I tesori di Ospedaletti
Anche Ospedaletti nasconde tesori
Siamo abituati in questi giorni, a sentir parlare della cittadina di Ospedaletti su giornali e TV solo in termini negativi a causa delle note vicende del porto.
Di fatto le macerie dell’ecomostro hanno ferito irrimediabilmente Ospedaletti che adagiata in un golfo di naturale bellezza era nota nei secoli scorsi come luogo di vacanza preferito da Re, Regine, scrittori, uomini di cultura dell’intero pianeta.
Per fortuna arriva a rincuorarci il numero di febbraio della rivista “Bell’Italia” che, con un servizio di ben 11 pagine, invita i lettori a trascorrere un weekend ad Ospedaletti visitando anche i dintorni.
L’articolo prende lo spunto da una delle più belle dimore del ponente “Villa San Luca”,nota anche come “Villa Laura”: una casa museo, donata al FAI dai signori Laura che nel corso di 60 anni vi hanno raccolto pezzi di antiquariato di estremo valore artistico, provenienti da tutto il mondo.
Di seguito l’attenzione della giornalista si sposta sulla nuova pista ciclabile di Ospedaletti che costeggia il mare per arrivare fin su al Santuario delle Porrine, da dove è possibile ammirare scorci mozzafiato del Golfo Rivierasco.
Da qui attraverso la mulattiera che separa Ospedaletti da Sanremo si giunge a Villa Luca, sede della Pinacoteca Rambaldi di Coldirodi, dove sono custodite opere artistiche importantissime dal XV al XIX secolo.
Si ritorna poi nel centro storico di Ospedaletti dove è possibile trovare ospitalità in alberghi, gustare menu enogastronomici in ristoranti di buon livello e apprezzare souvenir e prodotti di qualità nelle diverse attività commerciali e artigianali.
Visitare Ospedaletti significa essere immersi tra l’azzurro del mare e la lussureggiante vegetazione dei suoi giardini, che offrono momenti di vero relax per ogni turista.
Il Sindaco Eraldo Crespi alla vista di questo articolo ha dichiarato: “Finalmente! Ospedaletti è bella e lo sarà sempre di più quando a Pasqua saranno terminati i lavori della pista ciclabile di fronte al centro abitato
La redazione