ANGELO BRANDUARDI – GRANDE PROTAGONISTA ALL’ARISTON (VIDEO)

SANREMO 27 marzo 2015 – AL TEATRO ARISTON  ANGELO BRANDUARDI  GRANDE PROTAGONISTA  IN UN MAESTOSO CONCERTO.


La scenografia ci ricorda un lussuosa sala con lampadari di cristallo, luce brillante supportata da fari di caleidoscopici colori, ecco l’atmosfera per uno spettacolo coinvolgente e magico , la solennità della musica , una forma d’arte astratta  capace di innalzarci verso Dio.La musica alta è la classica mentre ad un livello inferiore è quella leggera.In scena l’eclettico  Angelo Branduardi accompagnato dai suoi musicisti Michele Ascolese ( chitarre classiche, acustiche e a corde), Leonardo Piri ( piano , tastiere, fisarmonica, harmonium), Stefano Olivato ( contrabbasso, basso elettrico, armonica a bocca, Davide Ragazzoni ( batteria e percussioni), ricevono dopo ogni esecuzione di brano calorosissimi applausi dal numeroso pubblico in sala.

Il Concerto ci spiega l’Artista è suddiviso in due parti: ” la musica ha in sé due anime  una è il corpo l’altra è lo spirito...prima visiteremo il corpo e poi l’anima….” . Ne deriva la malinconia, che è la parte fondamentale della musica, Branduardi sottolinea :” Se mi è concesso la musica più bella è quella triste. Il  concetto di dualismo è strettamente legato alle teorie antropologiche sulla musica, che nasce come fatto strettamente legato alla religione.

Nella  prima parte del Concerto ,  dedicata ai pochi scritti di San Francesco d’Assisi e ad altre leggende che fanno parte delle fonti Francescane, quali la Leggenda aurea, i Fioretti,  Angelo Branduardi ha cantato il brano dedicato al “ Cantico delle Creature ” , la prima poesia scritta dal primo poeta San Francesco d’Assisi. La lingua in volgare nascente dal dialetto umbro e toscano,appare inquietante come lo sono le cose arcaiche , ma la musica è trascinante e fortemente coinvolgente, come  ” La predica della perfetta letizia”.

La seconda parte de ” Camminando Camminando”costruita all’insegna  del ” meno c’è, più c’è”in cui Branduardi ha eseguito  alla chitarra  e al violino delle melodie della tradizione elisabettiana , la cui musica è ampiamente godibile, l’unica nota se vogliamo dire negativa è la morte che compare in quasi tutte le ballate. L’ispirazione nasce dal grande libro delle ” Child Ballades” del musicologo  Francis J. Child, che traggono  origine dal patrimonio culturale del folk inglese, scozzese ed irlandese.  Particolarmente toccante è stata l’esecuzione de ” Rosa di Galilea”, si tratta di un miracolo raccontato in un Vangelo apocrifo in cui si parla di Maria e dell’albero di ciliegie.

Dopo un continuo susseguirsi di applausi e ” Bravo” si è giunti al finale della Festa preannunciata dal Menestrello d’Oltre Po ,  essendo dunque la musica una Festa  tutti i presenti si sono divertiti ed emozionati dinnanzi ad uno spettacolo indimenticabile  di Angelo Branduardi ,interprete d’eccezione, applauditissimo per la perfezione della sua performance raccontata con cuore ed anima.

Mariagrazia Bugnella