LIGURIA – TOTI AZZERA L’IRAP
GROWTH ACT, LA REGIONE AZZERA L’IRAP, TOTI: “UN ALTRO PROVVEDIMENTO A FAVORE LE IMPRESE E UN SEGNALE PER IL RILANCIO”.
GENOVA. La Regione Liguria azzera l’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. E’ questo uno degli atti più importanti del Growth Act, la Legge sulla Crescita, che punta a rendere la Liguria più attrattiva per le imprese: la cancellazione dell’aliquota, che ha un peso del 3,9% sui ricavi delle imprese, riguarda infatti chi avvia una nuova attività nel territorio ligure. “Avevamo il dovere di fare qualcosa per le imprese e lo abbiamo fatto – ha detto il Presidente Toti- siamo la prima Regione di Italia che ha voluto dare un segnale forte di politica economica e questo provvedimento renderà più competitiva la Liguria”. L’esenzione Irap ha la durata di 4 anni e riguarda tutte le imprese nate nel 2016 a partire dal primo gennaio e coinvolge il settore manifatturiero, l’edilizia, l’agroalimentare, l’artigianato in tutte le sue declinazioni, il turismo, la ristorazione, la ricettività, la nautica da diporto, l’informatica, l’alta tecnologia, i servizi alla persona e altre attività che verranno inserite sul sito della Regione Liguria, sezione tasse e tributi (http://www.regione.liguria.it/argomenti/diritti-e-doveri-del-cittadino/tasse-e-tributi-.html). “Abbiamo individuato i settori che presentano una maggiore esigenza di rilancio nella nostra regione e con tassi di crescita più bassi rispetto agli altri comparti –ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi- l’esenzione Irap, che avevamo promesso alla presentazione della Legge sulla Crescita, sarà uno strumento importante per attrarre nuove imprese e rendere maggiormente appetibili anche i territori dell’entroterra”. L’obiettivo oltre ad attrarre imprese da fuori Regione è anche quello di incentivare le imprese già esistenti dando loro la possibilità di svilupparsi investendo in ulteriori attività. Un intervento agevolativo di questo tipo risale solo al 2001, a opera di una Giunta di centro destra, ma era limitato alla riduzione di un solo punto percentuale. Le imprese nate nel 2016 e interessate all’esenzione dovranno compilare e presentare alla Regione, nell’anno corrente, una dichiarazione in cui si autocertifica di essere un’attività nuova secondo le categorie previste dalla legge. “Dopo il Piano Casa, le misure per accesso al credito per micro, piccole e medie imprese e la Carta di esercizio al posto del Durc e i bandi per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione delle imprese –ha concluso Toti – ecco un altro provvedimento concreto a favore delle imprese e non è certamente l’ultimo, nelle prossime settimane verrà stanziato 1 milione e mezzo per favorire il commercio nell’entroterra”.
La redazione