Vangelo secondo San Giovanni che recita “Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi”.

Il binomio indissolubile di verità e libertà ha ispirato il mio lungo percorso giornalistico, protrattosi per circa 35 anni, culminato nella vice-direzione del Corriere della Sera. Per me il giornalismo è stato essenzialmente una voglia immensa dell’incontro autentico e profondo con la persona quale incarnazione della vita e dell’amore, nella ricerca appassionata della verità salvaguardando sempre e comunque la libertà interiore. Ho misurato il mio successo giornalistico nel riuscire, giorno dopo giorno, ad aggiungere persone nuove realmente incontrate e che scelgono di aprirsi con me, finendo per entrare a far parte di una famiglia allargata fatta di fraternità e di solidarietà.

E’ stato soprattutto l’incontro con il pensiero e la persona di Benedetto XVI a farmi scoprire il secondo binomio indissolubile di fede e ragione. Il Santo Padre ha dimostrato la sua unicità quale autentico testimone di fede e ragione nella sua capacità a confermarci, partendo dalla ragione, che i valori non negoziabili sostanziano l’essenza della nostra comune umanità e al tempo stesso sono parte integrante dell’autentica fede cristiana. La straordinarietà del Cristianesimo risiede proprio nel fatto che fede e ragione convivono armoniosamente, riflettendo l’unitarietà e la simbiosi del Dio che sceglie di farsi uomo….”

Magdi Cristiano Allam (Il Cairo, 22 aprile 1952), è un giornalista, politico e scrittore egiziano naturalizzato italiano. Si è convertito al cristianesimo nel 2008 con il battesimo ricevuto da Papa Benedetto XVI.

È stato vicedirettore del “Corriere della Sera” dal 2003 al 2008. Oggi è editorialista del quotidiano “Il Giornale”.

Autori di vari saggi di successo fra cui i bestseller: Viva Israele (Mondadori 2008) e Islam. Siamo in guerra (Magic Press 2015).

Il prossimo appuntamento è per giovedì 8 marzo nel teatro dell’Opera  alle ore 16.30  in collaborazione con la Fidapa e lo Zonta :”Festa della Donna al Teatro dell’Opera: Margherita Oggero presenta il libro “Non fa niente” ( Einaudi) Laura Boella presenta il libro: Empatie”(Raffaello Cortina editore). Partecipa il gruppo Penelope. Premiazione del concorso fotografico:”Le donne si raccontano”, le cui foto sono esposte nel foyer di Porta Teatro.

La redazione