Stanza sensoriale “Snoezelen” (Alzheimer) – Sanremo
A Casa Serena aperta stanza sensoriale per la riabilitazione dei malati di Alzheimer
Applicato il metodo “Snoezelen”
Stamani, presso la Residenza Protetta Casa Serena, a Poggio, alla presenza dell’assessore Franco Solerio, del dirigente e dei funzionari del Settore, della dott.ssa Renata Ghizzoni, dell’ASL1 Imperiese e direttore del Distretto Sanitario di Sanremo, si è inaugurata la Stanza sensoriale “Snoezelen” per la stimolazione e riabilitazione dei malati, ospitata nel Centro Diurno Alzheimer della casa di riposo, una struttura semi-residenziale convenzionale con l’ASL1 Imperiese per 8 posti.
La “Stanza” è stata opportunamente arredata dalla Cooperativa Il Colore del grano/Jobel (appartenente coop. “Il seme” di Sanremo), che gestisce dal 2011 il Centro, con l’obiettivo di offrire opportuna stimolazione multisensoriale ai pazienti affetti dal morbo, nell’ottica della riabilitazione delle persone e rimarrà in uso al Comune.
La “Snoezelen” nasce in Olanda negli anni ’70; il neologismo deriva da due verbi olandesi:
- Snuffelen = “cercare fuori” o “esplorare”
- Doezelen = “rilassare” o “sonnecchiare”
La tecnica è stata concepita per persone con disabilità intellettive sulla base di ricerche che indicavano reazioni positive nei malati se inseriti in un ambiente di stimolazione plurisensoriale.
La Stanza Snoezelen, o stanza di stimolazione multisensoriale, utilizza effetti luminosi, colori, suoni, musiche, profumi ecc. attraverso un ambiente ricco di stimoli sensoriali che non comporta richieste eccessive sulle capacità cognitive ma coinvolge e stimola le residue abilità senso-motorie delle persone con demenza.
L’equipè lavora vis-à-vis con gli individui, adottando un approccio non-direttivo e stimolante, nel quale le necessità del paziente vengono messe in primo piano. I soggetti vengono incoraggiati a sperimentare gli stimoli sensoriali che hanno a disposizione.
Il Centro Diurno, dove è stata allestita la “Stanza”, ospita 8 pazienti provenienti dal territorio del Distretto Socio Sanitario 2 (da Ospedaletti a Santo Stefano) si tratta di una una struttura semiresidenziale gestita dal Comune di Sanremo quale capofila del Distretto Sociosanitario 2. E’ stato avviato nel novembre 2005, grazie a fondi regionali che ne hanno permesso il funzionamento e l’acquisto degli arredi e ospita malati di 1° e 2° livello.
Nel 2011 è iniziata la nuova gestione in concessione. I Comuni intervengono nel pagamento, parziale o totale, con le quote sociali, in base alle condizioni economiche degli utenti e nel trasporto dei malati.
«L’ampia e crescente diffusione dell’Alzheimer nella popolazione – commenta l’assessore ai Servizi Sociali Franco Solerio – la limitata e comunque non risolutiva efficacia delle terapie disponibili e le enormi risorse necessarie per la sua gestione (sociali, emotive, organizzative ed economiche), che ricadono in gran parte sui familiari dei malati, la rendono una delle patologie a più grave impatto sociale del mondo».
«Questa nuova struttura – conclude l’assessore Solerio – migliora e amplia l’offerta del Centro per riabilitazione e offre sollievo per la patologia dell’Alzheimer. Si tratta di un metodo di cura innovativo finalizzato al benessere dei pazienti che siamo orgogliosi di ospitare all’interno del Centro Diurno».
Sanremo, 17 giugno 2013
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Le tecniche utilizzate non sono obbligatoriamente sequenziali o strutturali, ma possono essere sperimentate momento dopo momento, senza dover ricorrere alla memoria a breve termine; richiedono poche capacità di attenzione e intellettuali nei pazienti affetti da demenza.
Gli obiettivi del metodo sono:
- gestire dei disturbi comportamentali
- favorire il rilassamento
- stimolare l’esplorazione dell’ambiente
- favorire il contatto e la relazione interpersonale
- instaurare relazioni positive nella cura quotidiana
- promuovere il benessere della persona
- ri-attivare la persona.
I possibili effetti positivi:
– minore utilizzo di psicofarmaci con conseguente riduzione dei costi
– meno cause di “incidenti” attraverso il miglioramento dell’umore e del comportamento
– minore necessità di contenzione fisica.
L’assistenza basata sui principi della Snoezelen, inoltre, sembra avere un effetto positivo in particolar modo su: apatia, oppositività, aggressività, depressione.
Sebbene si tratti di dati basati sull’osservazione, si è potuto constatare che il livello di benessere e di rilassamento dei pazienti durante e nelle ore immediatamente successive alla seduta di stimolazione multisensoriale, aumentano e che i disturbi, sebbene in modo transitorio, sono in parte ridotti dal trattamento.
La redazione