Sanremo – presentazione del libro “Iciapeti di veji”
I “Garsuneti” partecipano ad una nuova presentazione del libro “I ciapeti di veji”
Sabato 26 ottobre, alle ore 17.00, al Museo civico di Palazzo Borea d’Olmo, avrà luogo un ultimo appuntamento con le tradizioni sanremasche che rientra nel calendario delle celebrazioni del Patrono della Città, San Romolo (13 ottobre).
Si tratta di una nuova presentazione del libro ‘I ciapeti di veji’ curato da Gianni Modena, che raccoglie le invettive popolari di Bigin Sciacastrasse e Mastr’Antò u Bastè, due personaggi ideati da due grandi figure del dialetto sanremasco, i poeti e commediografi Gin de Stefani e Vincenzo Jacono, pubblicate su “L’Eco della Riviera” negli anni ’20.
Anna Blangetti, Franco D’Imporzano e Gianni Modena, attori della Compagnia stabile “Città di Sanremo” faranno rivivere, con le loro letture, il clima dei tempi passati, quando i due personaggi, dalle pagine dell’Eco della Riviera, illustre testata matuziana, evidenziavano in modo irriverente piccoli e grandi problemi che i sanremesi vivevano, senza mai eccedere ma riuscendo spesso a far sorridere.
Questo nuovo appuntamento, rispetto alle precedenti presentazioni già avvenute al Casino e al Museo di Villa Luca (Coldirodi), si arricchisce dell’apporto di musicisti e nuovi protagonisti: il gruppo dei “Garsuneti”, i giovani attori formatisi alla scuola di dialetto di Blangetti e Modena, affiancherà i loro docenti nelle letture e intervisterà i curatori del volume.
Franco D’Imporzano canterà in sanremasco e Freddy Colt insieme a Vittorio De Franceschi eseguiranno interventi musicali con i loro preziosi strumenti.
Sarà una vera e propria festa, che concluderà, nel segno della tradizione e della musica il mese di ottobre dedicato a San Romolo, patrono cittadino.
L’ingresso è gratuito e libero.
Scrive D’Imporzano nella prefazione al libro: «Non è facile spiegare ai sanremesi d’oggi quanto “Maestr’Antò u Bastè (Mastro Antonio il Bastaio) e Bigin Sciacastrasse (Brigida Schiacciastracci) abbiano divertito i sanremaschi a partire dagli anni ’20 del secolo scorso. …io preferisco trattarli come personaggi. Il personaggio nasce dagli umori di una comunità, ne incarna abitudini, manie, pregi, difetti e, per poco che riesca a dire la sua in palcoscenico, riesce a sopravvivere a più di una generazione.
“I ciaiti de done” (le chiacchiere delle donne), “I Ciapeti di vèji”, (i pettegolezzi dei vecchi), “I ciapèti di zùeni” (i pettegolezzi dei giovani) si susseguirono uno dopo l’altro dal dicembre 1919 al maggio 1921, attesi con impazienza ogni settimana dal pubblico.
Sono tornati dopo più di novant’anni per tutti coloro che vogliono gustare un pezzo di storia della nostra amata città».
Gian De Stefani (Sanremo 1887-1961)
Nella vita impiegato postale, in arte poeta e autore teatrale. Creatore del personaggio di Mastr’Antò u Bastè,che dai “Ciapèti” giornalistici saltò poi sul palcoscenico, interpretato da vari autori, tra i più vicini a noi:Nini Sappia e Ninetto Silvano.
Vincenzo Jacono (Ospedaletti 1887-1970) Maestro elementare, letterato e commediografo dialettale.
Creatore di Bigin Sciacastrasse, che per anni in teatro fu il cavallo di battaglia di Baci u Curnajun.
Gianni Modena – Sanremo 1948
Bancario, attore e regista in seno alla Compagnia Stabile Città di Sanremo, Premio San Romolo per la Cultura, anno 2011. Cura, sotto l’egida del Comune, Assessorato alla Cultura, i corsi di Dialetto sanremasco agli studenti e ai cittadini, in collaborazione con Anna Blangetti e Aldo Bottini.
La redazionw
Sanremo, 22 ottobre 2013