SANREMO – LE PAGELLE DEL 68° FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA
PRIMA SERATA 68° FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA
La 68esima edizione del Festival di Sanremo è iniziata. Sanremo rimane Sanremo, e Claudio Baglioni ha dato una sua impronta attraverso scelte artistiche nette, ma rimanendo dentro un perimetro ben definito.
Fiorello ( voto 8) apre le danze della prima serata, un fuoriclasse assoluto. Poi arriva il “dittatore artistico”, Baglioni (voto7+) che accoglie il pubblico con un monologo sulle canzoni. Ma, dopo il primo blocco pubblicitario, ecco la leggerezza di Pierfrancesco Favino( voto 7). I due cavalieri accolgono Michelle Hunziker (voto 7), di nero vestita. E da qui, parte la carrellata delle 20 canzoni.
ANNALISA – “Il mondo prima di te”: una ballata molto british, delicata, ma non convince, forse poteva fare meglio. VOTO: 5
RON – “Almeno pensami”: una meravigliosa dichiarazione d’amore nei modi della poesia popolare. Interpretazione intensa e il brivido è inevitabile. VOTO: 8
THE KOLORS – “Frida”: canzone da Eurovision Song Contest. Saranno loro i vincitori? : VOTO: 7
MAX GAZZE’ – “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”: un Gazzè che non ti aspetti. La storia della tradizione su orchestrazioni sontuose. VOTO: 6/7
ORNELLA VANONI con BUNGARO E PACIFICO – “Imparare ad amarsi”: le parole adulte sull’amore. Ornella veste con la perfezione della sua voce elegante e raffinata la serenata firmata da Pacifico. VOTO: 7
ERMAL META E FABRIZIO MORO – “Non mi avete fatto niente” brano ritmato, orecchiabile ed impegnato. Duetto perfetto. VOTO:8
MARIO BIONDI – “Rivederti”: il crooner si converte all’italiano in questa jazz ballad, con un accenno di bossanova. La sua voce potente ha dato soddisfazione all’orchestra. VOTO: 6
ROBY FACCHINETTI E RICCARDO FOGLI – “Il segreto del tempo”: Pooh all’ennesima potenza. Super spremuta dei primi successi, Facchinetti e Fogli rimangono ancorati alla loro storia. VOTO: 5
LO STATO SOCIALE – “Una vita in vacanza”: Il ritornello ti si appiccica al primo ascolto: “Una vita in vacanza/una vecchia che balla/niente nuovo che avanza/ma tutta la band che suona e che canta per un mondo diverso”. la quota indie al festival strizza l’occhio alle radio. VOTO 7
NOEMI – “Non smettere mai di cercarmi”: Manca un po’ di grinta, in questo brano che firma anche lei. VOTO: 6
DECIBEL – “Lettera dal Duca”: Ruggeri & Co. tornano agli anni ’70 in questa missiva idealmente spedita dal duca Bowie. Un rock contaminato dal pop, che però sembra non decollare. VOTO: 6.5
ELIO E LE STORIE TESE – “Arrivedorci”: il saluto ironico della band che si scioglie, si scioglierà, o forse no. Ennesima presa in giro degli Elii, Ventata di allegra demenza. VOTO: 6
GIOVANNI CACCAMO – “Eterno”: Elegante, romantico il lessico di un rapporto per sempre. Raffinato il giovane cantautore siciliano, VOTO: 7
RED CANZIAN – “Ognuno ha il suo racconto”: pop rock in stile Pooh. VOTO: 6/7
LUCA BARBAROSSA – “Passame er sale”: il cantautore torna al Festival dopo anni e lo fa con uno stornello in romanesco dall’atmosfera malinconica. VOTO: 7
DIODATO E ROY PACI – “Adesso”: Diodato parte sussurrato e poi va in crescendo con un ritmo incalzante. Roy Paci inizialmente non si sente: arriva oltre la metà della canzone, nei fiati che chiudono il crescendo. VOTO: 6/7
NINA ZILLI – “Senza appartenere”: Nina cambia stile e pelle, abbandona il soul ed esplora il pop. Piano e voce in apertura per una canzone dalla struttura riconoscibile, fatta per valorizzare la voce della Zilli, Merita attenzione. VOTO: 6/7
RENZO RUBINO – “Custodire”:brano teatrale, con espliciti riferimenti alle sonorità degli anni Settanta. VOTO 6
ENZO AVITABILE CON PEPPE SERVILLO – “Il coraggio di ogni giorno”: bella preghiera civile. Il sound napoletano di Avitabile si fonde con la world music in un pezzo in cui la voce di Servillo è la ciliegina. VOTO: 8
LE VIBRAZIONI – “Così sbagliato”: divertenti, un selfie acido di Francesco Sarcina, Rock puro. Il brano funziona tanto. VOTO: 7
Be continued… alla fine sono solo canzonette!!!
Di Francesca Musacchio