“SUPPLICI A PORTOPALO. Da Eschilo alle parole dei rifugiati”
VENERDI’ 16 DICEMBRE 2016 ore 21.00
“SUPPLICI A PORTOPALO. Dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati”
Regia di GABRIELE VACIS ideazione e drammaturgia di MONICA CENTANNI scenofonia e allestimento di ROBERTO TARASCO riprese video di MICHELE FORNASERO produzione SOC. COOP. CMC – NIDODIRAGNO
Sulla costa siciliana, divenuta frontiera delle rotte della disperazione del Mediterraneo, un coinvolgente racconto teatrale, basato sul dramma “Le Supplici di Eschilo”, che mette in scena la difficile decisione della città di fronte alla richiesta di asilo di chi fugge dalla guerra, dalla fame, dalla carestia. Portopalo è una città di frontiera sulla punta estrema della Sicilia, un piccolo paese che vive quotidianamente la realtà degli sbarchi e il problema dell’accoglienza, in cui una piccola comunità di pescatori e di contadini è costretta a misurarsi con una legislazione ambigua, a fare i conti con norme restrittive e violente che non fanno parte del codice tradizionale delle genti di mare. Portopalo è lo scenario su cui le parole antiche di Eschilo e i racconti dei migranti del nostro tempo acquistano una nuova vitalità. Qual è il ruolo del teatro oggi? Può una tragedia di Eschilo, un’opera di 2.500 anni, fa raccontare il nostro presente? Quante Portopalo ci sono in Europa? E quanto a lungo può continuare questo racconto? La spietata logica del respingimento di chi si presenta supplice, alle porte della città, a chiedere aiuto è deprecabile e inaccettabile per le leggi non scritte del codice etico della gente di mare, ma anche per la sensibilità di una comunità civile. Ma non basta la carità, non basta la pietà: solo la dimensione politica – insegna già Eschilo – può affrontare e risolvere positivamente, nel segno del bene comune, la difficoltà di migranti e cittadini
La redazione