Sanremo Story a Roma dal 11 al 17 febbraio 2013
Sanremo Story
L’omaggio al Festival della Canzone Italiana curato da Claudio Porchia con le foto dell’Archivio Moreschi i disegni di Tiziano Riverso e la voce di Marisa Fagnani ospite a Roma dal 11 al 17 febbraio
Lo spettacolo Sanremo Story prosegue il suo viaggio in Italia offrendo al pubblico una divertente e curiosa storia del Festival della Canzone Italiana intrecciando le canzoni, magistralmente eseguite dalla cantante Marisa Fagnani, con la proiezione di immagini in bianco e nero dell’archivio Moreschi ed i racconti curiosi e divertenti del giornalista Claudio Porchia.
Dopo essere stato ospitato nei teatri del nord Italia, sbarca adesso a Roma nella settimana del festival con un ricco programma che prevede per tutta la settimana l’esposizione delle foto, lo spettacolo con le melodie eseguite da Marisa Fagnani, l’animazione umoristica del cartoonist Tiziano Riverso e del comico Carmine Faraco.
Uno spettacolo divertente ed allegro, ma anche ricco di riflessioni sulla storia del Festival e della canzone italiana, che rappresenta molto di più di una semplice gara canora. Le curiosità e gli aneddoti, nascosti all’interno delle immagini in bianco e nero, sono svelati con tono colloquiale e simpatico permettendo al pubblico di accedere ad un vero e proprio archivio della memoria del Festival.
Non mancano le spruzzate di humor del vignettista Tiziano Riverso, autore di 20 disegni che ricordano episodi poco conosciuti della storia del Festival.
L’evento rappresenta un’occasione per ricordare e parlare di una manifestazione, che ha segnato non solo la storia della canzone, ma anche quella del costume del nostro paese. Non c’è soltanto nostalgia, perché il racconto abbandona la cronaca ed entra nell’antropologia, quei volti, quei risvolti, quei sorrisi e quelle canzoni sono parte del nostro patrimonio ereditario, attimi della nostra coscienza collettiva. Le immagini ma anche voci, suoni ad esse collegati: degli albori, del dopoguerra, del boom, della contestazione, della congiuntura, del compromesso storico, della Sanremo da bere.
Il Festival di Sanremo ha formato per anni effettivamente la vox populi: motivetti, slogan, battute e canzoni partoriti al Casinò o all’Ariston e che sono tuttora tra noi. Ma in quelle fotografie e nelle parole che le accompagnano c’è praticamente la nascita di una nazione a partire dalla lettera che la Rai inviò alle case discografiche nel 1950, in cui s’invitava a partecipare con canzoni in lingua italiana, in tempi in cui si preferiva il dialetto e nel mondo la canzone italiana era identificata con quella napoletana.
Foto di personaggi: la prima Nilla Pizzi con un vestito alla Hayworth che non metterà mai più; Claudio Villa che arriva a Sanremo in treno; Modugno scatenato in una pubblicità per una marca di apparecchi radio; Celentano ripreso dietro una selva di garofani che canta spalle al pubblico; Mina agli esordi; Mike Bongiorno alla prima esperienza ma già padrone del video; Patti Pravo e le sue prime scandalose trasparenze.
“L’idea di questo evento – spiega il suo ideatore Claudio Porchia – è nata dopo la grande mostra dedicata al 60° anniversario del festival realizzata da Pepimorgia a Sanremo nel 2010. Il grande e impegnativo lavoro di ricerca è stata la base di partenza per progettare un evento multimediale che si adatta ad ogni situazione dal teatro alla piazza ed in grado di incontrare l’interesse sia del pubblico più giovane sia di chi ha vissuto da protagonista gli anni della nascita della manifestazione. Per me e per gli artisti che mi accompagnano è anche un modo per ricordare l’amico Pepi Morgia, una figura straordinaria del mondo dello spettacolo.
La redazione