BORDIGHERA “LA TOSSE A PALAZZO” CON I GIUSTI DI ALBERT CAMUS
FONDAZIONE LUZZATI – TEATRO DELLA TOSSE
Comune di Bordighera e la Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse al fine di favorire la presenza a teatro di coloro che fanno parte di associazioni culturali o comunque di enti impegnati nel campo della cultura in tutte le sue forme ha stabilito un prezzo speciale di Euro 10,00 a persona (anziché Euro 15,00) per i prossimi tre spettacoli. Sarà sufficiente, per ottenere lo sconto, presentarsi alla cassa nel giorno dello spettacolo con la tessera di iscrizione all’associazione.
Vale comunque il principio che per richieste di informazioni o comunque per casi particolari è possibile contattare direttamente il Teatro della Tosse al numero 0102487011 promozione@teatrodellatosse.it
Fatto salvo quanto appena detto in allegato (tosse info biglietti) sono descritte tutte le modalità per l’acquisto dei biglietti.
GLI APPU NTAMENTI:
VENERDI’ 10 MARZO ORE 21. PALAZZO DEL PARCO
I GIUSTI
Palazzo del Parco di Bordighera
La nuova produzione del Teatro della Tosse, I giusti di Albert Camus con la regia di Emanuele Conte e latraduzione di Giulia Serafini.
In scena Sarah Pesca e Gian Maria Martini (già interpreti di Euridyce), Luca Mammoli e Graziano Sirressi (della compagnia Generazione Disagio) e il giovanissimo Alessio Zirulia.
In questa messa in scena l’attenzione si centra sul dramma umano dei personaggi di fronte a un dilemma etico, un caso di coscienza, che riguarda tutti: decidere se la violenza necessaria per perseguire e completare la ribellione possa essere giustificata e quali limiti debbano essere posti. È possibile dare una giustificazione morale alla violenza e al terrorismo rivoluzionario? Il fine giustifica i mezzi?
Si contrappongono così due visioni della rivolta, quella dettata dalla paura, che legittima qualsiasi tipo di azione, pur di ottenere lo scopo, e quella mossa dall’amore per la vita e la libertà, che pone dei limiti ai mezzi consentiti per raggiungere il sovvertimento dell’ordine costituito.
Nella messinscena di Conte, a differenza del testo originale, non c’è una collocazione temporale definita, non c’è l’azione terroristica in quanto tale ma le motivazioni ed il percorso per arrivare ad essa. I personaggi, le situazioni e le storie de I giusti potrebbero avvenire in un passato lontano, nel presente o nel futuro, in qualsiasi paese del mondo.
La storia assume così un carattere universale in cui non è possibile non scorgere i riflessi del nostro presente.
I protagonisti si definiscono sin dal titolo “i giusti” e difendono il loro operato manifestando l’intenzione di riportare proprio la giustizia al centro della vita sociale. Sono un gruppo di giovani rivoluzionari, quattro uomini e una donna, con il progetto di far saltare in aria la carrozza che trasporta il Granduca, incarnazione del potere che intendono distruggere. Al momento dell’esecuzione materiale si trovano però di fronte ad una situazione inattesa: la presenza sulla carrozza di due bambini, due innocenti. Il caso di coscienza irrompe quindi improvviso da un imprevisto ed apre una profonda spaccatura nel gruppo , in particolare tra le due figure di Stepan e Kaliayev.
Gianmaria Martini è Kaliayev l’attentatore che decide di risparmiare i bambini ma non esita a uccidere il Granduca e accetta il suo destino mosso dalla forza delle sue idee. Sarah Pesca già protagonista di Eurydice, interpreta Dora, unica donna della cellula terroristica, innamorata di Kaliayev e dell’idea rivoluzionaria di giustizia. Pesca interpreta anche la Granduchessa che ha visto morire il marito nell’attentato terroristico e si trova a confrontarsi drammaticamente con l’assassino. Luca Mammoli è impegnato nel doppio ruolo di Stepan il più radicale del gruppo, e di Skuratov poliziotto che in carcere tenta di far crollare le convinzioni di Kaliayev. Graziano Siressi presta il volto a Annenkov capo della cellula terroristica e a Foka, il boia della prigione. Il giovanissimo Alessio Zirulia, scelto per il ruolo con un provino nazionale, interpreta Voinov personaggio lacerato dai dubbi e la guardia del carcere.
Le scene sono firmate da Luigi Ferrando e i costumi da Danièle Sulewic con l’assistenza di Daniela De Blasio. Luci Matteo Selis. Assistente alla regia Alessio Aronne.
Un dramma di concretezza e potenza evocativa, una situazione universale, il racconto del passato per riflettere sul presente, su ciò che accade dentro e fuori di noi quando si sceglie la violenza per sovvertire l’ordine delle cose.
BIGLIETTI:
Prezzo intero € 15,00 – Prezzo ridotto €13,00
ridotto ragazzi fino a 14 anni € 8,00
ridotto gruppi (almeno 10 persone) € 10,00
carnet 5 ingressi utilizzabile anche in 2 € 50,00
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Sabato 1 aprile, ore 21.00
LE RELAZIONI PERICOLOSE
Produzione Teatro Cargo
drammaturgia e regia Laura Sicignano
con Elena Dragonetti, Aldo Ottobrino
Prezzo intero € 15,00 – Prezzo ridotto € 13,00
ridotto ragazzi fino a 14 anni € 8,00
ridotto gruppi (almeno 10 persone) € 10,00
carnet 5 ingressi utilizzabile anche in 2 € 50,00
Due libertini giocano con i sentimenti altrui non meno che con i propri, in un continuo mascheramento. Una storia d’amore e di finzioni, dove la raffinatezza dello stile è più importante dell’autenticità del sentimento, dove la cipria e le parrucche nascondono mostri di vuotezza, dove l’ironia è l’arma tagliente per ferire e trionfare. Il visconte di Valmont, cinico seduttore, ha deciso di conquistare la castissima e maritata Madame de Tourvel. Confida il suo progetto alla marchesa de Merteuil, sua ex amante. Sarà lei a guidare a distanza le avventure di Valmont, imponendogli di rispettare il codice libertino. Il gioco si rivela fatale per i due protagonisti e per tutti gli inconsapevoli personaggi. Lo spettacolo vede in scena solo i due libertini, che giocano con i sentimenti altrui non meno che con i propri, in un continuo mascheramento. Una storia d’amore e di finzioni, dove la raffinatezza dello stile è più importante dell’autenticità del sentimento, dove la cipria e le parrucche nascondono mostri di vuotezza, dove l’ironia è l’arma tagliente per ferire e trionfare.
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Sabato 8 aprile, ore 21.00
CANDIDO
Viaggio tragicomico nel migliore dei mondi possibili
Produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
Testo di Tonino Conte e Emanuele Conte da Candido o dell’ottimismo di Voltaire
Regia di Emanuele Conte
scene e Costumi di Paola Ratto e Bruno Cereseto tratti dai bozzetti di Emanuele Luzzati
musica dal vivo Federico Sirianni e Matteo Castellan
con Enrico Campanati, Pietro Fabbri, Sarah Pesca, Roberto Serpi, Graziano Sirressi
assistente alla regia Alessio Aronne. Produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
Prezzo intero € 15,00 – Prezzo ridotto € 13,00
ridotto ragazzi fino a 14 anni € 8,00
ridotto gruppi (almeno 10 persone) € 10,00
carnet 5 ingressi utilizzabile anche in 2 € 50,00
Nel decimo anniversario della sua scomparsa, il Teatro della Tosse dedica all’amico e maestro Emanuele Luzzati la ripresa di Candido. Le scene e i costumi di Bruno Cereseto e Paola Ratto sono realizzati a partire dal lavoro di Luzzati – di cui sono stati stretti collaboratori per molti anni – per il Candide di Leonard Bernstein (Teatro dell’Opera di Saint Louis, 1994). La messa in scena, aderente all’atmosfera del romanzo di Voltaire, stigmatizza la pretesa leibniziana di vivere nel “migliore dei mondi possibili”. Un finale drammatico, in contrasto con i toni ironici e giocosi della prima parte della storia, porterà Candido ad una definitiva, dolorosa presa di coscienza. Tra maschere, invenzioni sceniche e marionette, gli attori ribadiscono che il teatro è vera illusione, partecipazione, coinvolgimento.
La redazione