Apricale “…e le stelle stanno a guardare”
TEATRO DELLA TOSSE
Shakespeare Dream
musikabarett
APRICALE (IM)
dal 6 al 17 agosto, ore 21.00
Apricale(IM)
Shakespeare Dream
Musikabarett
Di Emanuele Conte
e Amedeo Romeo
Costumi: Bruno Cereseto
Canzoni: Federico Sirianni
Canzoni di Juliet: Viviana Strambelli
Con
Oberon: Enrico Campanati
Titania: Rita Falcone
Puck: Pietro Fabbri
Elena: Sara Cianfriglia
Lisandro: Aldo Ottobrino
Ermia: Susanna Gozzetti
Demetrio: Mauro Lamantia
L’ipnotizzatore: Alessandro Bergallo
Bottom: Marco Lubrano
Le Beghine: Nicholas Brandon e Bruno Cereseto
Il pianista: Alessandro Damerini
Juliet: Viviana Strambelli
Ventiquattro estati di spettacoli, magie e sorprese.
Il rapporto tra Apricale e il Teatro della Tosse va avanti dal 1990, dalla prima edizione della rassegna … e le stelle stanno a guardare. Da quell’anno ogni agosto attori, registi e maestranze del teatro genovese si spostano nelle strette vie del borgo medioevale per mettere in scena uno spettacolo estivo a stazioni che cambia di volta in volta.
La rassegna “…e le stelle stanno a guardare” è realizzata grazie al sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali, Regione Liguria e Comune di Apricale.
Shakespeare Dream – musikabarett è la nuova produzione del Teatro della Tosse firmata da Emanuele Conte, che ne cura anche la regia insieme ad Amedeo Romeo, che ha collaborato al testo. Protagonisti gli attori della Compagnia del Teatro della Tosse.
In questo spettacolo ritroviamo i personaggi del Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare immersi in un luogo e un periodo diverso dalla commedia originale.
Resta centrale il tema dell’amore intorno a cui ruotano le vicende dei protagonisti. In questa versione però, la passione è diventata un sentimento più maturo, che tiene conto delle esperienze passate, degli sbagli e delle delusioni senza mai perdere la speranza.
L’azione si sposta dentro ‘Il Sogno’, un vecchio night, dove i protagonisti raccontano cosa ne è stato delle loro vite. Un luogo sospeso nello spazio e nel tempo dove la musica e i generi si mischiano tra loro.
Luigi Ferrando, che firma le scene ha trasformato per questo spettacolo l’antico borgo di Apricale in un locale della Berlino anni trenta.
In questo contesto, così lontano dalle tradizionali atmosfere del Sogno di Shakespeare, si snodano le diverse storie dei protagonisti.
Il pubblico incontrerà i personaggi shakespeariani ormai maturi e scoprirà cosa è accaduto nel corso del tempo.
Oberon, l’anziano Re delle Fate, ancora innamorato di Titania, è stato per molti anni il padrone del locale e oggi è diventato un bacchettone con derive naziste.
Puck il folletto, ex servo di Oberon, è sferzante nei confronti del vecchio padrone e a inizio spettacolo ricorda al pubblico come “ogni storia è un sogno, e ogni sogno ha la sua storia”.
Titania, la prima donna del ‘Il Sogno’ adorata dal pubblico, è ormai un’anziana attrice stanca, che racconta con disincanto la sua vita. Una storia che assomiglia molto a quella di Marlene Dietrich. Lisandro, Ermia, Elena e Demetrio che si sono persi nel bosco senza mai ritrovarsi, ora ripensano alle occasioni perdute, ai rimpianti, alle scelte sbagliate e sono ancora in attesa che succeda qualcosa.
E poi c’è Bottom, l’inserviente del locale, da sempre innamorato di Titania e con il desiderio di diventare attore. I suoi sogni durano da così tanto tempo, che ormai fa fatica a scinderli dalla realtà.
Il pubblico incontrerà anche un psicanalista eccentrico, due beghine che passano il tempo a spettegolare sull’infinita storia d’amore tra Oberon e Titania e Juliet la Chansonnier.
I riferimenti alla Berlino degli anni trenta con le sue atmosfere decadenti e malinconiche, proiettano lo spettacolo in una dimensione, che sempre Puck definisce “di coscienza parallela, cioè, se è vero che il tempo e lo spazio sono relativi, questo locale potrebbe essere qui e in qualsiasi altro posto, potrebbe essere ora e qualsiasi altro tempo, e le porte del sonno sarebbero un canale di comunicazione con un’altra realtà in cui tu sei ancora giovane,la guerra non è mai stata e magari sei un uomo felice...”
Le canzoni delle spettacolo sono di Federico Sirianni mentre le canzoni di Juliet la Chansonnier sono composte e interpretate da Viviana Strambelli e riportano fedelmente i versi di Shakespeare in musica. E dalle canzoni nascono e si rivelano i misteriosi personaggi del Bardo.
Uno spettacolo che avrà l’italiano come lingua principale ma che si districa tra inglese, francese, spagnolo, tedesco e dialetti regionali.
BIGLIETTI e INFORMAZIONI
Intero: 16 euro
Ridotto: 13 euro
tel. 0184 208126 dalle ore 9 alle ore 13
cel. 393 9663285 dalle ore 15 alle 19
APRICALE
Il borgo medievale di Apricale ( 570 ab. / 291 mt. s.l.m. ) è situato nell’entroterra di Bordighera e Ventimiglia a 13 Km dal litorale. Il suo nome deriva da “Apricus ” : esposto al sole. Circondato e protetto dalla catena delle Alpi Marittime gode di un ottimo clima. Le sue origini si perdono nella preistoria come testimoniano i tumuli sepolcrali dell’età del bronzo rinvenuti in località ” Cian deu Re “. Il borgo attuale fu eretto a partire dal IX secolo intorno al Castello dei Conti di Ventimiglia e dal 1270 in poi appartenne ai Doria di Dolceacqua. Gli statuti rurali del 1267, i più antichi della Liguria, restaurati recentemente, sono esposti in un’apposita sala dedicata al Medioevo, nell’ambito del museo tematico, ivi allestito presso il Castello della Lucertola. Le norme in esso convenute regolavano la vita del paese nel XIII secolo. SI notano in essi una certa ancestralità e crudeltà: i colpevoli d’omicidio venivano sepolti vivi con le loro vittime, le adultere decapitate, gli accusati di incendi, guasti e furti di bestiame dovevano provare la loro innocenza trasportando senza bruciarsi un ferro rovente per nove piedi. Le principali bellezze artistiche ancora ben conservate, sono le mura medioevali, l’arco acuto e il castello con il giardino pensile. L’oratorio di San Bartolomeo, conserva invece un polittico su legno del 1544 mentre la parrocchiale della Purificazione di Maria è stata completamente rifatta nel secolo scorso. Nella parte bassa del paese risulta invece assai caratteristica la chiesa di Santa Maria Alba di ascendenza medioevale. Presso questo edificio sacro è altresì interessante rammentare l’esistenza di una piccolo fonte giudicata di qualità terapeutiche e molto venerata dai fedeli del luogo. Di grande e piacevole interesse sono poi i “Murales”, affreschi di artisti moderni che, dipinti negli angoli più caratteristici del borgo, contribuiscono a distinguerlo con l’appellativo di paese degli affreschi .
La redazione