BORDIGHERA “SOGNO DI UNA NOTTE D’ESTATE”
Venerdì 7 febbraio 2014 alle ore 21,00 Palazzo del Parco di Bordighera per la rassegna “LA TOSSE A TEATRO” (seconda stagione):
SOGNO IN UNA NOTTE D’ESTATE
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse – di Emanuele Conte e Elisa D’Andrea da William Shakespeare – regia Emanuele Conte
“Un classico di Shakespeare riletto con gli impulsi irrequieti dell’adolescenza”
1 Marzo 2014
ANTIGONE
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse – di Jean Anouilh – traduzione di Andrea Rodighiero – regia di Emanuele Conte
“Amore e morte, insurrezione e potere, ragione e spiritualità. Antigone!”
8 Marzo 2014
IL MIO AMICO GIORGIO GABER
produzione A.T.I.D. – teatro-canzone di Gian Piero Alloisio – canzoni di Gaber-Luporini e Gaber-Alloisio
“Una serata per Gaber: che non è mai finita; perché tutto quello che accade fa parte della vita.”
29 Marzo 2014
PERSONAGGI IN CERCA D’ATTORI
produzione Compagnia DeiDemoni in collaborazione con Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse – scritto e diretto dalla Compagnia DeiDemoni
“Amleto, Don Giovanni, Kostjia e Antigone ai tempi del precariato.”
12 Aprile 2014
ADAGIO
produzione Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse – di Emanuelle Delle Piane regia Elisa D’Andrea, Yuri D’Agostino e Elisabetta Granara.
“La nuova produzione Tosse per ridere della morte… o almeno sorriderne.”
26 Aprile 2014
IL COLLEZIONISTA DI PAURE
produzione Sipario strappato di Alessandro Bergallo, Lazzaro Calcagno e Andrea Begnini – Regia di Lazzaro Calcagno
“Bergallo in un viaggio tragicomico tra fobie, orrori e ipocondrie varie”.
Dopo il successo dello scorso anno ritorna La Tosse a Palazzo – Parco di Bordighera (IM), dal 7 febbraio al 26 aprile 2014.
Palazzo del Parco di Bordighera ospiterà una rassegna che spazierà tra tutti i generi teatrali toccando i grandi classici e la nuova drammaturgia contemporanea, il teatro canzone e la comicità.
Un cartellone composto da titoli come Sogno in una notte d’estate, che ha toccato le principali città italiane ottenendo un grande successo in piazze come Roma e Torino, dove le repliche erano affollate soprattutto di ragazzi, segno del crescente interesse dei giovani per il mondo del teatro.
Non mancheranno le novità come Antigone che ha aperto la stagione 2013/2014 del Teatro della Tosse e Adagio, che debutterà in Prima nazionale a Genova solo pochi giorni prima della data di Bordighera.
La seconda edizione della rassegna teatrale del Teatro della Tosse in collaborazione con il Comune di Bordighera è composta da sei titoli e durerà tre mesi.
Gli spettacoli avranno luogo a Palazzo del Parco e inizieranno alle ore 21.00.
La Tosse a Palazzo è il sesto cartellone che la struttura di Stradone Sant’Agostino presenta nel 2013/2014 dopo: “In„ Trionfo, Cantiere Campana, La Tosse in Famiglia, Teatro per le scuole e La Claque in Agorà.
Un percorso artistico e culturale, che sotto la direzione di Emanuele Conte ha portato in questi anni alla realizzazione di progetti importanti, rivolti alle nuove realtà della drammaturgia nazionale e finalizzati alla creazione di nuovi spazi per il teatro.
Un unicum, in un periodo storico dove ogni settore e in particolare quello della cultura, tendono a ridurre gli impegni e gli sforzi. L’idea della Tosse invece è di moltiplicare la propria offerta culturale .
La Tosse con la rassegna di Bordighera rafforza anche l’attitudine del teatro a uscire dai confini genovesi, per muoversi nel territorio regionale come avviene da molti anni grazie ai tradizionali spettacoli estivi o con le iniziative rivolte alle compagnie emergenti del territorio ligure.
Con questa seconda edizione si consolida il rapporto tra Tosse e Comune di Bordighera. Una collaborazione che la nuova Giunta della città ha deciso di mantenere e rafforzare dopo gli ottimi risultati della prima edizione.
Biglietti
Intero: € 15
Ridotto: € 13
Gruppi di almeno 10 persone: € 10
Carnet da 5 ingressi, nominale, utilizzabile anche in 2: € 50
E’ possibile acquistare i biglietti
– Online www.teatrodellatosse fino al giorno prima dello spettacolo
– al Teatro della Tosse in orario apertura botteghino
– Mary & Michi, Regali giocattoli, Via Vittorio Emanuele 186 Bordighera,
da lunedì a sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.30 (diritto di prevendita 1 euro) tel. 0184 260793
nei giorni di spettacolo al Palazzo del Parco, a partire dalle ore 19.00
INFO TEATRO DELLA TOSSE 0102470793
www.teatrodellatosse.it
La redazione
CARTELLONE
7 febbraio
Sogno in una notte d’estate
produzione Teatro della Tosse
di Emanuele Conte e Elisa D’Andrea
da William Shakespeare
regia Emanuele Conte
assistente alla regia Yuri D’Agostino
scene Emanuele Conte e Luigi Ferrando
costumi Bruno Cereseto
luci Tiziano Scali
canzoni Viviana Strambelli
con Enrico Campanati, Sara Cianfriglia,
Viviana Strambelli, Gianmaria Martini,
Dario Sansalone, Linda Caridi, Francesca Agostini, Mauro Lamantia,
Bruno Cereseto, Yuri D’Agostino, Pietro Fabbri, Marco Lubrano.
Produzione Teatro della Tosse
Il testo di Shakespeare è stato riscritto da Emanuele Conte e Elisa D’Andrea, che pur mantenendo inalterata trama e personaggi hanno ridisegnato le atmosfere puntando decisamente su una personale e originale lettura.
In questa versione del Sogno è il tema della sessualità che viene messo in evidenza, esaminando le pulsioni tipiche della gioventù che comprendono sia la sfera fisica sia quella sentimentale.
Nella cornice incantata di un’eterna notte di San Giovanni, i personaggi emergono, letteralmente, dalla terra rossa del bosco e aggrovigliano le rispettive vicende.
Innamoramenti e fughe, incantesimi e teatrini, elfi e fate in una riscrittura di grande suggestione dalle atmosfere gotiche che mescola introspezione e sensualità.
Il rock gotico delle melodie cantate da Fiordipisello (Viviana Strambelli, che firma anche le musiche), e la scanzonata ironia del Puck in total black di Gianmaria Martini, contribuiscono a trasformare l’intricato gioco romantico che coinvolge i giovani amanti in una vera e propria metafora sull’adolescenza. Ermia (Francesca Agostini), Lisandro (Dario Sansalone), Elena (Linda Caridi) e Demetrio (Mauro Lamantia) vivono il loro sogno d’amore con l’ingenuità e la crudeltà che Shakespeare racconta nel suo teorema ma, questa volta è un Eros che non distingue il maschile dal femminile, che genera legami ed attrazioni dominati dall’incertezza, spesso dalla paura, ma sempre pieni di trascinante energia.
Il mondo degli adulti, nei doppi ruoli di Teseo/Oberon (Enrico Campanati) e Ippolita/Titania (Sara Cianfriglia), tesse le fila di un gioco di cui, in realtà, è anch’esso prigioniero: Il contrappunto comico della storia di Priamo e Tisbe (che ricorda, non a caso, quella di Romeo e Giulietta) è affidato a Bruno Cereseto, Yuri D’agostino, Pietro Fabbri e Marco Lubrano.
1 marzo
ANTIGONE
di Jean Anouilh
traduzione di Andrea Rodighiero
regia di Emanuele Conte
assistente alla regia Yuri D’Agostino
scene Emanuele Conte e Luigi Ferrando
costumi Bruno Cereseto
con
Viviana Strambelli :Antigone,
Enrico Campanati : Creonte,
Francesca Agostini : Ismene,
Mauro Lamantia : Emone
Pietro Fabbri : Levatrice/carceriere,
Marco Lubrano : Carceriere
Produzione Teatro della Tosse
“Dovunque vi siano discriminazioni razziali, lotte di classe, intolleranze religiose, dovunque una minoranza oppressa levi la sua voce invocando giustizia, Antigone torna ad assumere il ruolo di eroina che sfida i regimi totalitari e oppressivi”.
Antigone di Jean Anouilh con la regia di Emanuele Conte è un testo, ispirato all’omonima tragedia di Sofocle, scritto da Jean Anouilh nel 1942 quando la Francia vive l’occupazione tedesca sotto il governo di Vichy, deve aspettare due anni prima di ottenere il visto della censura ed essere rappresentato.
Come in tutti i lavori precedenti, Conte scava nelle pieghe dell’opera per studiare e analizzare gli aspetti più profondi e mettere in scena uno spettacolo con forti richiami all’attualità.
Antigone, giovane eroina si immola, come da copione, per amore, per le sue idee, perché così deve essere. La lotta di forze opposte nell’ineluttabilità tragica del destino, portano la giovane Antigone figlia di Edipo, a sacrificarsi per un ideale. Creonte, lo zio despota, perderà tutto pur di difendere la ragion di stato dai violenti attacchi alle convenzioni del potere costituito.
E poi l’amore, che sta alla base dell’esistenza umana.
Fa da cornice, allo scontro dialettico tra le ragioni di Stato di Creonte e le istanze rivoluzionarie di Antigone, una scena dominata dal bianco dove gli arredi sono imballati e pronti per essere portati via. Un’atmosfera di precarietà che simboleggia l’imminente fine di un mondo a favore di un nuovo ordine dai contorni non ancora definiti.
A dare il volto ad Antigone è Viviana Strambelli mentre Creonte è interpretato da Enrico Campanati, i due attori si trovano a loro agio a recitare insieme lo scontro dialettico tra Antigone e Creonte vero motore del testo di Anouilh.
In scena con loro Pietro Fabbri nel triplice ruolo della levatrice di Antigone, del suo carceriere e del messaggiero, Francesca Agostini che presta il volto a Ismene, Mauro Lamantia che interpreta Emone e Marco Lubrano nel ruolo della guardia.
8 marzo
IL MIO AMICO GIORGIO GABER
teatro-canzone di Gian Piero Alloisio
canzoni di Gaber-Luporini e Gaber-Alloisio
con GIAN PIERO ALLOISIO e GIANNI MARTINI
Ogni volta che ne ha parlato in pubblico, Giorgio Gaber lo ha definito “il mio amico Gian Piero Alloisio”. A più di dieci anni dalla scomparsa dell’inventore del teatro-canzone, Alloisio ricambia l’affettuoso omaggio con un tributo specialissimo, accompagnato per l’occasione dal chitarrista storico della Band Gaber Gianni Martini.
Gian Piero Alloisio ha lavorato per 14 anni con Giorgio Gaber come autore, Gianni Martini 18 anni come musicista. Entrambi hanno avuto modo di conoscerlo a fondo e come artista e come persona. In questo spettacolo sincero e diretto, pieno di aneddoti e di inediti pensieri “gaberiani” sulla politica, sulla religione, sull’amore e sull’arte, Alloisio canta e racconta l’amico scomparso nel 2003 coadiuvato da Martini che, nella parte finale dello spettacolo, smette i panni del musicista per indossare quelli del narratore. Il risultato è uno spettacolo emozionante e didattico insieme che travolge il pubblico con un’energia e un carisma in cui si riconosce la grande lezione del Maestro scomparso. Commozione e irrefrenabile ilarità che hanno fatto dire ai moltissimi spettatori : questo è il vero teatro-canzone! Le canzoni scelte per raccontare il Signor G. “visto da vicino” appartengono a periodi e stili musicali molto diversi, da “Torpedo blu” a “La libertà”, da “Barbera e champagne” a “L’illogica allegria”, da “Quello che perde i pezzi” a “Non insegnate ai bambini”. Canzoni leggere e canzoni profonde, rigorose e gentili, proprio come era Gaber.
29 marzo
PERSONAGGI IN CERCA D’ATTORI
scritto e diretto dalla Compagnia DeiDemoni
con
Jacopo-Maria Bicocchi – Kostja
Federico Giani – Segretario
Massimo Malagugini – Don Giovanni
Mauro Parrinello – Amleto
Gisella Szaniszlò – Antigone
produzione Compagnia DeiDemoni
in collaborazione con Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse
In una sala d’attesa Antigone, Amleto, Don Giovanni e Kostja, aspettano la chiamata che li convochi nel corpo dell’attore che sta per mettere in scena la loro vicenda e compiere così, come da sempre accade, il proprio destino: Raccontare al mondo la loro storia.
Ma i nostri sono tempi difficili. La crisi ogni giorno costringe i teatri a chiudere, la gente è sempre più disinteressata ad ascoltare le parole dei grandi classici, sempre più predisposta a sostituire i vecchi Eroi teatrali con nuovi Eroi televisivi.
E così i tempi di attesa dei nostri personaggi si dilatano. Nessuno si ricorda più chi sia Antigone, né tantomeno chi diceva “essere o non essere”. Questo è il problema, che nella sala d’attesa comincia a diventare serio: se nessuno si interesserà più a loro, i personaggi non esisteranno più.
Ma infondo, quella che stiamo vivendo oggi, non è certo la prima né l’unica crisi della nostra storia. E’ solo un momento.
Lo sanno bene i personaggi che, decisi a sopravvivere a tutti i costi, scenderanno nel mondo per affermare la loro importanza, senza più servirsi degli attori come intermediari.
Basterà la loro determinazione a raggiungere il loro intento?
Riusciranno a sopravvivere nel nostro mondo?
12 APRILE
ADAGIO
Produzione Tosse
Prima Nazionale
Dal 25 marzo al 6 aprile
Dal 25 marzo al 6 aprile Adagio, una nuova produzione del Teatro della Tosse in Prima Nazionale. Un testo inedito di Emanuelle delle Piane, drammaturga svizzero francese, sul tema della morte.
Uno spettacolo composto di nove “drammetti” ispirati ad altrettanti adagio musicali per analizzare, sdrammatizzare ed esorcizzare il tema della morte. Adagio è diretto da tre diversi giovani registi: Elisa D’Andrea, Yuri D’Agostino e Elisabetta Granara, che hanno alle spalle storie molto diverse tra loro.
Ogni regista dirigerà tre “drammetti” guidando l’interpretazione dei quattro attori impegnati sul palco per l’intera durata del testo.
Nasce così uno spettacolo unico con tre punti di vista originali e personali.
Adagio è un testo che parla della morte, che allegria! Viene da pensare. Ma se della morte non si può ridere almeno si potrà sorriderne. La morte che tormenta, preoccupa, che fa discutere o semplicemente arriva. Alla morte c’è chi si prepara, chi l’aspetta, chi la riceve volontariamente.
C’è anche chi la organizza con metodo quando è ancora vivo e vegeto.
“Il drammetto – scrive l’autrice – è una parola che non esiste (in francese), ma che ho inventato per l’occasione.
In drammetto c’è la parola dramma, ovviamente a cui è stato aggiunto “etto”; la serietà che molto spesso avvolge questo temine , è attenuata da questi stessi aspetti patetici o tragici a cui sono legati.
Più chiaramente, il drammetto è un dramma che deve essere preso alla lontana”.
26 APRILE
IL COLLEZIONISTA DI PAURE
SIPARIO STRAPPATO
Alessandro Bergallo,
LazzaroCalcagno,
Andrea Begnini
Regia di Lazzaro Calcagno
Con Alessandro Bergallo
Con la collaborazione musicale di Nicola Angelucci (percussioni),
Federico Bagnasco (contrabbasso),
Giampaolo Casati (tromba)
Il Collezionista di paure è
Un divertente percorso di definizione di se stesso per via di negazione: provando a togliere progressivamente da sé, come anti post–‐it da una parete, tutte le paure, le illusioni, i ragionamenti contorti e le false aspettative si arriverà (forse) a scoprire quello che resta di noi al netto dell’esistenza.
Il Collezionista le paure ce le ha tutte: del bricolage, dell’aspetto esteriore, del padre, dello psicanalista, dei supereroi e di Dio.
E, ancora, del proprio passato segnato, della televisione, del lavoro, del successo e pure della morte.
Che si presenta, invece che come la certezza, una qualsiasi ma comunque definitiva, come un’ulteriore occasione di dubbi e di moltiplicazione di paure. In fondo, lui è così contorto, noi siamo così contorti da non riuscire a trovare la fine nemmeno nella fine.
La presenza In scena di un musicista conferisce allo spettacolo un’identità live Che lo caratterizza per la sua specifica vitalità jazz.