MONACO – IL REGISTA CARMELO CAMILLI IN VIDEOINTERVISTA
FESTIVAL PER LA TERRA – PRINCIPATO DI MONACO
Giovedì 9 novembre 2017 a Le Méridien Beach Palace nel Principato di Monaco, per la seconda edizione del “Festival per la Terra” , il regista Italiano Carmelo Camilli al termine della proiezione del docu-film Iriria, Ninia tierra, ha concesso una breve intervista al nostro giornale.
Mariagrazia Bugnella
“Iriria, Niña tierra”
Amore per la Vita e per l’Ambiente
Giovedì 9 novembre 2017 presso l’Hotel Méridien, in una sala gremita, i soci Dante e i partecipanti alla seconda edizione del Festival per la Terra, hanno avuto l’occasione di assistere ad un evento speciale organizzato dalla Dante di Monaco: la proiezione del film documentario “Iriria-Niña Tierra” alla presenza dell’autore Carmelo Camilli intervistato dalla giornalista Cinzia Colman.
Un documentario che in soli 72 minuti racconta i 3 mesi trascorsi dal regista stesso nella riserva indigena dei Bribri Cabécar, nell’Alta Talamanca in Costa Rica dando voce, senza giudizio, senza schierarsi, al punto di
vista della comunità indigena decisi a difendere la loro ‘naturaleza’, il loro ambiente.
Ogni individuo intervistato nel documentario esprime molto chiaramente questa visione, tutti hanno ben chiaro che ogni persona, ogni albero, ogni frutto e ogni animale ha la sua fondamentale importanza nell’ecosistema, per cui se la comunità ritiene di dover sacrificare un albero o un animale bisogna sia fatto sempre e solo valutando e soppesando l’effetto di tale decisione, assumendosene la responsabilità.
“Terra mio corpo,
Acqua mio Sangue,
Aria mio respiro,
Fuoco mio spirito”
Canta l’indigeno in mezzo alla giungla alla fine del documentario. Il giovane regista sembra suggerire che è tempo che questo canto risuoni anche nella comunità dell’uomo bianco: è forse infatti arrivato il tempo di fermarsi, di rallentare, di chiederci cosa stiamo facendo, cosa abbiamo già fatto, cosa è recuperabile, cosa no, ma soprattutto cosa può essere fatto per riportare l’equilibrio e permettere ad ogni essere vivente di coesistere nel rispetto reciproco e nella cooperazione all’evoluzione. Come succede all’inizio del filmato, dovremmo anche noi ricominciare ad educare i bambini al rispetto dell’Ambiente, non perché siamo buoni o peggio buonisti, ma perché è il contesto in cui viviamo e questo contesto determina drasticamente la
qualità della nostra esistenza. È proprio il concetto che vuole far passare il regista, Carmelo Camilli:
“L’ecologia è l’espressione di uno stato di coscienza, parte da dentro, non da fuori”.
La redazione