BORDIGHERA – LE OPERE DI GAGLIOLO IN ESPOSIZIONE A MILANO
MOSTRA DI PITTURA DELL’ARTISTA GAGLIOLO
“Maniera di pensare la natura” è il titolo della mostra di pittura dell’artista Gagliolo presso l’Orto Botanico Brera, Università di Milano in Via Privata F.lli Gabba n. 10.
Inaugurazione della mostra Sabato 18 marzo alle ore 17,00
Opere in esposizione dal 18 marzo al 26 marzo 2017
Sergio Gagliolo nasce a Bordighera nel 1934, giovanissimo frequenta lo studio del pittore Enzo Maiolino e più tardi i corsi di pittura presso l’Accademia diretta dal pittore Giuseppe Balbo in Bordighera. Nel 1953 frequenta un breve corso di nudo presso l’Accademia di Brera a Milano. L’opera di Sergio Gagliolo è profondamente marcata dai temi della sua terra ligure, dai muri come traccia storica delle pietre di carne fino ai fiori luminosi o soffusi nel silenzio del luogo . La sua pittura rimane sempre difficile, frutto di una visione repressiva , introversa , sofferta.
Dell’artista hanno scritto:
Gagliolo rimane fedele ai suoi motivi: muri e fiori e una linea di silenzio, muri come sepolti nell’oro e quasi privi di verticalità. Dalle pietre delle rive del mare a quelle delle terrazze.
Francesco Biamonti
Oggi Gagliolo si ripresenta con queste opere decalcate su immagini di muri, i muri del Santuario di Montegrazie, su essi controtipate. Dalle innumerevoli e frantumate slabbrature della calce e de mattoni, pur calato in quella loro profonda tristiziali di cose travolte dagli anni, il pittore ligure stilla l’incanto sempre sorprendente delle luci e dei colori inducibili dalla forma casuale delle cose.
Floriano De Santi
Gagliolo, un pittore difficile: un artista che non concede nulla alla platea dei mass media, pronta sempre a chinarsi al cospetto di chi interpreta soltanto la meccanica psicologica dell’uomo comune e si mostra aprioristicamente ostile ad ogni operazione pittorica che non manifesti attraverso i simboli tradizionali.
Napoli Oggi di Gino Grassi
Una forza, direi naturale e istintiva, muove la mano del pittore Sergio Gagliolo e un gran fare, forte, deciso e nonostante l’impeto acceso che lo muove, contenuto da un fermo controllo. Il mondo che lo esprime è fermentato da una quasi dolorosa presenza femminile. Torsi violentemente sbozzati, scorci ricavati di getto, con prepotenza di ombre e di luci.
Garibaldo Marussi
Sergio Gagliolo espone delle tempere in cui con robustezza di impostazione e violenza espressionistica, soprattutto basata sul gioco delle ombre e delle luci, evoca spesso figure muliebri e qualche volta paesaggi e nature morte.
Mario Lepore
Figurista di nudi femminili trattati con abilità deformativa, è il pittore ligure Sergio Gagliolo. Non infrange però l’equilibrio dei corpi anche se i medesimi sono tempestati da pennellate-mosaico di una arida non ingrata tempesta sui grigi. Il Gagliolo possiede il senso buono della pittura e una “terrea” avida pellicolarità.
Da “La Notte” Milano 1974
La pittura di Sergio Gagliolo è l’ esito di una graduale e continuo processo di depurazione del reale. E’ il reale che si identifica nelle forme di natura dell’ambiente ligure, nelle rocce e nei muri racchiusi fra le gamme austere del bianco e del grigio.
Gianni Cavazzini
Sergio Gagliolo, nel mettere a fuoco un modulo emozionale che si avvale di colori soffusi e di intonazioni chiarissime, dimostra di avere imparato bene la lezione di Giorgio Morandi. Così come la frequentazione di Ennio Morlotti, che è stato più volte nel suo studio, e del quale ha mutuato l’intensità materica, ha indubbiamente contribuito alla sua crescita pittorica e culturale.
Sergio Biancheri