BORDIGHERA – LE RELAZIONI PERICOLOSE IL 1 APRILE AL PALAZZO DEL PARCO
LE RELAZIONI PERICOLOSE
Ultime date per il calendario teatrale del Teatro della Tosse al Palazzo del Parco con il patrocinio del Comune di Bordighera, domani Sabato 1° Aprile alle ore 19.00 al Caffè del Teatro, le anteprime curate e condotte da Diego Marangon in collaborazione con Liber Theatrum. L’incontro sarà con gli attori Elena Dragonetti e Aldo Ottobrino, interpreti de “Le relazioni pericolose”
Sabato 1 aprile, ore 21.00
LE RELAZIONI PERICOLOSE
drammaturgia e regia Laura Sicignano
con Elena Dragonetti, Aldo Ottobrino
Prezzo intero € 15,00 – Prezzo ridotto € 13,00
ridotto ragazzi fino a 14 anni € 8,00
ridotto gruppi (almeno 10 persone) € 10,00
Iscritti ad associazioni (con obbligo di esibire la tessera) € 10,00
Due libertini giocano con i sentimenti altrui non meno che con i propri, in un continuo mascheramento. Una storia d’amore e di finzioni, dove la raffinatezza dello stile è più importante dell’autenticità del sentimento, dove la cipria e le parrucche nascondono mostri di vuotezza, dove l’ironia è l’arma tagliente per ferire e trionfare. Il visconte di Valmont, cinico seduttore, ha deciso di conquistare la castissima e maritata Madame de Tourvel. Confida il suo progetto alla marchesa de Merteuil, sua ex amante. Sarà lei a guidare a distanza le avventure di Valmont, imponendogli di rispettare il codice libertino. Il gioco si rivela fatale per i due protagonisti e per tutti gli inconsapevoli personaggi. Lo spettacolo vede in scena solo i due libertini, che giocano con i sentimenti altrui non meno che con i propri, in un continuo mascheramento. Una storia d’amore e di finzioni, dove la raffinatezza dello stile è più importante dell’autenticità del sentimento, dove la cipria e le parrucche nascondono mostri di vuotezza, dove l’ironia è l’arma tagliente per ferire e trionfare.
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Sabato 8 aprile, ore 21.00
CANDIDO
Viaggio tragicomico nel migliore dei mondi possibili
Produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
Testo di Tonino Conte e Emanuele Conte da Candido o dell’ottimismo di Voltaire
Regia di Emanuele Conte
scene e Costumi di Paola Ratto e Bruno Cereseto tratti dai bozzetti di Emanuele Luzzati
musica dal vivo Federico Sirianni e Matteo Castellan
con Enrico Campanati, Pietro Fabbri, Sarah Pesca, Roberto Serpi, Graziano Sirressi
assistente alla regia Alessio Aronne. Produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
Prezzo intero € 15,00 – Prezzo ridotto € 13,00
ridotto ragazzi fino a 14 anni € 8,00
ridotto gruppi (almeno 10 persone) € 10,00
Iscritti ad associazioni (con obbligo di esibire la tessera) € 10,00
Nel decimo anniversario della sua scomparsa, il Teatro della Tosse dedica all’amico e maestro Emanuele Luzzati la ripresa di Candido. Le scene e i costumi di Bruno Cereseto e Paola Ratto sono realizzati a partire dal lavoro di Luzzati – di cui sono stati stretti collaboratori per molti anni – per il Candide di Leonard Bernstein (Teatro dell’Opera di Saint Louis, 1994). La messa in scena, aderente all’atmosfera del romanzo di Voltaire, stigmatizza la pretesa leibniziana di vivere nel “migliore dei mondi possibili”. Un finale drammatico, in contrasto con i toni ironici e giocosi della prima parte della storia, porterà Candido ad una definitiva, dolorosa presa di coscienza. Tra maschere, invenzioni sceniche e marionette, gli attori ribadiscono che il teatro è vera illusione, partecipazione, coinvolgimento.
Due libertini giocano con i sentimenti altrui non meno che con i propri, in un continuo mascheramento. Una storia d’amore e di finzioni, dove la raffinatezza dello stile è più importante dell’autenticità del sentimento, dove la cipria e le parrucche nascondono mostri di vuotezza, dove l’ironia è l’arma tagliente per ferire e trionfare. Il visconte di Valmont, cinico seduttore, ha deciso di conquistare la castissima e maritata Madame de Tourvel. Confida il suo progetto alla marchesa de Merteuil, sua ex amante. Sarà lei a guidare a distanza le avventure di Valmont, imponendogli di rispettare il codice libertino. Il gioco si rivela fatale per i due protagonisti e per tutti gli inconsapevoli personaggi. Lo spettacolo vede in scena solo i due libertini, che giocano con i sentimenti altrui non meno che con i propri, in un continuo mascheramento. Una storia d’amore e di finzioni, dove la raffinatezza dello stile è più importante dell’autenticità del sentimento, dove la cipria e le parrucche nascondono mostri di vuotezza, dove l’ironia è l’arma tagliente per ferire e trionfare.
La redazione