TEATRO CASINO’ SANREMO “ALL’ULTIMO PAPA” DI MARCO VANNINI
Marco Vannini ai Martedì Letterari il 15 novembre ore 16.30
Domani 15 novembre nel Teatro dell’Opera alle ore 16.30 Marco Vannini presenta il libro: “All’ultimo Papa.”Lettere sull’amore, la grazia, la libertà.” (saggiatore) il filosofo e teologo Marco Vannini ha dedicato il suo più recente, intenso e coraggiosissimo libro “All’ultimo Papa” a Joseph Ratzinger, che definisce, con affettuoso rispetto e ammirata solidarietà, “l’ultimo papa”: il solo che abbia tentato di salvare ciò che rimane del cristianesimo dalla barbarie attuale “dell’ignoranza, della volgarità, della menzogna” scegliendo con coerenza il cammino dell’interiorità, della cultura. Partecipa Ito Ruscigni.
Le dimissioni di Benedetto xvi sono uno dei gesti più sconvolgenti della storia del cristianesimo e dell’epoca contemporanea: un atto che vuole ricondurre una religione alla sua vera essenza, allo svuotamento dell’io, al nunc dimittis. A coglierne pienamente la potenza è Marco Vannini, tra i massimi esperti europei di mistica cristiana, da mezzo secolo impegnato a scandagliarne i protagonisti, da Meister Eckhart a Sebastian Franck.
Nelle dimissioni di Benedetto xvi Vannini riconosce un fatto indipendente da eventi contingenti e causato invece dalla crisi di un’intera religione, che mostra lo sgretolarsi dei fondamenti delle Scritture sotto i colpi della storia. Nel tentativo estremo di conciliare credenza religiosa e verità oggettiva, il professor Ratzinger ha steso una vita di Gesù, ma la sua fatica è destinata al fallimento: la Chiesa sta percorrendo una strada diversa da quella «religione del Logos» che Benedetto xvi aveva appassionatamente difeso nel discorso a Ratisbona del settembre 2006.
La straordinaria figura di Benedetto xvi è un’occasione, una cifra della storia occidentale, che mostra all’opera l’«ultimo papa» prefigurato nello Zarathustra di Friedrich Nietzsche, che lo ritrae a riposo, anziano ma non sfibrato. Filosofica e appassionante nella sua radicalità, la riflessione di Vannini appare vertiginosa, incardinando il sentimento della fede in un movimento che fa trasalire per intimità e precisione. Nello scrivere queste lettere indirizzate all’«ultimo papa» – lettere insieme accorate e acutamente analitiche, urgenti e profondamente meditate, fortemente cristiane – Vannini non perde mai di vista la particolarità del nostro crocevia storico. Così, le sue riflessioni sul tesoro nascosto e sull’amore, sulla grazia e sulla libertà, sulla fede, sulla giustizia e la fine delle menzogne, sulla vita eterna, sfondano i confini della teologia dogmatica per rivolgere un invito a tutti i cristiani a uscire da ciò che è accessorio e a entrare nel regno della ragione più profonda e abissale, riscoprendo l’essenza autentica del messaggio evangelico: la consapevolezza di sé. ( dalla Presentazione)
Vannini è uno dei massimi studiosi e interpreti europei della mistica medievale, traduttore e commentatore di Meister Eckhart e di Silesius, profondo conoscitore di tutta la filosofia occidentale e orientale che si richiama alla spiritualità: dalle Upanishad al Buddhismo, da Platone a Plotino e Porfirio, da S. Paolo agli gnostici a Sant’Agostino, da Margherita Porete a Sebastian Franck a Spinoza, fino ai pensatori dell’ottocento (Hegel, Schopenhauer, Nietzsche) e del Novecento (Wittgenstein, Simone Weil, Etty Hillesum, Le Saux).
Il 29 novembre nel teatro dell’Opera alle ore 16.30 l’ambasciatore Sergio Romano illustra il libro: “Putin e il ritorno al passato della nuova Russia.”(Longanesi). Partecipa Matteo Moraglia , editor della casa editrice Leucotea.
La redazione