Stefano Pachì al Casinò di Sanremo
Stefano Pachì al Casinò di Sanremo
E’ partito un bastimento” domani 28 giugno ore 17.30
Mostra e reading.
Il ciclo estivo dei “Martedì Letterari” si apre con un appuntamento inserito nel ciclo “Arte e Letteratura” con una conferenza incontro, dove immagini, musica, arte e contenuto si integreranno.
In collaborazione con il Circolo degli Artisti di Albissola e la Fondazione 100 Fiori domani , 28 giugno alle ore 17.30 verrà presentato “Partono i Bastimenti” dipinti di Stefano Pachì ma anche poesie, musica, immagini, ispirate da canzoni sull’Emigrazione italiana nelle Americhe. La Dott.sa Silvia Campese, storico dell’Arte illustrerà i dipinti esposti in una conferenza fra canzoni ed immagini. Il reading è affidato agli attori Franco La Sacra e Loredana De Flaviis del teatro dell’Albero. Intervento musicale della scuola G.B. Pergolesi.
Stefano Pachì espone per la prima volta nel Casinò di Sanremo , una presenza forte, su una tematica che unisce passato e presente, raccontata attraverso grandi tele ispirate a canzoni sull’epopea dell’Emigrazione italiana, reinventate in maniera personale e coinvolgente.
Stefano Pachì è nato a Genova.
Ha compiuto varie esperienze nel campo del fumetto e della pubblicità dove si è formato professionalmente.
Da anni lavora per il mercato editoriale italiano ed estero in prevalenza come illustratore di cover collaborando con le più note case editrici.
Oggi, forte dell’esigenza di esprimere un immaginario personale ha affiancato la produzione artistica.
Hanno scritto di lui.
Ferruccio Giromini
La pittura di Stefano Pachì è estremamente originale.
Provenendo dai gloriosi mondi fantastici dell’illustrazione, questo artista non riesce ad essere un pittore di sole forme, ma infarcisce quest’ultime di significati occultati, di suggerimenti narrativi, di richiami mitologici, di estri surreali.
La magistrale padronanza del suo pennello fa il resto: avvolge le figure tra contrasti accesi, le modella illuminandole e mescolandole, le trasforma in trappole percettive, le cancella sapientemente, ce le offre insieme negandocele.
E’ un illusionista arguto e un sapiente ipnotizzatore, ma pure un visionario mistico; sempre, comunque, un generoso dispensatore di sorprese.
Silvia Bottaro
Volti umani, pietre, foglie, animali dal realismo inquietante, sono collocati in atmosfere visionarie, esaltate dal segno nero che irrompe nel quadro.
Le cromie sono esaltate, esasperate fino a farle scoppiare, pare, come in un cataclisma allarmante, ma purtroppo reale se si pensa a ciò che potrebbe accadere da un conflitto nucleare. Natura e umanità sono in pericolo. Ci pare di udire, questo messaggio che Pachì con una vena originale sta cercando di indirizzare verso una “sua” pittura realistica: egli vuole trasmetterci emozioni forti, coinvolgenti per indurre l’uomo contemporaneo ad una vera riflessione sul chi e cosa vuole.
Interrogativi globali, ma che corrispondono, anche, alla ricerca interiore di Pachì stesso.
La mostra rimarrà aperta nel foyer di Porta Teatro sino al 10 luglio tutti i giorni dalle ore 15.00 alle ore 24.00.
La redazione