SANREMO – RECUPERO DEL PALAZZO NOTA
RECUPERO DEL PALAZZO NOTA
Si svolgerà venerdì 30 dicembre con la commedia di Goldoni “Memorie” a firma del Teatro dell’Albero la presentazione alla città del recupero di Palazzo Nota, avvenuto in stretta collaborazione con la Soprintendenza per le delicate ed impegnative operazioni di trasferimento, durate circa sei mesi, del patrimonio custodito al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo.
Il primo spettacolo inizierà alle 17, con replica alle 19 e sarà a ingresso libero.
Il momento istituzionale, alla presenza delle autorità, si svolgerà invece giovedì 5 gennaio alle 12.
Il sindaco Alberto Biancheri e l’assessore al turismo, cultura e manifestazioni Daniela Cassini esprimono così la loro soddisfazione nel descrivere questo passaggio storico per Sanremo, che vive una determinante riorganizzazione del sistema museale: “Tutte le nostre ricchezze archeologiche, storiche e la pinacoteca trovano casa in una nuova sede più ampia ed accessibile. Dopo decenni, Palazzo Nota, elemento significativo del nostro patrimonio storico e architettonico, finalmente è stato recuperato. Un’importante operazione che rappresenta il raggiungimento di uno degli obiettivi posti da quest’Amministrazione comunale”.
Dunque, venerdì 30 dicembre sarà possibile scoprire le splendide sale di Palazzo Nota. Lo spettacolo del Teatro dell’Albero sarà itinerante e si svilupperà attraverso quattro tappe: quella di partenza al primo piano, nella grande sala della zona archeologica, mentre le altre tre al terzo piano, nella parte pittorica. La prima di queste ultime tre avrà come sfondo lo straordinario scenario della Sala Rubino e si concluderà nello storico salone del Consiglio comunale.
Un’occasione originale per conoscere il rinnovato Palazzo Nota attraverso un vero e proprio percorso a tappe che, di sala in sala, si snoda tra le ricchezze di un gioiello della nostra città, antica sede comunale e notevole esempio della tradizione costruttiva ligure.
Lo spettacolo:
Nelle sue “Memorie” Goldoni scrive di essersi ispirato a “le follie d’amore in un paese nel quale il clima riscalda i cuori e le teste più che altrove”. E mai, come di questi tempi, queste parole suonano più attuali. Certamente la più bella commedia in lingua dopo “La locandiera”, “Gli innamorati” è un lavoro di stupefacente perfezione formale e di sottilissima indagine psicologica, centrata e risolta, senza praticamente intreccio, su un solo tema: la gelosia, gli scontri e le incomprensioni di due personaggi, Eugenia e Fulgenzio. I due si amano profondamente e, alla fine, si sposano per autonoma e reciproca scelta.
Commedia della passione più che della gelosia, “Gli innamorati” non vivono del rapporto dei due protagonisti con l’ambiente e gli altri personaggi che li circondano, come avviene in altre opere goldoniane.
Tutta l’azione si svolge all’interno di loro stessi, del loro modo di amarsi, di ferirsi, di prendersi e lasciarsi. Mai prima di questa commedia Goldoni aveva indagato sull’amore con tanta profondità, senza per questo rinunciare minimamente al comico che scaturisce anche dalle passioni più travagliate.
Personaggi e interpreti:
Fabrizio, vecchio cittadino: Anselmo Nicolino
Eugenia, nipote di Fabrizio: Dalia Lottero
Flamminia, nipote di Fabrizio, vedova: Loredana De Flaviis
Fulgenzio, cittadino,amante di Eugenia: Paolo Paolino
Clorinda, cognata di Fulgenzio: Nicoletta Napolitano
Roberto, gentiluomo: Franco la Sacra
Ridolfo, amico di Fabrizio: Toni Damiano
Lisetta, cameriera in casa d Fabrizio: Graziella Tufo
Succianespole, vecchio servitore di Fabrizio: Mariano Longo
Tecnico delle luci e del suono: Toni Damiano
Allestimento scenico e costumi : Carlo Senesi
Costumi: Carlo Senesi
Con la collaborazione della sartoria “Dario Iosue” di Sanremo
Regia Carlo Senesi. Produzione Teatro dell’Albero
La redazione